+ Dal Vangelo secondo Luca (1,57-66)
In quei giorni, per Elisabetta si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio. I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva manifestato in lei la sua grande misericordia, e si rallegravano con lei. Otto giorni dopo vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo con il nome di suo padre, Zaccarìa. Ma sua madre intervenne: «No, si chiamerà Giovanni». Le dissero: «Non c’è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome». Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. Egli chiese una tavoletta e scrisse: «Giovanni è il suo nome». Tutti furono meravigliati. All'istante gli si aprì la bocca e gli si sciolse la lingua, e parlava benedicendo Dio. Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose. Tutti coloro che le udivano, le custodivano in cuor loro, dicendo: «Che sarà mai questo bambino?». E davvero la mano del Signore era con lui.
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Ci avviciniamo al Natale e molti credenti inevitabilmente si allontanano da Colui che è il Natale: Gesù Bambino. Siamo arrivati al 23 e crescono le preoccupazioni per il pranzo e i regali, confermando che molto spesso ci si interessa di più dell'aspetto materiale. Tutto deve avere parte in questo giorno solenne ma non deve prevalere l'aspetto pagano. Il Natale porta la gioia della venuta del nostro Redentore, per questo è festa, gioia, condivisione, mentre è sbagliato quando si trasforma solo in cibo e regali!
Anche in questo Natale Gesù viene, passa e chiama i più spirituali all'incontro con Lui e solo ad essi dona Grazie particolari.
La stragrande maggioranza dei cristiani vede arrivare inutilmente il Natale, viene e passa, ed essi non hanno raccolto nulla di spirituale dall'evento che ricordiamo nella Fede. Gesù vuole festeggiare nei cuori di quanti Lo adorano in spirito e verità.
Il pericolo dell'avvicinarsi del Natale è la grande preoccupazione dei preparativi pagani, sono sicuramente importanti le luci e i colori, ma non deve mancare il Presepe, anche se piccolo perchè aiuta a ricordare meglio la venuta del Salvatore.
L'albero di Natale riempie l'atmosfera di festosità e accoglie, certamente, i miti dell'albero, simbolo del rinnovarsi della vita, delle antiche genti europee, ma direttamente esso trae la sua origine dagli alberi innalzati, e ornati di frutti e altri simboli cristiani, davanti alle Cattedrali: durante queste cerimonie, quasi liturgiche, si mettevano in scena episodi biblici.
L'usanza, originariamente intesa come legata alla vita pubblica, cominciò ad entrare nelle case nel XVII secolo ed agli inizi del secolo successivo era già pratica comune in tante case. L'uso di candele per addobbare i rami dell'albero è attestato già nel XVIII secolo.
L'albero di Natale è, con la tradizione del Presepe, una delle più diffuse usanze natalizie. Viene addobbato con piccoli oggetti colorati, luci, festoni, dolciumi, piccoli regali impacchettati e altro. Ai suoi piedi si mettono i regali che si scambiano e che hanno alimentato nei giorni precedenti tanta suspense. È bello vedere l'albero di Natale dietro le finestre, solitamente sono cristiani che lo preparano, ma piace anche ai pagani che vivono un Natale senza Gesù.
Questa solennità ci ricorda che Dio è nato per dare la vita spirituale ai peccatori senza speranza, ed è contento quando qualcuno lascia la corruzione e si volge a Lui. Gesù non dimentica mai i peccatori che Lo ignorano e vivono rifiutando la sua Grazia, infatti è venuto a cercare principalmente loro perchè li ama.
La nascita di Gesù e tutta la sua Vita, ci invitano ad esaminare in questi giorni l'atteggiamento del nostro cuore nei confronti dei beni terreni. L'esempio di Gesù sul distacco dei beni è straordinario, ai cristiani chiede di raggiungere la quiete interiore per non rimanere schiavi dei beni materiali.
La povertà che chiede Gesù non è privazione di tutto, è impensabile, e se si possiede, Gesù nel Vangelo invita ad aiutare i poveri.
La povertà è fatta di distacco affettivo e le risorse si utilizzano per fare il bene, la Chiesa da sempre ricorda che il cristiano deve vigilare sul modo di usare i beni materiali. La povertà che Gesù chiede a tutti non è sporcizia, nè miseria, nè trascuratezza, nè pigrizia. Tutto questo non è virtù. I beni materiali si procurano e si usano non come fossero un fine ma come mezzo per servire Dio. La riflessione focalizza questo aspetto: sono mezzi che non meritano che dedichiate il cuore, sono altri i beni veri.
Gesù invita i cristiani a distaccarsi dai beni, devono utilizzarli ma non diventarne schiavi, non sono essi a dare la felicità.
Oltre al distacco affettivo c'è anche il distacco effettivo.
Il distacco effettivo dalle cose costa sacrificio, un distacco che non costa non è tale.
Si manifesterà spesso nella generosità dell'elemosina,
nel saper prescindere dal superfluo,
nella lotta contro la tendenza disordinata al benessere e alla comodità,
nell'evitare capricci,
nel rinunciare al lusso,
alle spese vane.
Il cuore umano quando non è controllato, cerca disordinatamente i beni della terra e perde la pace che dona Gesù.
Quando il cuore si riempie di idoli non è più capace di amare Gesù, diventa indurito e insensibile. Da qui scaturiscono comportamenti gravi della persona e non prega più, diventa muta come Zaccaria, ma lui era stato punito per l'incredulità non per altre mancanze. Quando Zaccaria si decise a rivelare il nome di Giovanni Battista, improvvisamente ritornò a parlare e a lodare Dio.
