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lunedì 12 agosto 2013

2519 - Commento al Vangelo del 12/8/2013

+ Dal Vangelo secondo Matteo (17,22-27)
In quel tempo, mentre si trovavano insieme in Galilea, Gesù disse ai suoi discepoli: «Il Figlio dell’Uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini e Lo uccideranno, ma il terzo giorno risorgerà». Ed essi furono molto rattristati. Quando furono giunti a Cafàrnao, quelli che riscuotevano la tassa per il tempio si avvicinarono a Pietro e gli dissero: «Il vostro Maestro non paga la tassa?». Rispose: «Sì». Mentre entrava in casa, Gesù lo prevenne dicendo: «Che cosa ti pare, Simone? I re della terra da chi riscuotono le tasse e i tributi? Dai propri figli o dagli estranei?». Rispose: «Dagli estranei». E Gesù replicò: «Quindi i figli sono liberi. Ma, per evitare di scandalizzarli, va’ al mare, getta l’amo e prendi il primo pesce che viene su, aprigli la bocca e vi troverai una moneta d’argento. Prendila e consegnala loro per me e per te». 

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Gesù mostra di non avere denaro con sé e neanche lo tengono gli Apostoli, tanto che dice a Pietro di andare in riva al mare e tirare l’amo per prendere una moneta, chiamata statere che corrispondeva a quattro dramme, da dare all'esattore. Nel Vangelo Gesù non presenta una povertà radicale, invece predica molto spesso il distacco dai beni e principalmente il dominio sull'orgoglio e la superbia. Dà direttive precise sulla povertà che devono osservare i suoi Sacerdoti, ma non la esibisce come trofeo per vantarsi.
La povertà si vive, non si invoca senza poi preoccuparsi di praticarla. Anche in questo Gesù è sublime, il suo equilibrio impressiona.
È molto importante per la vita spirituale approfondire la vita e le opere di Gesù, riflettere sugli atteggiamenti e i suoi comportamenti, così diventerà facile imitarlo e cambiare i nostri modi di agire. Gesù non possiamo imitarlo nelle grandi opere che compie, è possibile verificando la sua preghiera, la pazienza, lo stile di vita, la dolcezza, la misericordia e l’infinito amore.
Il primo punto che abbiamo visto riguarda la vera povertà di Gesù, il suo comando di prendere la moneta dalla bocca di un pesce sembra uno scherzo, riuscito peraltro molto bene, ha un effetto incredibile. Poteva fare trovare la moneta per terra o farla comparire nella tasca di Pietro, invece trovarla nella bocca del pesce indica non solo l’errore di far pagare Lui che era discendente del re Davide e non gli spettava pagare, anche la provenienza della moneta diversa dagli uomini.
Gesù paga la tassa e indica che un cristiano è un cittadino esemplare, ma in questo momento di forte crisi economica, molti cristiani non riescono a pagare le tasse, non possono. È giusto pagare le tasse se rientra nella possibilità economica, non si può andare a rubare per pagare tasse da capogiro. In una Nazione normale, con una tassazione normale, con l’economia liberata da troppi vincoli, le tasse si pagano perché il sistema produttivo funziona per tutti.
Non puoi prestare 4 miliardi di euro alla banca dei Monti dei Paschi di Siena e poi strozzare i cittadini! E con una indifferenza orribile!
Gesù assolve perfettamente ai suoi doveri di cittadino esemplare, non c’è solo la tassa da pagare infatti, ci sono altri adempimenti esteriori che si devono rispettare. Anche noi dobbiamo domandarci se siamo cittadini esemplari, mettendo da parte il discorso delle tasse, ci sono molte regole da osservare, come la guida della macchina rispettando la velocità e il semaforo, la pulizia delle strade senza gettare cartacce e mozziconi di sigarette, il turno da rispettare quando si entra in un ufficio pubblico o in un negozio, i vicini di casa da stimare evitando rumori fastidiosi e la voce alta.
Queste indicazioni bastano per dare buoni esempi di civiltà, ma al primo posto metto le buone maniere, l’onestà, la verità, l’amore.
Dobbiamo considerare la vita che conducevano i primi cristiani, dagli Atti degli Apostoli viene fuori un profilo edificante, eccellente, ammirevole, il loro comportamento li indicava come veri seguaci di Gesù. Si ritornerà a quella spiritualità, è inevitabile, il Padrone di tutto non può restare fuori dal mondo e dai cuori delle sue creature ancora per molto e la stessa Chiesa che adesso sembra in crisi profonda, ritornerà a brillare come mai prima.
La società ha bisogno di un forte sostegno da parte dei cristiani, ma oggi sono diventati quasi anonimi in tutti i settori della vita sociale e politica. L’Unione Europea non ha inserito nella Carta dei diritti fondamentali” le radici cristiani di questo continente, ignorando la presenza e l’assoluta importanza della storia della Chiesa Cattolica. La negazione è stata appoggiata anche da molti politici cattolici, quindi, di chi dobbiamo fidarci?
È vero che non può essere un buon cristiano chi non è un buon cittadino, i doveri terreni vanno rispettati e non c’è solo la visione ultraterrena a dirigere la nostra vita, per questo la vocazione di ciascuno deve essere espletata come meglio possibile con le persone che si frequentano abitualmente e nei luoghi dove si agisce.
Il cristiano non deve sentirsi a posto se si limita a compiere i suoi doveri familiari e religiosi, se lui vive nella società deve essere presente secondo le possibilità, lì dove si decide la vita del quartiere, del paese o della città. Non per cercare vantaggi esclusivamente personali, deve osservare da vicino e chiedere il rispetto di ciò che è obiettivamente corretto.
Non solo i cristiani devono compiere esemplarmente tutti i loro doveri, sono chiamati anche a ricordare l’esistenza di Dio nei luoghi dove si decide la vita sociale e politica. La Chiesa nel mondo e i cristiani si trovano in terra di missione, siamo veramente tutti missionari, dobbiamo anche convincercene.

Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana, sciogliendo questo nodo oppressivo. Chi mi vuole bene, preghi molto per me.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
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