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lunedì 7 novembre 2011

1163 - Commento al Vangelo del 7/11/2011

+ Dal Vangelo secondo Luca (17,1-6)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «È inevitabile che vengano scandali, ma guai a colui a causa del quale vengono. È meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare uno di questi piccoli. State attenti a voi stessi! Se il tuo fratello commetterà una colpa, rimproveralo; ma se si pentirà, perdonagli. E se commetterà una colpa sette volte al giorno contro di te e sette volte ritornerà a te dicendo: “Sono pentito”, tu gli perdonerai». Gli apostoli dissero al Signore: «Accresci in noi la fede!». Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: “Sràdicati e vai a piantarti nel mare”, ed esso vi obbedirebbe». 

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Dare scandalo è sempre un’azione devastante per chi assiste o ne viene a conoscenza.
Lo scandalo è un invito ai piccoli di età a ripetere quel peccato, a viverlo con piena partecipazione. Lo scandalo molto spesso disorienta e frena i più deboli nella Fede.
Quando si parla di scandalo si intende il cattivo esempio, l’offesa alla morale, uno stile di corruzione, disonestà, immoralità. Comportamenti che questa società ha oramai assimilato perfettamente, anzi oggi risulta discriminato chi non commette almeno uno scandalo sessuale.
Tra le amiche i racconti più interessanti… sono i tradimenti ai mariti o ai fidanzati!
Poi, è diventato chic raccontare pubblicamente in un’intervista o in altre circostanze sempre davanti un microfono, quei peccati segreti che una decina di anni fa facevano sbiancare anche i più perversi. Invece oggi si raccontano con assoluta naturalezza, mostrando quantomeno di essere un sepolcro imbiancato. Non solamente per le creme e le ciprie che si spalmano sul volto.
Leggo sui quotidiani o sento al telegiornale la consistente vita scandalosa di quasi tutti i personaggi italiani dello spettacolo, sport, ecc. Ciò che rende i loro scandali ancora più pesanti, sono le responsabilità che si caricano di continuo riguardo tutti i peccati che commettono coloro che seguono i loro cattivi esempi. In pratica, se Tizio insegna qualcosa di immorale e di peccaminoso, tutti coloro che lo imitano, oltre a commettere i loro peccati, fanno ricadere le conseguenti pene anche al Tizio che ha dato scandalo. E Tizio si carica di continuo di tutti i peccati che commettono i suoi imitatori!
Adesso comprendete meglio queste parole di Gesù: “Guai a colui a causa del quale vengono gli scandali. È meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare uno di questi piccoli”.
Se ci guardiamo in giro non c’è quasi più una coscienza delicata e pura, c’è molta cattiveria in moltissime persone, una ipocrisia usata in ogni circostanza. Il distacco dal Vangelo ha fatto assumere a molti atteggiamenti di forte convinzione personale. Ognuno è sicuro di possedere la verità, ognuno ha convinzioni assolute che non vuole rivedere, ognuno è un tribunale che decide la giustizia o l’ingiustizia.
Dobbiamo mollare le certezze opposte al Vangelo, non abbiamo alcuna capacità divina per stabilire ciò che solo Dio conosce. Spesso gli scandali nascono da convinzioni sballate. Chi è convinto che il peccato non è più peccato, và incontro a molte delusioni. E chi continua a dare scandali, mostra di non avere alcun senso morale.
Ma senza Gesù questa società è destinata all’autodistruzione, di sicuro non è più cristiana.
Anche i più grandi peccatori trovano Gesù sempre pronto al perdono, questo lo chiede anche a noi, la nostra vita deve essere piena di pace, carità e perdono verso tutti.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
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