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sabato 22 giugno 2013

2415 - Commento al Vangelo del 22/6/2013

+ Dal Vangelo secondo Matteo (6,24-34)
In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: «Nessuno può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all'uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza. Perciò io vi dico: non preoccupatevi per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita non vale forse più del cibo e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli del cielo: non séminano e non mietono, né raccolgono nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non valete forse più di loro? E chi di voi, per quanto si preoccupi, può allungare anche di poco la propria vita? E per il vestito, perché vi preoccupate? Osservate come crescono i gigli del campo: non faticano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora, se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani si getta nel forno, non farà molto di più per voi, gente di poca fede? Non preoccupatevi dunque dicendo: “Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?”. Di tutte queste cose vanno in cerca i pagani. Il Padre vostro celeste, infatti, sa che ne avete bisogno. Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. Non preoccupatevi dunque del domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. A ciascun giorno basta la sua pena». 

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Gesù pone una condizione ai cristiani, un bivio imprescindibile per chi coscienziosamente cerca di conoscersi e di decidere quale futuro intraprendere. L’uomo decide il suo futuro, ricordatelo per non colpevolizzare Dio quando un progetto non si realizza o un matrimonio naufraga per colpe da ricercare nei coniugi.
La condizione riferita dal Signore è comunque semplice da capire ma impegnativa da applicare. Non tutti i cristiani accettano questa condizione, va sottolineato, infatti moltissimi sono divisi tra interessi che si oppongono, come appunto Dio e l’idolo del denaro. Molte volte ho scritto che i beni che si posseggono vanno utilizzati senza considerarli idoli, senza diventarne schiavi, vincendo l’affetto disordinato.
La parola che ci rivolge Gesù è piena di speranza e di forza: “Non preoccupatevi del domani”. Molti fanno progetti futuri riguardo il benessere economico senza sapere se vivranno qualche altro giorno… poi, in Italia ci sono 4 milioni di persone povere in canna e tanti si sono suicidati per l’impossibilità di pagare i loro debiti di lavoro o altro. Il fatto che ha arrecato altro stupore riguardava l’indifferenza di chi guidava quel governo, l’unico suo obiettivo era quello di rallegrare la Germania strozzando gli italiani e gettandoli in molti casi nella disperazione.
Invece di provare almeno un pizzico di dolore o pentimento per quanto è stato compiuto contro gli italiani, qualcuno si considera il salvatore della Patria, ma forse perché nella confusione si è convinto di essere tedesco. Ha salvato la Germania…
La Germania si è arricchita, la signora è stata accontentata, e l’ex ministro per la cooperazione internazionale e l'integrazione alcuni mesi fa ha detto testualmente: “Monti provava piacere nell'aumentare le tasse. Più accontentava la Germania più si sentiva un vincente, provava una soddisfazione strana”. Ci sono altre dichiarazioni contro Monti ma non mi interessano, ho citato questa per evidenziare che mentre gli italiani si uccidevano, qualcuno era assolutamente indifferente e rafforzava economicamente la Germania.
Quelli che si sono uccisi non hanno preso alla lettera la frase di Gesù: “Non preoccupatevi del domani”, hanno invece negato anche una sola piccola speranza nel domani. Quando non si guarda più con Fede il Volto di Gesù, il mondo sembra crollare addosso e tutto sembra finito. È un inganno dei diavoli, ma può anche derivare dalla perdita di fiducia verso tutti e si cade nella depressione.
Gesù oggi ci dice che Lui provvede a tutte le nostre necessità se viviamo il suo Vangelo e rimaniamo nel suo mite Cuore.
I Consacrati a Dio non possono preoccuparsi del domani, queste domande Gesù le evidenzia perché non si devono ripetere: “Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?”. Neanche i cristiani avanti nella vita spirituale devono temere, Dio è Padre e provvede sempre di tutto ai suoi figli che Lo chiamano umilmente. La preoccupazione è figlia della mentalità umana, non è presente lo Spirito Santo e si vive nella paura del domani.
“Ora, se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani si getta nel forno, non farà molto di più per voi, gente di poca Fede?”. Occorre meditare su queste parole di Gesù per osare di più, per abbandonarsi con fiducia alla sua volontà. Però occorre praticare spesso i Sacramenti della Confessione e dell’Eucaristia, oltre la preghiera intensa e confidente.
Chi si riempie di preoccupazioni umane finisce per soccombere o rimanere schiacciato dall’apprensione, invece chi vive di Fede riconosce che quando si osservano i Comandamenti poi arrivano da Gesù tutti gli aiuti sperati. Fate la prova. “Cercate anzitutto, il Regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta”.
Chi prega bene non è agitato e non teme per il futuro, ripone la speranza nella Madonna. “A ciascun giorno basta la sua pena”.

Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana, sciogliendo questo nodo oppressivo. Chi mi vuole bene, preghi molto per me.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
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