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mercoledì 23 ottobre 2013

2663 - Commento al Vangelo del 23/10/2013

+ Dal Vangelo secondo Luca (12,39-48)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. Anche voi tenetevi pronti perché, nell'ora che non immaginate, viene il Figlio dell’Uomo». Allora Pietro disse: «Signore, questa parabola la dici per noi o anche per tutti?». Il Signore rispose: «Chi è dunque l’amministratore fidato e prudente, che il padrone metterà a capo della sua servitù per dare la razione di cibo a tempo debito? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà ad agire così. Davvero Io vi dico che lo metterà a capo di tutti i suoi averi. Ma se quel servo dicesse in cuor suo: “Il mio padrone tarda a venire”, e cominciasse a percuotere i servi e le serve, a mangiare, a bere e a ubriacarsi, il padrone di quel servo arriverà un giorno in cui non se l’aspetta e a un’ora che non sa, lo punirà severamente e gli infliggerà la sorte che meritano gli infedeli. Il servo che, conoscendo la volontà del padrone, non avrà disposto o agito secondo la sua volontà, riceverà molte percosse; quello invece che, non conoscendola, avrà fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverà poche. A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più».
 
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Gesù aveva parlato della necessità di essere vigilanti, successivamente Pietro prese la parola per chiedere se la parabola l'avesse raccontata per loro o per tutti. La parabola era un pò coinvolgente, Gesù spiegava l'imprevedibilità del momento in cui Dio ci chiamerà a render conto dell'eredità che ci ha affidato. Infatti Dio a ciascuno di noi ha consegnato molti beni, talenti, ha donato incalcolabili Grazie.
Cosa abbiamo fatto di questa eredità spirituale?
È un tema che moltissimi cristiani esorcizzano e così evitano di pensare all'aldilà, ma questa rimozione non elimina l'aldilà, rimane sempre in attesa di tutti i pellegrini che attraversano questo mondo. È intelligente pensarci, è la prova di una maturità spirituale elevata, si dimostra di avere almeno un discreto dominio su se stessi.
L'insegnamento di oggi Gesù lo rivolge a tutti, ma Dio chiederà conto a ciascuno secondo le circostanze personali e le Grazie ricevute.
L'idea che a Dio si dovrà rendere conto di tutto fa tremare i modernisti e prontamente rimuovono dalla mente l'incontro che necessariamente avverrà, ma la loro paura nasce dal mancato pentimento delle loro colpe, sia per la perdita della fede sia per l'incapacità di chiedere perdono a Gesù e ricominciare una nuova vita.
I cristiani autentici non tremano perchè si pentono dei loro peccati, frequentano il Sacramento e si rialzano dopo una caduta. Non temono Dio come se fosse un oppressore, Lui è Padre e non pretende l'osservanza della sua Legge, la manifesta e rende accessibile a tutti, quanti la rifiutano scelgono liberamente di non seguirlo e di risultare colpevoli nel Giudizio davanti a Lui.
L'avviso di Gesù oggi serve a preparare tutti e non solo i credenti: a Dio si dovrà rendere conto di ogni opera. Certo, i non credenti non si pongono il problema del'aldilà o del Giudizio, per questo sono disponibili anche a vendere l'anima al diavolo per avere in cambio qualcosa. Non credono nell'esistenza dell'anima ma però vendono l'anima e fanno il patto diabolico...
Ci sono quelli che fingono illudendosi così di non dover dare conto delle loro opere, è una ingenua insensatezza, tutti gli esseri umani dovranno presentarsi al cospetto di Dio, solo i buoni non temeranno nulla, per il loro pentimento degli errori commessi.
Gesù oggi ci dice che "a chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più". È una buona occasione per fermarci e riflettere sui doni ricevuti da Gesù, delle Grazie inaspettate o richieste che hanno permesso determinate guarigioni o il superamento di prove dolorose. Quanto è stato affidato ad ognuno di noi?
Il Vangelo ci invita alla responsabilità, a tutti noi infatti è stato dato molto.
 
Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana, sciogliendo questo nodo oppressivo. Chi mi vuole bene, preghi molto per me.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
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