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venerdì 23 agosto 2013

2542 - Commento al Vangelo del 23/8/2013

+ Dal Vangelo secondo Matteo (22,34-40)
In quel tempo, i farisei, avendo udito che Gesù aveva chiuso la bocca ai sadducèi, si riunirono insieme e uno di loro, un dottore della Legge, lo interrogò per metterlo alla prova: «Maestro, nella Legge, qual è il grande Comandamento?». Gli rispose: «“Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”. Questo è il grande e primo Comandamento. Il secondo poi è simile a quello: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Da questi due Comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti». 

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Gesù riesce ad unire due Comandamenti che si presentano diversi, anche se tutti e due contengono un elemento molto importante: l’amore. La diversità la troviamo nel praticare l’amore, è più logico amare Dio per la sua santità e perfezione, mentre riesce illogico amare una persona piena di difetti, forse poco onesta, invidiosa, maldicente. È possibile amare veramente una persona con queste caratteristiche? La risposta la troviamo nel Vangelo.
A Gesù viene posta una domanda apparentemente semplice, chi meglio di Lui poteva chiarire il dubbio del fariseoesperto e convinto di poter imbrigliare il Maestro venerato da molti ebrei? “Maestro, qual è il più grande Comandamento della legge?”. Chi conosce i Comandamenti per intuizione ed intelligenza ha già compreso che nulla può essere più importante di Dio, tant'è, il fariseo vuole sfidare proprio Dio. Comunque la sua domanda non è poi inutile per la meravigliosa risposta di Gesù.
La risposta che ne scaturisce non cita i Comandamenti che già conoscevano gli ebrei, i dieci dati a Mosè, il Signore non richiama i Comandamenti, presenta l’Amore di Dio che deve essere sempre presente in ogni persona. Gesù spiega che il più grande Comandamento è quello dell’amore, un amore profondo e completo verso Dio, un amore sincero e rispettoso verso ogni prossimo.
Sorprende la risposta di Gesù, sembra inizialmente trascurare i dieci Comandamenti, invece con una illuminazione non umana presenta l’elemento che rende i dieci Comandamenti soprannaturali: l’amore. Non cita uno dei Comandamenti conosciuti, aggiunge ciò che permette di vivere autenticamente tutti e dieci, anche se implicitamente il credente comprende che per osservarli tutti e dieci occorre amare Dio e i fratelli.
Tutti i Comandamenti sono importanti, il più grande è quello dell’amore. È l’amore che trasforma un piccolo gesto in preghiera!
In questa circostanza Gesù rivela i due Comandamenti dell’amore, ma il primo è quello che dà senso a tutto, non solamente al secondo, anche alla vita del credente. Se viene a mancare l’amore verso Dio rimane impossibile amare le persone, anche i propri familiari perché non è amore puro e sincero ma possessivo. Qui però chiarisce in che modo bisogna amare Dio. Molti cristiani sono convinti di amare Gesù per il fatto stesso che vanno alla Messa festiva o per la partecipazione ad un gruppo di preghiera o perché conoscono il parroco…
È facile ingannarsi quando la coscienza è assopita, si crede quanto si pensa e non ciò che è oggettivamente autentico.
Gesù spiega con poche parole il modo corretto per amare Dio: “Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”. È un programma di vita difficile, lo anticipo subito, forse i Santi riescono ad amare così pienamente Dio, ma Lui ci dice che questo è possibile, si può riuscire nell'impresa di mettere Dio al primo posto nella vita, al centro di tutto.
Bisogna fare ogni giorno spazio al suo Amore.
I credenti che ad un certo momento della loro vita rifiutano la corruzione e scoprono un grande amore verso Gesù, si sforzano di liberare il cuore da ogni affezione sbagliata, dagli idoli non importanti, da tutti gli interessi mondani. Si sforzano di purificare la mente con i Sacramenti e le preghiere, rifiutano i pensieri che in passato li dilettavano e amano Dio con vero trasporto. Non solamente i convertiti compiono questo cammino, sono pure forti quei credenti che da molti anni seguono Gesù e Lo trovano sempre.
Gesù risponde al fariseo rivelando i due Comandamenti dell’amore che non fanno parte dei dieci, sappiamo che quelli dati a Mosè sono divieti o precetti: non uccidere, non rubare, santifica la festa, onora i genitori, ecc. Gesù passa dall'osservanza dei dieci Comandamenti alla determinazione di agire volontariamente con amore, amando Dio e di conseguenza il prossimo.
Dice di amare il prossimo senza limiti, amarlo sempre e di non condannarlo, anche se non ci sono più possibilità di incontri.
«Il secondo poi è simile a quello: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Da questi due Comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti». Non è possibile amare Gesù senza amare il prossimo, per questo appare chiaro il vuoto di amore in chi non ama il prossimo e si illude di amare Dio. Chi ama il prossimo con sincerità ama anche Dio, non può fare nulla senza la spinta interiore dello Spirito Santo.
Le persone si amano davvero quando si condivide la loro sofferenza e si amano in ogni momento della vita, ancora di più nel dolore.

Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana, sciogliendo questo nodo oppressivo. Chi mi vuole bene, preghi molto per me.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
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