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sabato 19 novembre 2011

1178 - Commento al Vangelo del 19/11/2011

+ Dal Vangelo secondo Luca (20,27-40)
In quel tempo, si avvicinarono a Gesù alcuni sadducèi -i quali dicono che non c’è risurrezione- e gli posero questa domanda: «Maestro, Mosè ci ha prescritto: “Se muore il fratello di qualcuno che ha moglie, ma è senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello”. C’erano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morì senza figli. Allora la prese il secondo e poi il terzo e così tutti e sette morirono senza lasciare figli. Da ultimo morì anche la donna. La donna dunque, alla risurrezione, di chi sarà moglie? Poiché tutti e sette l’hanno avuta in moglie». Gesù rispose loro: «I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono né moglie né marito: infatti non possono più morire, perché sono uguali agli Angeli e, poiché sono figli della risurrezione, sono figli di Dio. Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosè a proposito del roveto, quando dice: “Il Signore è il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe”. Dio non è dei morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per lui». Dissero allora alcuni scribi: «Maestro, hai parlato bene». E non osavano più rivolgergli alcuna domanda.

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Vivere senza speranza è la certezza che nulla può cambiare e che non c’è un’altra vita. È il pensiero di molte persone, anche di quelle che apparentemente mostrano una finta felicità. Persone che si concentrano esclusivamente su questa effimera esistenza e la riempiono di vuoto o vogliono riempirla di ogni forma di piacere, anche se avvertono la crescente insoddisfazione che provoca il piacere opposto alla virtù.
La domanda che pongono a Gesù è un trabocchetto, sono i sadducèi a provocare, essi “dicono che non c’è Risurrezione”. Questa è una delle armi di satana, egli sa bene che infondere questo pensiero significa spingere una persona lontana da Gesù e dalla Messa, fino a condurla sull’orlo del precipizio spirituale.
È chiaro che senza Risurrezione la nostra Fede non avrebbe senso, mancherebbe l’eternità e il premio eterno, quella retribuzione che questo mondo non può dare. Invece Gesù lo ha promesso a tutti: “Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna” (Mt 19,29).
“Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna” (Gv 3,16).
“Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; chi non obbedisce al Figlio non vedrà la vita, ma l'ira di Dio incombe su di lui” (Gv 3,36).
“In verità, in verità vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha la vita eterna e non va incontro al giudizio, ma è passato dalla morte alla vita” (Gv 5,24).
“In verità, in verità vi dico: chi crede ha la vita eterna” (Gv 6,47).
“Chi mangia la mia Carne e beve il mio Sangue ha la vita eterna e Io lo risusciterò nell'ultimo giorno” (Gv 6,54).
Siamo noi a decidere il futuro eterno, sono le nostre buone opere, la preghiera, i Sacramenti.
Oggi è l’8° giorno di intense preghiere alla Madonna con la recita del Santo Rosario per me, per vincere questo attacco portato da satana, sciogliendo questo nodo oppressivo.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
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