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martedì 3 dicembre 2013

2753 - Commento al Vangelo del 3/12/2013

+ Dal Vangelo secondo Luca (10,21-24)
In quella stessa ora Gesù esultò di gioia nello Spirito Santo e disse: «Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo». E, rivolto ai discepoli, in disparte, disse: «Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete. Io vi dico che molti profeti e re hanno voluto vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono». 
 
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Ieri abbiamo considerato la grande fede del centurione, di un pagano che cerca Gesù e chiede un miracolo per il suo servo, mostrando una conoscenza del Signore profonda e una certezza indicibile della sua divinità. Quello che chiede a Gesù è di dire una sola parola per guarire il servo, non c'è bisogno di andare a casa a trovarlo, è sicuro che Gesù può tutto con un suo comando. La meraviglia di Gesù è infinita, si deve proprio dire, non aveva trovato in Israele una fede viva e profonda come quella del pagano.
Il miracolo è immediato perchè quella fede merita la ricompensa. Il miracolo dipende sempre dalla fede di chi chiede.
Avviene un incontro personale tra Gesù e il centurione per la sua fede, c'è una personalizzazione in lui dell'Amore di Gesù, ed è il Signore a permettergli questa esperienza. Il centurione nell'incontro sperimenta che l'incontro con il Signore è sempre qualcosa di personale che non si può assegnare ad altri, come fanno alcuni che dicono ai loro familiari di pregare senza impegnarsi con una sola Ave Maria.
Oggi Gesù innalza una lode al Padre, è commosso per il primo apostolato dei seguaci e per la loro meraviglia nel vedere che al Nome di Gesù i diavoli fuggivano: "Signore, anche i demoni si sottomettono a noi nel tuo Nome" (Lc 10,17). Ma poco prima Gesù aveva lanciato la tremenda condanna su Corazin, Betsàida e Cafarnao, svelando che addirittura Sodoma sarebbe stata trattata più benevolmente nel Giudizio.
"Io vi dico che in quel giorno Sòdoma sarà trattata meno duramente di quella città. Guai a te, Corazin, guai a te, Betsàida! Perché se in Tiro e Sidone fossero stati compiuti i miracoli compiuti tra voi, già da tempo si sarebbero convertiti vestendo il sacco e coprendosi di cenere. Perciò nel giudizio Tiro e Sidone saranno trattate meno duramente di voi. E tu, Cafarnao, sarai innalzata fino al cielo? Fino agli inferi sarai precipitata!" (Lc 10- 12-15).
Dopo questa delusa manifestazione di Gesù, furono i discepoli a rallegrarlo per la prima prova che avevano superato andando in missione ad annunciare il Vangelo. Sono le parole che gli dicono a dargli la gioia che in realtà mai perdeva interiormente ma che all'esterno diventava sdegno per la cattiveria e la falsità dei suoi nemici. In Gesù vediamo una imperturbabile gioia soprannaturale, che non veniva meno anche quando esternava con coraggio la verità.
Subito ne segue una lode che rivolge al Padre per la vicinanza di gente buona e semplice che Lo seguiva con amore e con fede. "Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli".
Se consideriamo l'età dei veggenti di La Salette, Lourdes, Fatima, Garabandal, Medjugorje, notiamo che erano bambini quando iniziarono le apparizioni, bambini quindi semplici, innocenti, puri. Grandi Santi e Sante hanno vissuto anche in età adulta con queste qualità, e Gesù si rallegra quando incontra questa autenticità, fatta di semplicità, sincerità, verità limpidezza.
Anche io provo grande gioia quando incontro persone con queste caratteristiche, il dialogo diventa molto spirituale fino a diventare preghiera. A tutti piace dialogare con persone sincere, autentiche, ma chi cerca queste persone possiede già la sincerità e l'autenticità. Non si è mai sentito che le persone ambigue ed ingannevoli vadano alla ricerca delle persone oneste per dialogare in modo sincero.
A voi sarà accaduto di parlare con una persona che dice una cosa e ne pensa un'altra, molti la chiamano ipocrisia, però c'è chi lo fa in modo spontaneo e senza malizia, mentre altri coltivano questa mentalità ingannevole, abilissima a mascherare i propri piani e pensieri. In questo caso dire il contrario di ciò che si pensa è opera falsa, si cerca sia di ingannare altri sia di mostrare una maschera che copre la vera identità insensibile.
Gesù incontrava molti ebrei con questa caratteristica e cercava di salvarli ma essi Lo ignoravano e continuavano a odiarlo.
Da Medjugorje è arrivato il messaggio del 2 dicembre e la Madonna invita alla riflessione di alcune parole chiave. Leggiamolo:
"Cari figli, con materno amore e materna pazienza, guardo il vostro continuo vagare ed il vostro smarrimento. Per questo sono con voi. Desidero anzitutto, aiutarvi a trovare e a conoscere voi stessi, affinché poi possiate capire e riconoscere tutto ciò che non vi permette di conoscere sinceramente e con tutto il cuore l’amore del Padre celeste. Figli miei, il Padre si conosce per mezzo della Croce. Perciò non rifiutate la Croce: col mio aiuto, cercate di comprenderla ed accoglierla. Quando sarete in grado di accettare la Croce, capirete anche l’amore del Padre Celeste. Camminerete con mio Figlio e con me. Vi distinguerete da quelli che non hanno conosciuto l’amore del Padre Celeste, da quelli che lo ascoltano ma non lo comprendono, non camminano con Lui, non l’hanno conosciuto. Io desidero che voi conosciate la verità di mio Figlio e siate miei apostoli; che, come figli di Dio, vi eleviate sopra il pensiero umano e, sempre ed in tutto, cerchiate nuovamente il pensiero di Dio. Figli miei, pregate e digiunate per poter comprendere tutto quello che vi chiedo. Pregate per i vostri pastori e bramate di conoscere, in comunione con loro, l’amore del Padre Celeste. Vi ringrazio".
Metto alla vostra attenzione la meditazione di queste parole che si trovano nel messaggio:
  • il vostro smarrimento;
  • aiutarvi a trovare e a conoscere voi stessi;
  • possiate capire e riconoscere l’amore del Padre celeste;
  • il Padre si conosce per mezzo della Croce;
  • non rifiutate la Croce;
  • quando sarete in grado di accettare la Croce, capirete anche l’amore del Padre Celeste;
  • quelli che Lo ascoltano ma non Lo comprendono, non camminano con Lui, non l’hanno conosciuto;
  • Io desidero che voi conosciate la verità di mio Figlio e siate miei apostoli;
  • vi eleviate sopra il pensiero umano;
  • pregate per i vostri pastori.
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