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venerdì 14 giugno 2013

2398 - Commento al Vangelo del 14/6/2013

+ Dal Vangelo secondo Matteo (5,27-32)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Avete inteso che fu detto: “Non commetterai adulterio”. Ma Io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel proprio cuore. Se il tuo occhio destro ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geènna. E se la tua mano destra ti è motivo di scandalo, tagliala e gettala via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geènna. Fu pure detto: “Chi ripudia la propria moglie, le dia l’atto del ripudio”. Ma Io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, eccetto il caso di unione illegittima, la espone all'adulterio, e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio». 

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
È una pagina del Vangelo che arreca amarezza ai divorziati risposati e a quanti hanno la non mortificata tendenza a guardare in modo lussurioso altre persone. Ho utilizzato il verbo guardare perché indica un’azione intenzionale, una decisione della mente di guardare con occhio impuro.
La differenza tra guardare e vedere è notevole, chi cammina per strada infatti vede tante persone, alcune attraggono sensibilmente e chi è debole nella volontà, oltre a vedere anche ritorna a guardare magari aggiungendo un desiderio sensuale. Vedere tutto quello che impatta con gli occhi è inevitabile, non c’è mai peccato se si vede senza dare giudizi, si deve necessariamente controllare l’intero raggio visivo quando si cammina o si guida, ma ritornare a vedere significa guardare intenzionalmente.
Rivedere qualcosa o guardare lungamente qualcosa non è necessariamente peccato, infatti chi ammira il panorama, i fiori, i colori della città, ecc., senza avere alcun pensiero impuro, non compie nulla di male. È sbagliato quando si fissa qualcosa con un desiderio sensuale, quando la il vizio della lussuria emerge e sporca l’intelletto e il cuore.
Il discorso di Gesù è esigente per i cristiani ancora deboli nel cammino di Fede, non tutti quando vanno a Messa o frequentano la Messa da decenni riescono a mortificare gli occhi, la lingua, l’udito… La mortificazione di ciò che fa peccare è inevitabile, non ha senso compiere un cammino di conversione e continuare a ripetere intenzionalmente i peccati passati. Bisogna vincere la carne, ciò che induce a peccare, soprattutto i vizi capitali: accidia, avarizia, gola, ira, lussuria, invidia, superbia.
Per capire la gravità dei vizi, in questo link si trovano commentati. 
Le parole di Gesù sono forti, la sua è una richiesta risolutiva perché conosce il futuro di ognuno di noi, conosce quanto è debole l’uomo. La Parola così incisiva di Gesù vuole fare riflettere tutti, solamente con gli esempi che impressionano si riesce a far riflettere. Quando a causa di un incidente qualcuno subisce danni seri e i medici presentano la situazione dicendo che occorre tagliare le mani altrimenti c’è il rischio di un aggravamento e poi della morte, cosa risponde il malato? Meglio restare senza mani o morire?
La risposta è evidente, chi pensa il contrario ha difficoltà di vario genere. Qualche mese fa una ragazza in un incidente ha perduto le braccia, dopo tempo era felice per essere rimasta viva. Mi sembra logico.
Invece una donna americana sopra le righe, quindi eccessiva ed esagerata, ha chiesto al chirurgo plastico un intervento per farsi ritoccare una parte delicata del corpo, sotto la schiena. Essendo sopra le righe contattò un medico che in realtà non lo era, con alcune migliaia di dollari voleva ottenere una modifica al suo corpo. Il falso medico ovviamente non utilizzò un buon silicone ma il silicone di cemento. Dopo alcuni giorni dall’intervento la donna iniziò ad avere dolori terribili, gridava notte e giorno e non c’era medicina che diminuisse i dolori in tutto il corpo.
Ricoverata in ospedale, i medici dissero che per restare viva dovevano amputarle mani e piedi. Si è ritrovata senza gli arti e oggi racconta la sua storia ancora con una buona dose di superficialità. Non doveva accaderle questo per capire certe cose, purtroppo per lei è già successo.
