+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, presentarono a Gesù un muto indemoniato. E dopo che il demonio fu scacciato, quel muto cominciò a parlare. E le folle, prese da stupore, dicevano: «Non si è mai vista una cosa simile in Israele!». Ma i farisei dicevano: «Egli scaccia i demòni per opera del principe dei demòni». Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il Vangelo del Regno e guarendo ogni malattia e ogni infermità. Vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore. Allora disse ai suoi discepoli: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il Signore della messe perché mandi operai nella sua messe!».
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
In questo Vangelo crea difficoltà la parola che per molti credenti ha un solo significato, quindi prima dobbiamo comprendere il concetto di messe: “La messe è abbondante”. Quando Gesù ha detto questa frase aveva da poco osservato migliaia di persone stanche e sfiduciate, sembravano abbandonate al loro destino mentre era la buona occasione per fare conoscere la Buona Novella portata nel mondo.
Gli operai erano pochi, per raccogliere tutto quanto ha seminato Dio nel mondo occorrevano e occorrono ancora oggi molti seguaci. Da qui l’invito alla preghiera: “Pregate dunque il Signore della messe perché mandi operai nella sua messe!”. Non si tratta evidentemente del Sacrificio Eucaristico, qui messe significa mietitura, raccolto di una mietitura, è l’azione del mietere, il raccolto abbondante frutto dell’attività degli operai.
Il Signore delle messe ha seminato tanto Bene e occorrono gli operai per raccoglierlo, questo è possibile con l’annuncio del Vangelo e l’aiuto ai peccatori, così da portarli in Chiesa. La messe abbondante non scaturisce solo dalla mietitura, prima bisogna lavorare con la preghiera, i buoni esempi, i dialoghi costruttivi, la costante presenza lì dove si dovranno raccogliere i frutti.
La messe è il profitto della mietitura, ma è necessario pregare Colui che ha seminato il Bene presente nel mondo per salvarlo.
L’invito a pregare per avere altri operai per la messe, intende la preghiera per le vocazioni, oggi ridotte drasticamente in Italia. Molte parrocchie vengono chiuse per mancanza di parroci, in molti casi un parroco è impegnato in tre o quattro parrocchie, ed è certamente una grande cosa, ma non potrà mai essere contemporaneamente presente ovunque, farà quanto sarà possibile. Almeno non farà mancare la Messa festiva e nei giorni feriali svolgerà la missione dividendo il tempo disponibile.
Gesù nel Vangelo invita a pregare per le vocazione sacerdotali e religiose, la Chiesa necessita di molti Consacrati innamorati di Dio.
Il mondo in cui viviamo è in realtà un immenso campo di grano maturo, anche se diminuisce sempre più il Bene visibile, è un campo che nasconde ancora tanto Bene e aspetta molti raccoglitori. L’annuncio che dà Gesù è consolante e porta in sé molto entusiasmo, gli operai che lavorano nella Chiesa sono così a conoscenza che devono stare al servizio del Bene presente nelle persone e la mietitura sarà una buona raccolta.
Il tema delle “pecore senza pastore” è abbondantemente presente nell'Antico Testamento, si trova soprattutto nella rivelazione profetica. In tutti i Profeti si trova la consapevolezza del disastro spirituale del popolo di Dio e danno la colpa ai cattivi pastori, essi non si prendono cura delle pecore loro affidate. Dio sempre ha visto lo sbandamento dell’umanità e per mezzo dei profeti ha annunciato il suo intervento.
Ha promesso attraverso il Profeta Geremia che Lui stesso avrebbe mandato pastori secondo il suo Cuore: «Ritornate, figli traviati -oracolo del Signore- perché Io sono il vostro Padrone. Vi prenderò uno da ogni città e due da ciascuna famiglia e vi condurrò a Sion. Vi darò pastori secondo il mio Cuore, che vi guideranno con scienza e intelligenza. Sui colli si ode una voce, pianto e gemiti degli Israeliti, perché hanno reso tortuose le loro vie, hanno dimenticato il Signore, loro Dio. “Ritornate, figli traviati, Io risanerò le vostre ribellioni”.
“Ecco, noi veniamo a Te, perché Tu sei il Signore, nostro Dio. In realtà, menzogna sono le colline, e le grida sui monti; davvero nel Signore, nostro Dio, è la salvezza d'Israele. L'infamia ha divorato fin dalla nostra giovinezza il frutto delle fatiche dei nostri padri, le loro greggi e i loro armenti, i loro figli e le loro figlie. Corichiamoci nella nostra vergogna, la nostra confusione ci ricopra, perché abbiamo peccato contro il Signore, nostro Dio, noi e i nostri padri, dalla nostra giovinezza fino ad oggi; non abbiamo ascoltato la voce del Signore, nostro Dio”».
Il Vangelo di oggi ci descrive la situazione di quel tempo, il popolo era sbandato e senza pastori, era infatti Gesù il Buon Pastore mandato dal Padre a radunare il gregge disperso. Ha trasmesso i suoi insegnamenti a quanti Lo hanno ascoltato, ha inviato i discepoli a portare la lieta Novella ai lontani e a quanti seguivano l’antica Alleanza.
Gesù si prodigò instancabilmente per tre anni nell'annunciare la dottrina dell’Amore e della Misericordia, non lasciò alcun dubbio sul Vangelo ma ha dato ad ogni cristiano il compito di pregare per l’avvento di molti pastori secondo il suo Cuore.
Questo infatti chiediamo alla Madonna nella preghiera giornaliera: la presenza nella Chiesa di molti Consacrati innamorati di Gesù storico, pieni di zelo e di amore per le anime. La santità di un Pastore trasmette a quanto lo incontrano, una profonda quiete e una nuova luce spirituale.
Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana, sciogliendo questo nodo oppressivo. Chi mi vuole bene, preghi molto per me.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
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