+ Dal Vangelo secondo Matteo (11,16-19)
In quel tempo, Gesù disse alle folle: «A chi posso paragonare questa generazione? È simile a bambini che stanno seduti in piazza e, rivolti ai compagni, gridano: “Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato, abbiamo cantato un lamento e non vi siete battuti il petto!”. È venuto Giovanni, che non mangia e non beve, e dicono: “È indemoniato”. È venuto il Figlio dell’uomo, che mangia e beve, e dicono: “Ecco, è un mangione e un beone, un amico di pubblicani e di peccatori”. Ma la sapienza è stata riconosciuta giusta per le opere che essa compie».
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
In questi giorni si discute molto sul prossimo pagamento dell’Ici, una tassa che non lascia contento nessuno. Soprattutto le famiglie con un solo reddito o peggio ancora le famiglie senza un lavoro fisso e si barcamenano con lavoretti più o meno sufficienti per vivere.
Oggi Monti in un disegno pubblicato da un quotidiano mostrava i denti del vampiro, in effetti nonostante la necessità di recuperare soldi, toccare le pensioni e la casa è una ripetuta violenza compiuta verso le classi sociali più deboli. Da qualche parte dovrà trovare e prelevare i soldi, la cosa curiosa è che tutti i politici si dimenticano di andare a guardare i loro lauti stipendi e tutti i privilegi. Non hanno capito che devono dimezzarsi lo stipendio ed eliminare il vitalizio a tutti!
In questa manovra ci sono leggi che avvantaggiano solo le banche. Sarà un caso…
Le parole che dice Gesù sembrano rivolte proprio a questa società, anche se nei secoli passati ci sono stati sempre attacchi alla Chiesa e disastri morali, oggi tutto sembra orientato in modo irreversibile verso il non ritorno. “A chi posso paragonare questa generazione?”. È una domanda che Gesù ci pone e ci invita a riflettere bene, siamo così presi da tante esigenze da dimenticare le esigenze dell’anima.
Questa società come mai prima ha una capacità di discernimento uguale a zero. La Madonna appare a Medjugorje da trent’anni e molti cattolici esprimono opinioni cattive mentre esaltano nello stesso tempo persone commedianti che affermano di avere apparizioni e si esaltano più di come è capace satana.
Nel Vangelo Gesù si lamenta del comportamento dei suoi contemporanei, sempre pronti a criticarlo in ogni circostanza. Ogni opera buona era accompagnata da giudizi maligni, anche quando operava grandi miracoli i più scettici inventavano giustificazioni ridicole. Di cosa dobbiamo lamentarci noi che seguiamo Gesù e veniamo colpiti da cattiverie e persecuzioni?
“Come hanno trattato Me, tratteranno voi…”.
Non ci dobbiamo mai lamentare nelle prove, la preghiera del Rosario ci dona la forza di non cadere nell’abbattimento e di superare con serenità ogni forma di sofferenza.
Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana, sciogliendo questo nodo oppressivo. Chi mi vuole bene, preghi molto per me.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
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