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giovedì 19 settembre 2013

2602 - Commento al Vangelo del 19/9/2013

+ Dal Vangelo secondo Luca (7,36-50)
In quel tempo, uno dei farisei invitò Gesù a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola. Ed ecco, una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, portò un vaso di profumo; stando dietro, presso i piedi di lui, piangendo, cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di profumo. Vedendo questo, il fariseo che l’aveva invitato disse tra sé: «Se costui fosse un profeta, saprebbe chi è, e di quale genere è la donna che lo tocca: è una peccatrice!». Gesù allora gli disse: «Simone, ho da dirti qualcosa». Ed egli rispose: «Di’ pure, maestro». «Un creditore aveva due debitori: uno gli doveva cinquecento denari, l’altro cinquanta. Non avendo essi di che restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi di loro dunque lo amerà di più?». Simone rispose: «Suppongo sia colui al quale ha condonato di più». Gli disse Gesù: «Hai giudicato bene». E, volgendosi verso la donna, disse a Simone: «Vedi questa donna? Sono entrato in casa tua e tu non mi hai dato l’acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. Tu non mi hai dato un bacio; lei invece, da quando sono entrato, non ha cessato di baciarmi i piedi. Tu non hai unto con olio il mio capo; lei invece mi ha cosparso i piedi di profumo. Per questo io ti dico: sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato. Invece colui al quale si perdona poco, ama poco». Poi disse a lei: «I tuoi peccati sono perdonati». Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: «Chi è costui che perdona anche i peccati?». Ma egli disse alla donna: «La tua fede ti ha salvata; va’ in pace!». 
 
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Ogni volta che commento nuovamente un brano del Vangelo, le riflessioni aumentano e si scoprono spunti molto interessanti. Nel Vangelo di oggi conosciamo il fatto raccontato da San Luca, ho già commentato molti aspetti di quanto avvenuto in questa circostanza, adesso mi soffermo sulla spiegazione che Gesù dà al fariseo che Lo aveva invitato a casa sua. Un invito di grande rilievo se consideriamo l'odio dei farisei verso Gesù, ma quest'uomo non mostra grande onestà.
Gesù leggeva nel pensiero del fariseo il cattivo giudizio sulla Maddalena che piangeva ai piedi del Maestro, bagnava ed asciugava le lacrime con i suoi capelli. "Li baciava e li cospargeva di profumo".
Gesù leggeva anche il biasimo del fariseo verso Lui per il fatto che lasciava la peccatrice lì davanti e non la mandava via. Gesù non manda mai via nessuno che si presenta pentito davanti al Tabernacolo e al confessionale. Gesù vuole proprio l'incontro con ogni peccatore, quindi cerca di attrarre e non di allontanare.
Il fariseo non poteva comprendere l'Amore di Dio che si fa Uomo per salvare ogni uomo, non poteva cogliere nella peccatrice il pianto liberatore dopo una vita trascorsa negli scandali. Il fariseo invitando Gesù più che pensare alla sua conversione, cominciò a giudicare tutti, in tutti trovava pecche. Forse era solamente lui quello perfetto?
Ci sono cristiani che imitano il fariseo, essi si ingannano di avere capito ogni cosa e giudicano avventatamente.
Volevo però evidenziare la risposta data da Gesù al fariseo, più che una risposta è una lezione e un rimprovero inflessibile. Il punto di partenza è la falsa convinzione del fariseo di essere un perfetto devoto, egli segue i riti tramandati ma non si fa scrupolo nel commettere violazioni. Gesù in un'altra circostanza aveva detto dei farisei:"Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che rassomigliate a sepolcri imbiancati: essi all'esterno son belli a vedersi, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni putridume" (Mt 23,27).
Mentre a casa del fariseo e dopo avere conosciuto i suoi immondi pensieri, Gesù lo ammonisce spiegandogli in poche parole una certa indifferenza o altezzosità nell'accogliere proprio Lui, il Maestro. Aveva anche giudicato senza controllo la peccatrice e il silenzio di Gesù. Rileggiamo questo passaggio cruciale, pieno di insegnamenti:
"Vedi questa donna? Sono entrato in casa tua e tu non mi hai dato l’acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli.
Tu non mi hai dato un bacio; lei invece, da quando sono entrato, non ha cessato di baciarmi i piedi.
Tu non hai unto con olio il mio capo; lei invece mi ha cosparso i piedi di profumo.
Per questo Io ti dico: sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato.
Invece colui al quale si perdona poco, ama poco".
Che differenza tra la tiepidezza del fariseo che si gonfiava il petto perchè pregava come piaceva a lui e la peccatrice, considerata già dannata dal superbo ma sulla via della perfezione per Gesù.
I peccatori che il mondo disprezza, Gesù li cerca per salvarli e noi dobbiamo aiutare i peccatori che conosciamo. Invitiamoli alla Confessione, alla Messa e a pregare con noi il Santo Rosario. 
Dalle parole di Gesù colgo una richiesta fortemente interiore che Lui fa a tutti i cristiani: essi nella spiritualità non devono cercare l'apparenza o fare una preghiera esclusivamente esteriore, la vera preghiera si trova nel pentimento della Maddalena, nelle lacrime rigenerative, nell'amore totale che la peccatrice scopre verso Dio.
Questa è la preghiera che insegna Gesù in tutto il Vangelo: non c'è vera preghiera che non sia interiore, umile, fiduciosa, devota.
 
Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana, sciogliendo questo nodo oppressivo. Chi mi vuole bene, preghi molto per me.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
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