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giovedì 12 dicembre 2013

2775 - Commento al Vangelo del 12/12/2013

+ Dal Vangelo secondo Matteo (11,11-15)
In quel tempo, Gesù disse alle folle: «In verità Io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel Regno dei Cieli è più grande di lui. Dai giorni di Giovanni il Battista fino ad ora, il Regno dei Cieli subisce violenza e i violenti se ne impadroniscono. Tutti i Profeti e la Legge infatti hanno profetato fino a Giovanni. E, se volete comprendere, è lui quell'Elia che deve venire. Chi ha orecchi, ascolti!».
 
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Nell'Avvento è d'obbligo presentare la figura ieratica di Giovanni Battista come modello di virtù da imitare e come figura scelta da Dio per preparare l'arrivo del Messia. Con Giovanni Battista si chiude l'Antico Testamento e si giunge alla soglia del Nuovo.
Il tema centrale che colgo dal breve passo del Vangelo è quello di ricominciare.
Fare un attento esame di coscienza è importante per scoprire con umiltà e verità la condizione spirituale meno forte e più rilassata. Ricominciare significa anche ripartire per chi si è fermato nell'impegno cristiano e vivacchia, soffocando i gemiti dolorosi dell'anima. Molti credenti che pregano e compiono anche opere buone non fanno nulla per convertirsi e migliorare la vita interiore.
Non è un paradosso, sono molti i credenti che non compiono alcuno sforzo per lasciare la mentalità vecchia e rivestirsi del Vangelo.
Questa è la vera conversione, in questo impegno Gesù vede l'amore autentico dei seguaci credibili e dona ad essi il suo Spirito, li illumina con le sue Grazie. Se non si attua il passaggio dall'uomo vecchio con le sue miserie e istinti sensibili all'uomo nuovo rinato a vita nuova nello Spirito di Dio, il cammino di Fede è sempre inefficace, non si ottengono grandi risultati. Sì, Gesù concede aiuti perchè sua Madre intercede per quanti recitano il Rosario, ma non si è ancora veramente di Gesù.
L'Avvento ci dice che non possiamo andare incontro a Gesù che viene, così pieni di fardelli e zavorre. Il cuore non può amare Gesù se è ricolmo di interessi materiali, spesso anche peccaminosi. Questi giorni di attesa del Redentore ci spingono a guardarci dentro per sradicare tutto ciò che si oppone all'Amore di Dio, alla sua Legge che ci ha dato nei Comandamenti.
Senza questo lavoro interiore che richiede uno sforzo giornaliero, non servono molto le preghiere che si recitano, riescono ad ottenere poco perchè si dà pochissimo a Gesù. Chi invece ricomincia e lascia maggiore spazio allo Spirito Santo, si rinnega, si sforza nel cambiare il suo linguaggio e i modi di agire, avverte interiormente una pace soprannaturale non spiegabile con parole umane. È una quiete interiore che tranquillizza la mente e rilassa il corpo.
Le tensioni e le preoccupazioni svaniscono ma non per sempre, dipende dall'impegno spirituale del credente. Siamo noi a decidere!
Noi dobbiamo andare incontro a Gesù che nasce la notte di Natale, Lui ci viene incontro e dona ad ognuno quanto può accogliere il suo cuore. Gesù vuole ricolmare ognuno di noi di molte Grazie, deve però trovare lo spazio nei cuori per riversarvi il tesoro del suo Spirito. Per questo, passata la notte di Natale, l'indomani molti credenti non hanno ricevuto nulla da Gesù Bambino, perchè Egli non ha trovato posto nei loro cuori.
Molti credenti pregano e fanno anche opere buone, lo ripeto, ma non iniziano mai a convertirsi seriamente. Rimangono con gli stessi difetti di cinque o dieci anni fa, utilizzano lo stesso linguaggio di prima, fanno scelte poco convenienti per se e gli altri.
Bisogna ricominciare sul serio, senza spaventarsi o confondersi, con calma e padronanza si devono porre alcuni propositi spirituali da osservare nella giornata, bisogna recitare più Corone del Rosario, andare a Messa nei giorni feriali se è possibile, leggere e meditare libri spirituali.
Nessuno deve sentirsi sconfitto quando pecca per debolezza, con il pentimento e la Confessione bisogna ricominciare nuovamente e con maggiore convinzione. Il Signore desidera che si ricominci da capo dopo ogni insuccesso, questo è il fondamento della nostra speranza.
Dipende da noi ricevere molte Grazie da Gesù, ospitare lo Spirito Santo, determinarci per una vita autenticamente spirituale. Ogni giorno si può pregare di più, dedicare maggiore tempo alle cose di Dio, riflettere sulla vita che si conduce e chiedere maggiore Luce per vedere.
Con le preghiere umili e fiduciose si ottengono Grazie anche per gli altri, familiari e conoscenti.
 
Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana, sciogliendo questo nodo oppressivo. Chi mi vuole bene, preghi molto per me.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
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