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mercoledì 11 dicembre 2013

2771 - San Savino (Sabino) di Piacenza, Vescovo

C'è da credere che la Sabina, cioè la regione a Nord-Est di Roma, attorno a Rieti, sia stata feconda nutripe di molti cristiani esemplari, perché bisogna percorrere diverse volte le dieci dita delle mani per contare tutti i Santi di nome Sabino o Sabina, e quelli di nome Sabiniano.
Santi, a stare al significato del nome, originari della Sabina, anche se in realtà nati in altre regioni o in altri paesi, in Lombardia come in Sicilia, in Egitto come in Spagna.
Il nome di questi Santi è spesso mutato in quello di Savino, perché la " b " latina tende ad addolcirsi nella " v " italiana, così che per esempio il nome latino di Bibiana è diventato in italiano Viviana. Ed è per questo che, in Italia, le località che ripetono il nome di San Savino sono più numerose di quelle con il nome originario di San Sabino.
C'è un San Sabino venerato in Puglia, come Vescovo dell'antica diocesi di Canosa, tra Bari e Foggia, e come legato pontificio a Costantinopoli, al tempo del grande Imperatore Giustiniano, nel VI secolo.
C'è poi un San Sabino di Brescia, Martire insieme con un fratello, San Cipriano. Catania onora un San Savino Vescovo delI’VIII secolo, ritiratosi poi a vivere in solitudine e seguito da un gruppo di discepoli.
Celebre è il San Sabino Martire di Spoleto, festeggiato in mezzo a un gruppetto di antichi Martiri spoletani, e che viene detto Vescovo dell'antica città umbra. La passione di questo San Sabino e dei suoi compagni, al tempo di Diocleziano, fu assai drammatica e conquistò a questi Martiri fama presso scrittori, come San Gregorio Magno, e presso artisti, così che per esempio San Sabino è raffigurato nei celebri mosaici bizantini di Sant'Apollinare Nuovo, a Ravenna, nel corteo dei Martiri biancovestiti.
Varie città, nell'Italia centrale, si contendono questo San Sabino come loro Vescovo: non soltanto Spoleto, ma anche Assisi, Chiusi, Faenza, Sulmona e Fermo. Ma non è affatto certo che egli sia stato davvero Vescovo, come vorrebbe la tradizione, senza però fornirne dati degni di fede.
Certamente Vescovo fu invece il San Savino oggi festeggiato, e la cui figura storica è un po' più precisa. Pare che fosse milanese, uno dei Diaconi di quella Chiesa. Il Papa San Damaso, proprio oggi festeggiato tra i Santi, lo inviò nel 372 al Concilio di Oriente, nel quale vennero discusse le dottrine ariane.
Egli ritornò in Italia con lettere per i Vescovi di Occidente, e poco dopo venne insignito egli stesso con la mitria vescovile e col pastorale. Fu Vescovo di Piacenza per ben 45 anni, e visse lunghissimamente - secondo la tradizione ben 110 anni. Anch'egli fu amico di Sant'Ambrogio, scambiando con lui varie lettere, e naturalmente fu zelante nel difendere la dottrina cattolica contro gli errori degli ariani.
Morto l’11 dicembre del 420, la sua festa si celebra a Piacenza con maggiore solennità il 17 gennaio, perché in quella data le sue reliquie vennero trasferite nella chiesa degli Apostoli, che da allora prese il nome di San Savino.

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