+ Dal Vangelo secondo Luca (12,49-53)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso! Ho un battesimo nel quale sarò battezzato, e come sono angosciato finché non sia compiuto! Pensate che Io sia venuto a portare pace sulla terra? No, Io vi dico, ma divisione. D’ora innanzi, se in una famiglia vi sono cinque persone, saranno divisi tre contro due e due contro tre; si divideranno padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera».
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
In questa circostanza Gesù si rivolge ai suoi discepoli in modo ancora più confidenziale, è un linguaggio da vero amico, non pensa all'insegnamento che ha dato in ogni circostanza e in ogni momento, qui vuole esprimere una confidenza ai suoi. È diverso dagli altri momenti in cui insegnava la nuova dottrina, ma non è assolutamente un gesto di rilassatezza, è una vera confidenza che svela ai discepoli.
Innanzitutto rivela il suo grande amore per le anime: "Sono venuto a gettare il fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso!". La nuova traduzione della Bibbia sostituisce portare con gettare, e non è un'idea brillante perché non ci immaginiamo Gesù che getta fuoco sulla terra. Non ha alcuna intenzione di bruciare le sue creature.
Il termine gettare fuoco indica una persona che aizza i cattivi o fomenta una rivoluzione pericolosa. Notiamo anche questa strana traduzione. È lo stesso di dire che uno getta benzina sul fuoco.
Gesù ha portato il fuoco del suo Amore, lo Spirito Santo che divinizza, la dottrina che infiamma di fervore e dona la vera gioia.
Gesù invece ha una Divina sollecitudine per tutte le anime, questo il significato del desiderio che esprime con queste parole: "Ho un battesimo nel quale sarò battezzato, e come sono angosciato finché non sia compiuto!". Gesù aveva una Divina impazienza di consumare sul Calvario il suo Sacrificio al Padre per gli uomini.
Lo abbiamo visto dalle reazioni dei suoi discepoli e di quanti Lo avvicinavano, tutti ricevevano qualcosa e dipendeva dalla loro apertura alla Parola di Gesù. Tutti erano infiammati di Amore Divino quando ascoltavano Gesù e nutrivano molta Fede in Lui.
Lo stesso avviene durante l'Adorazione Eucaristica, chi adora Gesù con sincera partecipazione riceve inevitabilmente qualcosa, avverte una forza spirituale maggiore e prova una pace indicibile.
Riceve soprattutto molta Grazia se si trova nelle disposizioni interiori buone.
Solo se c'è la Grazia di Dio l'apostolato riesce efficace, non conta tanto la capacità di linguaggio o persuasione dei cristiani, è primario il fuoco interiore prodotto dallo Spirito Santo, un fuoco di amore e di verità che spinge con prudenza a parlare della Verità del Vangelo.
Gesù ci parla di questo fuoco, non è qualcosa di minaccioso, al contrario è fervore e operosità per fare del bene. Oggi in molti gruppi cristiani il fuoco indicato da Gesù è tutt'altro, è una concezione opposta all'autenticità del Vangelo che invita all'umiltà e alla mitezza.
Gesù invita alla visione della spiritualità interiore, per questo i cristiani devono conoscersi, guardarsi dentro.
Il fuoco che Gesù ha portato sulla terra è Lui stesso, è viva carità. È l'Amore che non solo lega l'anima a Dio, ma le anime fra loro.
Meditiamo su queste Verità, anche sui messaggi di Medjugorje che sto raggruppando per tematiche. Ho già inserito nel sito quelli che trattano della preghiera, della Confessione, della Santa Messa. Nel sito www.gesuemaria.it nella colonna centrale bisogna cliccare su Messaggi di Medjugorje.
Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana, sciogliendo questo nodo oppressivo. Chi mi vuole bene, preghi molto per me.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
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