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mercoledì 28 agosto 2013

2552 - Sant' Alessandro I di Costantinopoli Vescovo

Succeduto a Metrofane poco dopo il concilio di Nicea, Alessandro occupò la sede bizantina per circa undici anni, dal momento che Paolo fu eletto nel 336, e durante il suo episcopato lottò strenuamente per la difesa dell'ortodossia nicena contro gli intrighi degli ariani . Il nome di Alessandro è particolarmente legato al tentativo che Ario, favorito dal partito ariano della corte e forte dell'autorità di Costantino, fece per essere ammesso alla comunione nella Chiesa di Costantinopoli. S. Atanasio, da cui dipendono altri autori, quali Socrate e Sozomeno, nella lettera a Serapione del 358 parla diffusamente di questo tentativo, menzionato anche nei sinassari e negli altri scritti biografici.
Secondo il racconto di s. Atanasio, che si vale della testimonianza oculare del prete Macario, Ario, dopo una subdola professione di ortodossia, fu riabilitato da Costantino e pretese quindi di essere ammesso alla comunione dal vescovo A. Questi naturalmente si oppose, ma, prevedendo di non poter resistere alla prepotenza del partito ariano, che faceva capo a Eusebio vescovo di Nicomedia, si rivolse a Dio invocando da Lui la morte piuttosto che vedere un eretico entrare nel tempio. L'improvvisa morte di Ario tra atroci dolori mentre si avviava alla sua pubblica riabilitazione, fu il segno del giudizio di Dio "che si era assiso qual giudice tra le minacce dei partigiani di Eusebio e la preghiera di Alessandro".
Alessandro morì probabilmente nel 336 o nel 340. Nel Martirologio Romano e nel Geronimiano è ricordato il 28 agosto, mentre presso i Greei la memoria è al 30 e 31 agosto. Il Sinassario Costantinopolitano, celebrando Alessandro il 2 giugno, commette l'errore storico-cronologico di collocare la morte di Ario sotto l'imperatore Costanzo.

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