+ Dal Vangelo secondo Matteo (11,2-11)
In quel tempo, Giovanni, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, per mezzo dei suoi discepoli mandò a dirgli: «Sei Tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?». Gesù rispose loro: «Andate e riferite a Giovanni ciò che udite e vedete: I ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciato il Vangelo. E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!». Mentre quelli se ne andavano, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? Allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ecco, quelli che vestono abiti di lusso stanno nei palazzi dei re! Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, Io vi dico, anzi, più che un profeta. Egli è colui del quale sta scritto: “Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero, davanti a te egli preparerà la tua via”. In verità Io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel Regno dei Cieli è più grande di lui».
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Oltre gli ebrei che rimangono ancora in attesa del Messia, anche molti cristiani attendono la venuta del Salvatore. Non è un paradosso, lo affermano proprio i cristiani non praticanti quando dicono di non avere tempo per la Messa domenicale o di non riuscire a pregare durante il giorno. Vivono in pratica senza Dio, sono cristiani di nome e per il Battesimo ricevuto, per il resto nulla li lega a Gesù Cristo.
Non và meglio anche a molti credenti che partecipano e un pò pregano, ma senza addentrarsi nel vero cammino spirituale per non perdere i piaceri della mondanità, non abbandonare certi peccati gravi e non cambiare vita.
Vivono una sorta di doppia vita e lo scrivo senza voler condannare nessuno ma proprio per illuminare. Non c'è in essi afflizione o turbamento, no, essi vedono chiaramente il contrasto tra la loro Fede e i peccati gravi che non vogliono abbandonare, ma non vi rinunciano.
Questi credenti non camminano verso Gesù e mostrano di non averlo incontrato, tantomeno di aspettarlo a Natale! Il loro Natale non è l'incontro con Gesù e una revisione spirituale dell'anno trascorso, il pensiero come un chiodo fisso è diretto ai piaceri mondani, alle trasgressioni che svuotano l'anima di ogni bene e la inaridiscono.
In quanti cuori dei cristiani nascerà Gesù la Notte di Natale? Solo Dio lo sa. Non molti, purtroppo.
Non sono condannati o rifiutati da Gesù tutti i peccatori che continuano a rotolarsi nei peccati mortali, Egli viene soprattutto per invitare loro a sceglierlo come Dio e a lasciare la vita corrotta.
Quando incontro un grande peccatore sono felice di parlargli di Gesù e della possibilità che viene data di scoprire la vera vita e darne un senso compiuto. I peccatori non devono disperare nè sentirsi rifiutati, la vera conversione è sempre possibile ma non deve attendere tutta la vita per non cercarla poi quando non c'è più tempo.
Gesù nel Vangelo indica ai discepoli di Giovanni Battista i segni dati da Lui per scoprire la sua vera identità: "I ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciato il Vangelo". Vediamo che dai segni della vita si riconosce la vera identità di una persona, e in un altro passo il Signore dice: "Si raccoglie uva dalle spine o fichi dai rovi?" (Mt 7,16).
Dall'affermazione di Gesù, avvalorata e convalidata dai testimoni presenti, scopriamo che è Dio, e ci dona tutto ciò che ci necessita!
Molti pregano con pochissima Fede e non ottengono risultati, essi sono distaccati da Gesù, questo è il motivo della tiepidezza e della poca importanza data a Lui. Per considerarlo davvero Dio, rimane indispensabile riflettere ogni giorno sulle sue parole, convincersi con ripetute riflessioni che i miracoli compiuti da Lui può compierli solo Dio.
Le parole di Gesù che riporto devono essere memorizzate per allargare mentalmente la fiducia in Gesù, una fiducia che non deve avere limiti, perchè Egli è Dio. "I ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciato il Vangelo".
Ciechi sono quelli che non vedono fisicamente e altri che non riescono a vedere le opere di Dio perchè accecati mentalmente. Zoppi sono gli ammalati e quanti non camminano verso la Chiesa nè si recano davanti al Tabernacolo. Lebbrosi sono quelli ricoperti di peccati che rilasciano una squame invisibile e deturpante: non sono sufficienti trucchi e profumi. Ai sordi manca l'udito, lo sono anche quanti non vogliono ascoltare la Verità del Vangelo. I morti risuscitano dai sepolcri imbiancati e nella vera conversione scoprono il senso della vita.
L’Avvento ci dice che Gesù è vicino, non solamente per il prossimo Natale, è vicino a noi che Lo invochiamo e vogliamo vivere sempre nel suo Cuore. La certezza della vicinanza di Gesù non può che infonderci allegria spirituale che è sinonimo di felicità, gioia, letizia, buonumore, gaudio.
Se la vicinanza a Gesù ci infonde buoni sentimenti, l’allontanamento da Lui invece fa scaturire sempre la tristezza, un abbattimento che favorisce la continua caduta nei peccati gravi. Non è vera gioia quella che mostrano le persone lontane dai Sacramenti, è una illusione creata per le varie circostanze della vita.
È impossibile che una persona viva nella gioia cristiana se è lontana da Gesù e dalla preghiera.
Conosco molte persone che vivono nella sofferenza e hanno il volto gioioso e mite.
Io stesso ho subito ogni forma di ostilità da quanti non seguono la sana dottrina e rimango sereno, sono nella gioia senza conservare alcun risentimento verso chi non mi ama per l'apostolato fedele a Gesù che svolgo.
Se non fossi un po’ a conoscenza della vita spirituale mi porrei questa domanda: “Come mai non penso male dei nemici che non mi amano e prego per loro con vero amore?”. Ho la risposta: perché rimango vicino a Gesù, non voglio allontanarmi dal vero Tesoro più importante di tutto.
Il mondo con le sue tentazioni offre mille opportunità di divertimenti, ma non è vera gioia, quella che dimora nel cuore e contagia la persona di ottimismo e speranza. Tutti coloro che si sono rivolti altrove, abbandonando Dio, per scoprire la gioia e la pace interiore, hanno trovato solo inganni e illusioni. Dove non c’è Dio non c’è il suo Amore, non c’è l’allegria spirituale che vale molto più di tutti i divertimenti frivoli.
L’allegria del mondo è misera e passeggera, quella di Gesù rimane sempre… ed aumenta insieme alla fiducia in Lui.
1 Ave Maria per Padre Giulio
Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana, sciogliendo questo nodo oppressivo. Chi mi vuole bene, preghi molto per me.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
---------
Nessun commento:
Posta un commento
Comunque tu sia arrivato fino qui, un tuo commento è gradito, si può dissentire ma non aggredire, la costruzione è preferita alla distruzione..