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giovedì 3 novembre 2011

1159 - Commento al Vangelo del 3/11/2011

+ Dal Vangelo secondo Luca (15,1-10)
In quel tempo, si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro». Ed egli disse loro questa parabola: «Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finché non la trova? Quando l’ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, va a casa, chiama gli amici e i vicini e dice loro: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta”. Io vi dico: così vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione. Oppure, quale donna, se ha dieci monete e ne perde una, non accende la lampada e spazza la casa e cerca accuratamente finché non la trova? E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, e dice: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la moneta che avevo perduto”. Così, io vi dico, vi è gioia davanti agli Angeli di Dio per un solo peccatore che si converte».

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Il mondo è pieno di pecore smarrite, tanto che bisogna capovolgere l’esempio di Gesù: novantanove sono smarrite e una sola è salva. Da alcuni giorni la popolazione mondiale ha raggiunto sette miliardi di persone, se ricaviamo l’uno per cento, arriviamo a settanta milioni di cristiani seriamente impegnati nel cammino di santità. Anche se è una cifra indicativa in quanto solo Dio conosce i segreti dei cuori, risulta però attendibile considerando le Chiese vuote e il distacco dalla preghiera dei credenti.
La salvezza è aperta a tutti, anche a quanti non hanno mai incontrato Dio per motivi indipendenti dalla loro volontà e hanno vissuto un’esistenza onesta, seguendo le leggi che sono tenuti ad osservare. Non siamo noi a stabilire la salvezza eterna delle persone, Dio è giusto e considera tutto quello che noi non possiamo neanche immaginare.
Ma è sotto gli occhi di tutti che l’umanità è sbandata e senza Dio.
Si consideri che tutti quelli che vivono lontani dalla comunione con Gesù sono privi dello Spirito Santo e dalla forza della verità. E mancando Dio la persona è in balìa della menzogna e dell’inganno, ha l’intelletto oscurato e si lascia inevitabilmente dominare dagli istinti, anche se avvolti da inutili ostentazioni di verità.
Oggi Gesù ci dice che nel mondo ci sono molti peccatori smarriti, incapaci di vedere la stessa esistenza di Dio nel creato, non ritornano a Lui neanche nei momenti gravi, sopraffatti dalle sofferenze. Persone smarrite perché vivono l’illusione di avere trovato la dimensione ideale nei piaceri o nei cibi o in molte pratiche immorali.
Persone smarrite che Gesù vuole salvare e oltre ad inviare sua Madre chiede a noi di aiutarlo.
Cominciamo da noi a considerare il tempo che dedichiamo alla vera preghiera, in cui includiamo magari anche la richiesta della conversione dei peccatori, o se dedichiamo del tempo a parlare con quanti non frequentano i Sacramenti per motivi facilmente superabili.
Noi possiamo fare molto per la conversione dei peccatori, Gesù conta su ognuno di noi, ha fiducia in noi e ci ripete: “Vi è gioia davanti agli Angeli di Dio per un solo peccatore che si converte”.
Consideriamo le persone che vivono accanto a noi, che incontriamo o con cui lavoriamo, persone che hanno bisogno probabilmente di una parola carica di Fede per riscoprire l’Amore di Dio e ritornare al Sacramento della Confessione. Ma occorre sempre fare precedere la preghiera umile nella richiesta della conversione dei peccatori.
Se siamo in comunione con Gesù siamo chiamati a salvare quei peccatori che conosciamo.
Dobbiamo sempre cominciare da noi, la vera nostra conversione si manifesta quando si comincia a pensare con la mente di Gesù, a volere la sua volontà, ad amare tutti proprio come ama tutti il suo Cuore. Incontrare Gesù significa sentire con i suoi sentimenti, operare con la sua carità, mostrarsi sempre in modo autentico.
Il cristiano non ostenta la santità, la mostra con la sua vita, unita alla santità di Gesù.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
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