Senza lo Spirito di Gesù qualsiasi persona è attratta da ogni forma di piacere, soprattutto la debolezza è rivolta al corpo, trasformandolo in un idolo, dandogli più di quanto necessita per tenerlo sano e in forma. I tatuaggi sono una moda che non ha nulla a che fare con il Cristianesimo, un cristiano maturo non ha bisogno di un marchio per sentirsi bene. Trascrivo la storia su una ex tatuatrice.
«Carissimo Padre Giulio,
è ormai tempo che non Le scrivo e riprendo a farlo per dare conferma ai suoi insegnamenti e a tutti gli avvertimenti che Lei, con premura sincera, ci da, per metterci in guardia da certi “lupi travestiti da agnelli”.
Già Le ho parlato del faticoso, ma celere e del tutto inaspettato, cammino di conversione della mia amica Ada, per la quale tante volte Le ho chiesto di pregare.
Servendosi di me e soprattutto di Lei con la sua newsletter, Gesù l’ha chiamata a sé dal buio fosco in cui era caduta per varie contingenze della vita, molte delle quali da lei stessa non volute, ovvero in cui era incorsa per mera ignoranza.
In meno di un anno ha sconvolto il suo mondo precedente ed è diventata un’intraprendente annunciatrice del Vangelo e strumento di vera e propria propaganda del “Vaccino di Mammina”, il Santo Rosario, dopo aver letto il Suo libro sul tema.
Inutile dirLe che lo recita tutti i giorni, se non completo per i tanti impegni di lavoro e di famiglia, almeno con due Corone, contemplando i Misteri del giorno e, per la seconda, altri a sua scelta.
Forse, fra tanti casi che Le capitano quotidianamente, non ricorderà che lei, tra l’altro pittrice (una vera artista, grazie a Dio, mi creda!) è un’ex tatuatrice professionista.
Ebbene, Padre, non solo ha confessato il peccato, abbandonando l’attività e disfacendosi di ogni “ferraglia/attrezzatura” del mestiere, ma, oggi come oggi, deplora pubblicamente la pratica di farsi deformare il corpo con quella falsa arte demoniaca ed invita anche i giovanissimi a non farlo, spiegando loro il perché, senza vergognarsi di promulgare la Parola del Signore e come Egli, nostro unico Dio, la pensi sull’argomento.
Ogni tanto la vedo piangere per avere praticato qualcosa di veramente pericoloso.
All’epoca i suoi istitutori pretesero che facesse anche su se stessa un tatuaggio (un demone senza occhi, rivestito da un domino sulla gamba, all’altezza della caviglia) ed il tatuatore, che si è scoperto essere un satanista, pensi, glielo fece l’8 maggio di molti anni fa.
Ora io e lei ci stiamo dando da fare per trovare un esorcista perché lo benedica, ma anche il solo trovare un Sacerdote disposto a fare le preghiere di liberazione è un pò difficile.
Uno solo, un missionario venuto da fuori per il mese di maggio, ha fatto una benedizione, anche perché la mia amica ha enormi problemi di salute, che, con amore, sta offrendo a Gesù (ad ovvio dispetto di satana).
Venendo al dunque, Padre, non ci crederà, ma il Sacerdote, che qualche mese fa l’aveva assolta per questo, ha detto di aver parlato con un “moralista”, suo amico, che gli ha riferito che può continuare a fare la tatuatrice, purché non lo faccia con volontà di peccato! Et de hoc satis!
Ovvio che la mia amica segue i Suoi insegnamenti e giammai riprenderà quanto, con l’aiuto anche di Mammina, ha capito essere una porta di contatto con il Male personificato e con tutto il suo maledetto inferno.
Ha preferito che Le scrivessi io, dicendo che sono più brava a farlo (ma solo perché chiedo aiuto al mio “insegnante di sostegno”: lo Spirito Santo!).
Se ne avrà tempo, ci farà piacere se ci rispondesse; io poi inoltrerei a lei la Sua mail.
Ma, se vorrà scrivere direttamente a questa Sua figlia spirituale lontana, il suo indirizzo è: (…)
Ah, Padre, dimenticavo di dirLe la cosa più importante: nel tempo ha voluto iscrivere tantissime sue amiche ed altri suoi conoscenti alla Sua newsletter. Persone lontane da Dio che sono rimaste estasiate dall’iniziativa di Ada.
Con affetto, nel Signore. LUCIA».

Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana, sciogliendo questo nodo oppressivo. Chi mi vuole bene, preghi molto per me.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
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