Il Signore ti benedica,ti custodisca e ti mostri il Suo volto misericordioso!

Quando pensi di aver toccato il fondo e che nessuno ti voglia o ti ami più, Dio si fa uomo per incontrarti, Gesù ti viene accanto

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mercoledì 20 luglio 2011

1024 - Commento al Vangelo di oggi 20/7/2010

+ Dal Vangelo secondo Matteo (13,1-9)
Quel giorno Gesù uscì di casa e sedette in riva al mare. Si radunò attorno a lui tanta folla che egli salì su una barca e si mise a sedere, mentre tutta la folla stava sulla spiaggia. Egli parlò loro di molte cose con parabole. E disse: «Ecco, il seminatore uscì a seminare. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono. Un’altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c’era molta terra; germogliò subito, perché il terreno non era profondo, ma quando spuntò il sole, fu bruciata e, non avendo radici, seccò. Un’altra parte cadde sui rovi, e i rovi crebbero e la soffocarono. Un’altra parte cadde sul terreno buono e diede frutto: il cento, il sessanta, il trenta per uno. Chi ha orecchi, ascolti».

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
“Il seminatore uscì a seminare”, addirittura non smette mai di seminare. Il seminatore è Gesù, il seme è la sua Parola, il terreno siamo tutti noi… Terreno sassoso, rovi, strada o terreno buono…
Questa parabola non la dimentichi mai, è inizialmente enigmatica perché non comprendi chi sei nel racconto di Gesù, e così molti rileggono con attenzione cosa raffigurano i luoghi dove cade il seme. È la parabola della XV Domenica del Tempo Ordinario, la ricordiamo certamente bene dopo il commento dettagliato che vi ho inviato.
Chiaramente non si tratta di un Vangelo ripetuto senza una valida ragione, è molto importante comprendere l’infinito valore della Parola di Dio e comprendere cosa siamo realmente noi: terreno, rovi, strada… Quando si è sicuri di avere compreso tutto, ci si trova ancora lontani dalla verità.
Raggiungere la maturità spirituale è una ricchezza senza paragoni, la vera felicità evangelica che è possibile vivere in questa vita. Questa maturità spirituale non si raggiunge con i titoli di studio o con la partecipazione anche giornaliera alla Messa o imparando a memoria la Sacra Scrittura. La maturità spirituale è un dono dello Spirito Santo, la sua sovrabbondante presenza nell’anima dopo che questa ha percorso un cammino di rinnegamenti e contemplazione. Soprattutto, ha obbedito a Dio, compiendo sempre la sua volontà.
La frequenza della Messa e le preghiere che si recitano devono avere una meta da raggiungere, sicuramente opposta alla vita carnale. È necessario rinnegare l’istinto selvaggio e dominare i vizi. Così inizia il vero cammino spirituale.
Avanzando, si comincia a comprendere lo stato della propria anima, si fa la verifica dell’accoglienza della Parola di Dio oppure se viene dispersa subito dopo.
È importante conoscere se siamo terreno sassoso, rovi, strada o terreno buono…
La Parola di Gesù ci incoraggia, non ci condanna né chiude le porte della salvezza. Al contrario ci spiega come si forma il Regno di Dio in mezzo a noi.
Gesù desidera che la sua Parola raggiunga tutti quelli che non la odiano.
Il seme cade ovunque, noi possiamo spostare quello che cade sui rovi, con la nostra preghiera. Possiamo ottenere la Grazia di far diventare un familiare o altri, terreno buono, mentre prima non lo erano. Tutto può Gesù ma vuole ascoltare la nostra preghiera.
Tutti siamo chiamati a diffondere ai non credenti la Parola di Dio, ognuno come può e secondo il suo tempo. Il Regno di Dio nasce in una persona se vi portiamo il seme che getta Gesù, la sua Parola. Tutti possono ascoltare la Parola di Gesù, anche chi si trova in peccato mortale.
Dedichiamo un po’ del nostro tempo a Gesù, portando la sua Parola a chi non la conosce.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.

Proposito
Offrirò in dono a dei bisognosi alimenti e vestiti, facendo sentire loro la vicinanza di Dio.


Pensiero
La perfezione non consiste nel non avere amicizie, ma nell’averle buone e sante. (San Francesco di Sales)
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