1124 - Commento al Vangelo di oggi 5/10/2011

+ Dal Vangelo secondo Luca (11,1-4)
Gesù si trovava in un luogo a pregare; quando ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli». Ed egli disse loro: «Quando pregate, dite:
Padre, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno; dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano, e perdona a noi i nostri peccati, anche noi infatti perdoniamo a ogni nostro debitore, e non abbandonarci alla tentazione».

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Ho avuto modo di spiegare il significato del Padre Nostro, la preghiera sicuramente gradita a Dio per le richieste contenute. Una preghiera insegnata da Dio per ammaestrare il suo popolo. È la preghiera semplice e perfetta che Gesù insegna a tutti per pregare bene.
Anche se non basta recitarla ma occorre accompagnarla con la Fede matura, è sempre una preghiera che chiede aiuto e ringrazia il Padre, che loda la Trinità e ci conduce al perdono verso gli altri.
È una preghiera forte anche per le prove che ci arrivano dalla reazione dei diavoli quando sentono recitare questa dolce e umile preghiera. Ma la preghiera proposta dal nuovo lezionario è diversa da quella che conosciamo da duemila anni. Avrete notato leggendo il Vangelo sopra che è un Padre Nostro nuovo e moderno. Trascrivo quello vecchio ma originale:
“Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome;
venga il tuo regno; sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male” (Mt 6,9-13).
Oltre la mancata presenza nel nuovo lezionario della parola male, è una preghiera svuotata della sua anima centrale, confrontandola con questa sopra si nota una completa diversità di contenuto e finalità.
A cosa dobbiamo tanta premura nella modifica della splendida preghiera del Padre Nostro?
Nel Vangelo gli Apostoli chiedono a Gesù un aiuto per pregare bene, con il nuovo Padre Nostro invece si privano i fedeli di questo aiuto. È un’operazione ardita e non voglio aggiungere altro, modificare le parole di Gesù, dare una nuova interpretazione all’unica preghiera insegnata dal Signore. Non c’erano ragioni dottrinali né pastorali per farlo, ma dinanzi alla volontà di Gesù espressa nel Vangelo bimillenario, non c’è nessun motivo valido.
La preghiera del Padre Nostro è un dono che ci ha fatto Gesù, la guida perfetta per pregare il Padre con poche e giuste parole, è l’invito a rivolgerci al Padre con la lista di richieste più importanti della nostra vita. Ma se a questa lista togli molte cose, si privano i cattolici di aiuti importanti e particolari.
Anche noi dobbiamo chiedere ogni giorno a Gesù di insegnarci a pregare, di condurci nel deserto del silenzio interiore e parlarci con le sue vere parole. La nostra preghiera rinnovata dall’aiuto di Gesù, acquisterà sempre più purezza, potenza, amore.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
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