Malgrado questo ambiente sfavorevole egli cominciò a dodici anni a conoscere Dio, a comunicarsi tutti i mesi, dopo aver fatto una confessione generale. Qualche tempo dopo, prosegue Giovanni Eudes nel suo diario: “Dio mi fece anche la grazia di consacrare a Lui il mio corpo con il voto di castità, di cui sia sempre benedetto”.
Ricevette le sue prime lezioni di catechismo e di grammatica da un maestro che era prete, il cui esempio e istruzioni gli giovarono moltissimo. Il 9 Ottobre 1615, suo padre lo mandò al “College du Mont” tenuto dai Gesuiti nella città di Caen. L'adolescente vi trovò degli educatori di gran valore umano e spirituale, specialmente “Padre Robin, un direttore virtuoso e molto pio, che ci parlava sovente di Dio con un fervore straordinario, ciò mi aiutò molto per le cose della salvezza”.
Nel 1619, dopo aver terminato il liceo, Giovanni Eudes intraprese gli studi di filosofia. Il 19 settembre 1620 ricevette a Sèez, la città episcopale della Diocesi dove era nato, la tonsura e gli ordini minori. Egli dunque già pensava al sacerdozio, ma il clero diocesano, spesso piuttosto mediocre, non lo attirava affatto, ma nemmeno intendeva entrare nella vita religiosa. Ben presto fece la conoscenza di un Istituto nuovo: l'Oratorio di Gesù, che nel 1622 aprì una casa a Caen. Fondato undici anni prima da Pierre de Bérulle, l'oratorio non era un ordine religioso, ma una Società di preti che vivono in Comunità, che proponeva ai suoi membri di vivere a fondo le esigenze della vita sacerdotale e voleva anche contribuire al rinnovamento spirituale e pastorale del clero. Giovanni Eudes fu sedotto da questo ideale e il 25 marzo 1623 fu ammesso all'Oratorio a Parigi.
Formato da maestri prestigiosi, tra cui lo stesso Bérulle, fu ordinato sacerdote il 20 dicembre 1625. Per uno stato di affaticamento e di debolezza che gli impediva di lavorare all'esterno, egli passò due anni a riposo, nella preghiera, nella lettura e in altri esercizi spirituali. Era appena guarito quando apprese che un'epidemia di peste aveva colpito un'intera regione in prossimità del suo villaggio natale. Egli supplicò Bérulle che gli permettesse di andarci e vi passò più di due mesi a curare i malati, a somministrare loro i Sacramenti a rischio della sua vita. Cessata l'epidemia andò a risiedere nella comunità dell'Oratorio di Caen dove esercitò il ministero della predicazione, della confessione e della direzione spirituale.
Ben presto, nel 1630, questa stessa città fu decimata dalla peste. Giovanni Eudes si recò di nuovo al soccorso dei malati abbandonati. Si fa infermiere dei malati e confortatore dei moribondi, ma i suoi amici si tengono alla larga, per paura del contagio. Allora li tranquillizza, isolandosi: dorme su un pagliaio, dentro una botte. Prende il male anchelui, ma ne guarisce, e infine torna all’attività principale: le “missioni al popolo”, che sono cicli di soggiorno, incontri e predicazione, da un paese all’altro.
Percorre il Nord della Francia, dimostrandosi “predicatore di qualità straordinarie; dove passava, convertiva” (L.Mezzadri).
Fondò nel 1641 la “Congregazione di Nostra Signora della Carità del Rifugio”, un istituto religioso femminile destinato al recupero delle prostitute in cerca di redenzione: l'Ordine ottenne l'approvazione di Pp Alessandro VII (Fabio Chigi, 1655-1667) il 2 gennaio 1666.
Con l'approvazione del cardinale de Richelieu, nel 1643 Giovanni Eudes abbandonò l'Oratorio e decise di dedicarsi alla formazione del clero secondo i dettami del Concilio di Trento: a tale scopo, il 25 marzo 1643 fondò a Caen la “Congregazione di Gesù e Maria”, formata da sacerdoti (chiamati poi Eudisti) legati dal voto di obbedienza con lo scopo di tenere anche le “missioni al popolo”, ma soprattutto di aprire e dirigere seminari, che diano ai futuri sacerdoti l’indispensabile formazione spirituale. Per trasformarli da opachi funzionari del culto (come troppi di loro si sentono) in diffusori dell’amore incessante di Dio, simboleggiato nelle immagini del cuore di Gesù e del cuore di Maria. Nel 1674, la detta congregazione ottenne la particolare protezione di Papa Clemente X (Emilio Altieri, 1670-1676).
Si fece promotore e diffusore della devozione ai Sacri cuori (in onore dei quali nel 1637 scrisse il libello “La vita e il regno di Gesù”) e compose l'ufficio liturgico delle messe per le feste del Sacro Cuore di Maria (celebrata per la prima volta nel 1648) e del Sacro Cuore di Gesù (1672).
Fino al limite delle sue forze Giovanni Eudes continuerà ancora a predicare missioni, nell'ovest, ed anche in Borgogna, a Parigi e davanti al Re.
La sua vita si conclude a Caen il 19 agosto 1680.
Ha lasciato anche diversi scritti, tra i quali:
- “Il Cuore ammirabile della Santissima Madre di Dio”;
- “Vita e Regno di Gesù nelle anime cristiane”;
- “Miseria dell’uomo e grandezza del cristiano”.
È stato dichiarato beato da S. Pio X (Giuseppe Melchiorre Sarto, 1903-1914) il 25 aprile 1909; Papa Pio XI(Ambrogio Damiano Achille Ratti, 1922-1939) lo ha canonizzato il 31 maggio 1925 definendolo : “Padre, Apostolo e Dottore del Culto liturgico del Cuore di Gesù e di Maria.”
Le sue spoglie riposano in Colombia, dove si trova la casa generalizia dei Padri Missionari Eudisti.
Significato del nome Giovanni : "il Signore è benefico, dono del Signore" (ebraico).
-------
Nessun commento:
Posta un commento
Comunque tu sia arrivato fino qui, un tuo commento è gradito, si può dissentire ma non aggredire, la costruzione è preferita alla distruzione..