Il Signore ti benedica,ti custodisca e ti mostri il Suo volto misericordioso!

Quando pensi di aver toccato il fondo e che nessuno ti voglia o ti ami più, Dio si fa uomo per incontrarti, Gesù ti viene accanto

CIAO A TE !!

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venerdì 29 luglio 2011

1036 - Commento al Vangelo di oggi 29/7/2010

+ Dal Vangelo secondo Giovanni (11,19-27)
In quel tempo, molti Giudei erano venuti da Marta e Maria a consolarle per il fratello. Marta dunque, come udì che veniva Gesù, gli andò incontro; Maria invece stava seduta in casa. Marta disse a Gesù: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto! Ma anche ora so che qualunque cosa tu chiederai a Dio, Dio te la concederà». Gesù le disse: «Tuo fratello risorgerà». Gli rispose Marta: «So che risorgerà nella risurrezione dell’ultimo giorno». Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno. Credi questo?». Gli rispose: «Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, colui che viene nel mondo».

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Nel film “Gesù di Nazareth” di Zeffirelli, tantissime scene colpiscono fortemente, una riguarda la risurrezione da morte di Lazzaro. Quando ricordo questa scena del film, risento con forte emozione la voce dell’attore che interpreta Gesù e che grida: “Lazzaro, vieni fuori!” (Gv 11,43). Tre parole che significano tante cose, tutto ciò che è importante per un cristiano. Proprio il cristiano deve venire fuori dal tunnel tenebroso del peccato.
Basta riflettere qualche minuto per comprendere bene il significato della Parola di Gesù. La Parola ci dice di “venire fuori”, certo non dalla comunione con Gesù, anzi ci spinge ad avvicinarci. Da cosa bisogna venire fuori? Dall’idolatria dei molti idoli che costellano la vita? Dalla mentalità pagana che riesce a instaurarsi facilmente anche nei cristiani? Dall’affetto verso il peccato?
Nessuno si scoraggi se non riesce subito a “venire fuori”da una grave situazione di peccato, se non trova il tempo per la Confessione, se non è fedele nell’osservanza dei valori cristiani. Nessuno pensi che non c’è più nulla da fare o che i molti peccati non otterranno misericordia. Dio è Amore, vuole salvare tutti, ma è necessario pentirsi e, appunto, “venire fuori”, lasciare tutto ciò che si oppone a Gesù.
È veramente importante fare una profonda professione di Fede.
Una delle più belle professioni di Fede del Vangelo, è quella di Marta, sorella di Lazzaro e Maria, alcuni minuti prima della risurrezione del fratello. Lazzaro era morto da quattro giorni, il suo corpo era già in uno stato di decomposizione, emanava fetore, nessuno avrebbe scommesso sulla sua risurrezione. Gesù li raggiunge dopo quattro giorni dalla morte e pone a Marta una domanda, dopo avere confermato quello che avrebbe fatto: “Tuo fratello risorgerà… Credi questo?”.
La risposta di Marta è da incorniciare: “Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, Colui che viene nel mondo”.
Eppure Marta viene ricordata soprattutto per la sua attività evangelica, un attivismo casalingo pieno di carità. Si preoccupava troppo dell’andamento della casa, dei lavori dei domestici che lavoravano, dei pranzi da preparare ricevendo un ospite speciale: il Maestro Divino. Proprio in questa circostanza Gesù la richiamò dolcemente per la sua premura preoccupata di fare tutto bene, trascurando il Signore che stava a casa sua: “Marta, Marta, tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose, ma una sola è la cosa di cui c'è bisogno. Maria si è scelta la parte migliore, che non le sarà tolta” (Lc 10, 41,42).
La sorella Maria dopo una vita nel peccato, aveva compreso l’importanza di sostare ai piedi di Gesù per ascoltarlo. La peccatrice Maddalena era diventata docile e fortemente spirituale, era anche lei venuta fuori da una condizione di peccato umiliante. La Valtorta scrive che Lazzaro e Marta versarono fiumi di lacrime quando la sorella viveva nell’immoralità.
La festa liturgica di Santa Marta è l’occasione per misurare le forze fisiche e non fare più del giusto, è importante ogni giorno trovare il tempo per rimanere ai piedi di Gesù in atteggiamento di ascolto. Il troppo lavoro sfianca e non facilita la preghiera, anzi, la opprime e fa provare nausea. Il troppo attivismo soffoca la preghiera. Fermatevi ogni giorno e meditate. Dobbiamo concentrare l’attivismo caritatevole di Marta e la contemplazione di Maria Maddalena.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.

Proposito
Mediterò sull’insegnamento di Gesù e aderirò con serenità e gioia allo stato di vita al quale il Signore mi ha chiamato.


Pensiero
La virtù praticata nelle contraddizioni è più potente e più perfetta, e quindi è più gradita a Dio. (Santa Giovanna di Chantal)
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