da Il Santo Rosario e i Santi di padre Stefano Maria Manelli
L’amore dei Santi alla corona del Rosario è pari alla stima che essi nutrivano per questa preghiera.
Con venerazione essi portavano questo piccolo oggetto sacro, con devozione lo adoperavano, con premura lo custodivano.
“Bacerò la corona ogni volta che la prenderò in mano“: è il proposito del giovanissimo Servo di Dio Fratel Sebastiano Aniceto; un proposito comune a tanti santi.
In particolare, una caratteristica molto frequente dei Santi è quella di portare costantemente la corona del Rosario fra le mani o al collo o legata al polso.
Basterebbe ricordare, a d esempio, i quadri di santa Bernadetta, san Giovanni Berchmans, sant’Ignazio da Laconi, sant’Antonio Maria Claret, del beato Stefano Bellesini. di san Nunzio Sulpizio e di molti altri.
I Santi non volevano mai separarsi da questa celeste ghirlanda, che era per loro di conforto e di aiuto. C’era chi non riusciva a predicare se non aveva la corona fra le mani. “Senza la corona -diceva don Giacomo Alberione- non sono capace di fare neanche un’esortazione.“
Il giovane modello, san Giovanni Berchmans, imitando il suo padre fondatore, sant’Ignazio di Loyola, amava portare la corona del Rosario al collo, e spesso lo si sentiva ripetere giulivo: “Non mi è più possibile sfuggire all’amore di Maria… mi ha legato per il collo!“
Per la notte, santa Bernadetta ci raccomandava questo …segreto: “Alla sera, quando andate a dormire, prendete la corona; addormentatevi recitandola; farete come quei bambini che si addormentano, chiamando, con voce sempre più fioca: mamma, mamma...”
Portiamola sempre con la corona. Il demonio ha paura di quest’arma.
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