Non costruisco la pace
quando non apprezzo lo sforzo, la virtù degli altri;
quando pretendo l'impossibile,
quando sono indifferente al bene e al male degli altri;
non costruisco la pace
quando lavoro per due per poter comprare e mantenere il superfluo,
mentre c'è chi non trova lavoro e non ha il necessario,
l'indispensabile per vivere;
non costruisco la pace quando non perdono,
quando non chiedo scusa,
quando non faccio il primo passo per riconciliarmi,
anche se mi sento offesa o credo di aver ragione;
non costruisco la pace
quando lascio solo chi soffre e mi scuso dicendo:
«Non so cosa dire, cosa fare, non lo conosco»;
non costruisco la pace
quando chiudo la porta del cuore,
quando chiudo le mani, la bocca e non faccio niente
per unire, conciliare, scusare;
non costruisco la pace
quando penso solo ai fatti miei,
al mio interesse e tornaconto,
al mio benessere e ai miei beni;
non costruisco la pace
quando rispondo: «non ho tempo»
e tratto il prossimo come uno scocciatore,
un rompiscatole;
non costruisco la pace
quando mi metto volentieri e di preferenza
dalla parte di chi ha potere, ricchezza, sapienza, furbizia,
anziché dalla parte del debole, dell'indifeso, del dimenticato,
dalla parte di colui il cui nome non è scritto sull'agenda di nessuno;
non costruisco la pace
quando non aiuto il colpevole a redimersi;
non costruisco la pace
quando taccio di fronte alla menzogna,
all'ingiustizia, alla maldicenza, alla disonestà,
perché non voglio noie;
non costruisco la pace
quando non compio il mio dovere
sia nel luogo di lavoro che verso i miei familiari;
non costruisco la pace
quando sfrutto il mio prossimo
in stato di dipendenza, inferiorità, indigenza, malattia;
non costruisco la pace
quando rifiuto la croce, la fatica;
non costruisco la pace
quando dico no alla vita;
non costruisco la pace
quando non mi metto in ginocchio
per invocarla, per ottenerla, per viverla;
Allora quand'è che costruisco la pace?
Quando al posto del «no» metto un «sì»
quando al posto del rancore, metto il perdono
quando al posto della morte, metto la vita,
quando al posto dell'io, metto Dio.
«La pace è un tuo dono, Signore.
Per ottenerla occorre pregare, amare, soffrire.
Occorre pagare di persona.
Scomparire.
Eccomi o Signore.
Fammi seminatrice di pace.
Signore, donaci la tua pace».
(Carla Zichetti)
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martedì 10 marzo 2009
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