1173 - Commento al Vangelo del 15/11/2011

+ Dal Vangelo secondo Luca (19,1-10)
In quel tempo, Gesù entrò nella città di Gèrico e la stava attraversando, quand’ecco un uomo, di nome Zacchèo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere chi era Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, perché era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per riuscire a vederlo, salì su un sicomòro, perché doveva passare di là. Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zacchèo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È entrato in casa di un peccatore!». Ma Zacchèo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto». Gesù gli rispose: «Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch’egli è figlio di Abramo. Il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Il Vangelo di oggi ci dà un insegnamento sublime e che farà gioire molti di voi che soffrite per qualche familiare poco o per nulla credente. Il desiderio di un uomo corrotto, Zacchèo, capo dei pubblicani e ricco, di vedere Gesù fino al punto di spingersi fin sopra un sicomoro per vedere passare il Signore, è ricompensato con la sua salvezza eterna.
Gesù lo chiama perché conosce che il cuore disonesto di Zaccheo è pronto per la conversione, addirittura và a casa sua: «“Zacchèo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua”. Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia». Quando noi invochiamo anche mentalmente Gesù, sempre ci ascolta e viene a casa nostra, nella nostra anima per riporvi ulteriore Amore.
È bastato il desiderio puro e intenso di vedere Gesù per convertirsi e salvare la sua anima. E la vera conversione si vede quando decide di restituire quanto aveva rubato: “Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto”.
Gesù chiude il dialogo ricordando la sua venuta: “Il Figlio dell’Uomo è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto”. Il Signore vuole salvare tutti, ma molti cristiani si sono addirittura rivoltati contro Lui. Non vogliono più osservare la Verità del Vangelo.
In questi giorni ho richiesto di pregare per me in modo particolare, un invito a tutti voi per spezzare la corda che satana è riuscito a legare nei cuori di alcune persone, come scrivo nel mio libro “La corruzione nella Chiesa” http://www.gesuemaria.it/files/libro%206-ottobre-2011.pdf da pagina 124 a pagina 138.
Molto spesso le Grazie che si chiedono sono impedite dalla forza di satana, dalla catena che lui ha attorcigliato attorno alcune persone. Non sto qui a dirvi cosa riusciva a compiere satana contro Padre Pio o Natuzza Evolo utilizzando quegli uomini corrotti e senza più alcun sentimento cristiano.
Quindi, molto spesso le Grazie non arrivano per l’impedimento che ha posto satana, non è il rifiuto di Gesù o la dimenticanza della Madonna, e riesce più facile a Gesù convertire il peggiore delinquente che un cristiano dal cuore perverso. Per sciogliere questi impedimenti occorrono molte preghiere, molte Corone del Santo Rosario perché le Grazie si ottengono con la preghiera che è espressione dell’amore e della Fede.
Donare le Grazie è anche un fatto di giustizia, viene premiato chi prega molto.
In molti casi non c’è l’impedimento di satana ma sempre bisogna meritare le Grazie. Per esempio, nel caso di malattie è più facile ricevere Grazie e miracoli. Nel mio caso è evidente che il burattinaio è satana, come avviene a molti Sacerdoti zelanti e bravi. O come avviene a molti genitori che pregano con amore per la famiglia e le intenzioni della Madonna.
Solo chi non prega non riceve molte attenzioni da satana perché sa già che lo porterà all’inferno.
La ragione della mia richiesta di preghiere, soprattutto di Corone del Santo Rosario riguarda la pressante forza che satana riesce ad esercitare su alcune persone. L’opposizione di satana possiamo vincerla con il Santo Rosario, il digiuno, i sacrifici. A tutti voi parrocchiani ho rivolto l’invito a partecipare per spezzare questo nodo di satana. non c’è una nuova situazione, è quella che ho tracciato nel mio libro, che si può ricevere anche in formato cartaceo inviando l’indirizzo in una email.
Oggi è il 4° giorno di intense preghiere alla Madonna con la recita del Santo Rosario per me, per vincere questo attacco portato da satana, sciogliendo questo nodo oppressivo.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
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