In questo Natale dobbiamo lodare Gesù con maggiore impegno, si deve e si può dedicare maggiore tempo alla preghiera.
Leggiamo alcune testimonianze di nostri parrocchiani.
"Grazie mille. Mi aiutate tanto a pregare e a riflettere. Solo la fede ci potrà salvare. Preghiamo Maria, Mediatrice di tutte le Grazie, di aumentare la nostra Fede!! Pace e bene, Padre Giulio. Annita Pia".
"Vi ringrazio infinitamente per tutto quello che mettete a disposizione per vivere con Gesù e Maria. Grazie per la Novena. Prego sempre per Padre Giulio. Vi ringrazio. Viviana. Vi auguro una giornata di pace".
"Buonasera Padre Giulio, sono Riccardo un suo parrocchiano di Savona, volevo che sapesse quanto sono contento di averla incontrata. Ha acceso in me un vero amore per Gesù e Maria. Le sue omelie sono di sprono per il mio cammino. Le assicuro le mie preghiere. I Cuori di Gesù e quello di Maria siano sempre nei nostri cuori. Riccardo Delfino".
"Buongiorno, la ringrazio per le meditazioni del Vangelo, sono una benedizione per me in questo periodo. Siano benedette tutte le persone come lei che danno coraggio e speranza alla gente. Elisa Orru".
"Grazie, sono emozionata di tutto quello che lei sta realizzando per tutti noi. Mi invadono una valanga di emozioni, che vengono dal cuore e mi fanno sentire più vicina a Gesù e alla Madonna. Pregi per favore, perchè mia figlia e mio genero si affrettino affinchè la loro bimba Roberta di 2 anni possa essere battezzata. Con affetto Manuela".
"La ringrazio Padre perchè ogni giorno la Parola di Dio da più senso alla mia giornata.
Grazie. Aurora Ditraglia".
Grazie. Aurora Ditraglia".
"Grazie dal più profondo del cuore. I suoi commenti sono edificanti. Mi unisco alla sua cordata di preghiere certa che pregando con Fede insieme raggiungeremo la Misericordia di Dio. Caterina Scognamiglio".
"Comunque Padre, Le devo dire che è un uomo di grande spiritualità. Lo si vede dai commenti che ci invia ogni giorno. Io ringrazio la Madonna per avermi messo in contatto con questa parrocchia virtuale, e le chiedo di continuare a benedire quest'opera che considero frutto dello Spirito. Buon Natale. Adélard Mathe Vivuya".
"Grazie Padre Giulio di aver tolto del tempo prezioso al suo Apostolato per rispondere a me tiepida credente. Le sue parole mi hanno aperto gli occhi e il cuore, non conoscevo bene la religione dei testimoni di Geova ma ora so cosa dire. Non volevo essere scortese perché sono miei vicini, pensi che mi hanno offerto la Bibbia. Questa settimana al mio paese si celebra la Novena della Madonna della Salute, un motivo in più per andare in Chiesa a pregarLa e pregare per Lei che tanto fa per noi. Grazie, grazie, grazie ancora per il suo tempo e per avermi illuminato. Continui come sta facendo la sua Missione e preghi per me e la mia famiglia. Pregherò per Lei sempre. Buon tutto. Rita Murari".
"Buonasera Padre Giulio. Vorrei innanzitutto ringraziarla per tutto il suo impegno e attenzione che dedica all'Associazione, sono iscritta alla newsletter che leggo tutti i giorni con piacere e La voglio ringraziare perché fa capire molto bene il Vangelo, la Parola del Nostro Signore. È di grande aiuto, secondo me, per tutti coloro che vogliono e hanno bisogno di trovare conforto nel Signore. Io purtroppo mi ritrovo senza lavoro, poiché a causa della crisi che stiamo attraversando e delle leggi non favorevoli a chi lavora, non mi è stato rinnovato il contratto di lavoro nel negozio dove lavoravo. Da marzo non ho più occupazione e non riesco a trovarne un'altra perché vi è troppo poca offerta. Io ho sempre lavorato nei negozi, amo lavorare nei negozi, a contatto con le persone, ma sembra impossibile. Lo scoraggiamento a volte si fa sentire ma la mia Fede nel Signore e nella Santissima Vergine Madre è forte e mi aiuta a superare questi momenti. Sono preoccupata per quello che possa succedere nel nostro Paese, perché la situazione è difficile. Spero che Lei riceva con piacere il mio messaggio e abbia il piacere di leggerlo con gradimento. La sento vicina e La ringrazio per tutto. Laura Brondolo".
"Gent.mo Padre, da quando Lei mi manda il Vangelo e il suo preziosissimo commento dello stesso, con le sue impressioni e la sua ricchezza di conoscenza della vita quotidiana e della parola di Gesù, riesco meglio a superare le fatiche e a dare il giusto valore alle cose anche non gradevoli e a guardare il lato positivo. Sono una mamma piena di problemi e paure di ogni genere. Sono molto fragile e perdo spesso la fiducia perchè ogni giorno è peggio. Le sue parole mi sono d'aiuto e sopratutto Le chiedo di fare una preghiera per la mia famiglia perchè si sta sgretolando. Spero nella bontà del Signore Gesù e nelle preghiere che Lei Padre, recita per tutti noi. Sia Benedetto nel nome del Signore Gesù. Flavia Orrù".
-----------
Nessun commento:
Posta un commento
Comunque tu sia arrivato fino qui, un tuo commento è gradito, si può dissentire ma non aggredire, la costruzione è preferita alla distruzione..