+ Dal Vangelo secondo Matteo (11,25-30)
In quel tempo, Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo. Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
La festa liturgica di Santa Caterina da Siena ci riporta indietro nel tempo, quando a causa di iniziative egoiste di diversi Cardinali si arrivò ad avere ben tre Papi contemporaneamente. L’iniziativa partì dal francese Bertrand De Got, Arcivescovo di Bordeaux, era in amichevoli rapporti col re di Francia e, desideroso di diventare Pontefice, si arrese completamente ai suoi desideri. Il primo atto fu quello di inviare ai Cardinali elettori la volontà di trasferire in Francia il papato, perché egli desiderava essere incoronato nella sua patria. Avvenne a Lione il 14 novembre 1305 e si chiamò Clemente V (1305-1314).
Egli trasferì la sede papale prima a Lione e poi definitivamente in Provenza, ad Avignone. Clemente V subito dopo la sua elezione nominò ben 9 Cardinali francesi, parenti e amici del re, in modo da consentire la maggioranza dei francesi in seno al collegio dei Cardinali. Per più di settant’anni Roma fu abbandonata a se stessa, nelle lotte tra fazioni, e lo Stato della Chiesa sfuggì quasi completamente alla sovranità pontificia in una tale decadenza che rendeva addirittura impossibile un ritorno della Curia a Roma in un prossimo futuro.
Il Papa Clemente V invece di governare la Chiesa e di preoccuparsi dei valori cristiani, accettò l’imposizione del re di sciogliere i Templari e di rubarne le ricchezze. Il papato era troppo invischiato nelle cose temporali, tanto debole che ben sette Papi rimasero per settantadue anni ad Avignone ignorando la Tradizione di Roma come sede del Papa, dal 1305 al 1377.
Il ritorno del Papa a Roma vede la risolutezza di una donna intrepida e altamente spirituale, la quale nel 1376 si recò ad Avignone e convince Papa Gregorio XI. Erano state intense anche le suppliche del Petrarca, ma la vera protagonista del definitivo ritorno del papato a Roma fu Santa Caterina da Siena. Questa grande mistica era mossa in modo straordinario dallo Spirito Santo, le sue parole erano infiammate di amore per la Trinità e non temeva nessuno pur di adempiere quanto Le veniva comandato.
Santa Caterina da Siena sfidò ogni avversità in Francia, riuscì nel difficile impegno di bloccare le richieste tutte umane dei Cardinali francesi che si opponevano alla volontà di Dio e il 13 settembre 1376 Gregorio XI lasciò Avignone. Da Marsiglia il Papa arrivò per mare a Genova, il 17 gennaio 1377 fece il suo solenne ingresso a Roma, prendendo residenza in Vaticano. Da allora il Vaticano sostituì il Laterano.
Ma non si fermarono le lotte intestine nella Chiesa, dopo la morte di Gregorio XI nel 1378 fu eletto Papa un italiano, Bartolomeo Prignano, che assunse il nome di Urbano VI. Il nuovo Papa volle ristabilire la disciplina ecclesiastica e sottrarre il papato all'influenza della Francia. Ma i Cardinali francesi che erano la maggioranza si ribellarono e dichiararono nulla la sua elezione, subito elessero un antipapa, Clemente VII. La Chiesa era divisa in due, in Italia si seguiva un Papa, in Francia un altro.
A quel punto diversi Cardinali si radunarono nel Concilio di Pisa (1409), decisero di deporre i due Papi, considerandoli scismatici e ne nominarono un terzo, Alessandro V. Alla morte di Alessandro V subito si elesse un altro antipapa, Giovanni XXIII, nel 1409 la Chiesa aveva tre Papi, eletti da diversi gruppi di Cardinali, ma queste elezioni furono ritenute invalide e si chiesero le dimissioni di tutti e tre, solo Giovanni XXIII resistette e fuggì ma venne preso e deposto.
Nel frattempo e per la risoluzione, era intervenuto l'imperatore Sigismondo di Ungheria, poi imperatore del S. R. Impero, che convinse uno dei Papi a convocare un Concilio ecumenico a Costanza (1414), fu solo così che quel Concilio depose i tre Papi ed elesse come nuovo Papa Martino V (1417-1431). Si concluse così il Grande Scisma di Occidente (1378-1417).
Quante tribolazioni ha conosciuto la Chiesa di Dio, ma queste dei tre Papi non sono state quelle più pericolose, per esempio la Beata Caterina Emmerick nel 1820 in una visione ha sentito Gesù che lamentava una situazione futura nella Chiesa e che proprio noi stiamo vivendo in questi giorni.
Mi è stata inviata una mail con un breve estratto dal libro di un direttore di una radio cattolica. Questa la profezia avuta dalla Beata Caterina Emmerick nel 1820 da Gesù:
«“Vidi una forte opposizione tra due Papi… e vidi quanto funeste sarebbero state le conseguenze di quella falsa Chiesa… Essa diventava sempre più grande; eretici di ogni sorta arrivavano alla città di Roma; i chierici accrescevano il proprio lucro, vi era una grande oscurità... Vidi che la Chiesa di Pietro veniva minata dal piano di una setta”.
“La Chiesa si trova in grande pericolo. Dobbiamo pregare perché il Papa non vada via da Roma, verranno innumerevoli mali se lo fa… Quando sarà prossimo il regno dell'anticristo, comparirà una religione falsa che andrà contro l’unità di Dio e della sua Chiesa. Questo causerà il più grande scisma mai visto nel mondo”.
“Vidi che un certo numero di pastori accettavano idee pericolose per la Chiesa. Costruivano una strana, stravagante Chiesa. Chiunque veniva accettato al fine di unirsi e avere gli stessi diritti: evangelisti, cattolici, sette di qualunque credo. Tale doveva essere la nuova Chiesa... ma Dio aveva altri progetti...”».
Queste parole di Gesù sono troppo dolorose leggerle, le ha dette alla Beata per spingere i cattolici alla preghiera intensa e costante. Per preparare i cristiani autentici a non abbandonare la sua Barca nel tempo delle tribolazioni, quando la Chiesa sembrerà finita e simile alle altre Religioni del mondo. La Chiesa Cattolica è stata e sarà l’unica vera Chiesa fondata da Dio e contiene il Deposito intero della sua Rivelazione.
La profezia della Beata Caterina Emmerick è dura e dolorosa, ma è questa, non possiamo che pregare e rimanere vigilanti su quanto sta per accadere nel mondo, nelle religioni e, non per ultimo, nella nostra Madre Chiesa.
Dio ha sempre mandato grandi Santi nei periodi di tribolazione nella Chiesa, negli ultimi decenni ha inviato sua Madre nel mondo per ripetere le Verità del Vangelo, per prendere per mano l’umanità e condurla nel Cuore di Gesù. Ma quanti ascoltano la Mediatrice delle Grazie? Dobbiamo pregare anche i potenti nostri intercessori, non dimentichiamo la Patrona d’Italia e d’Europa, Santa Caterina da Siena.
Dio non abbandona nessuno, non lascia la sua Chiesa nella tribolazione. Tutti noi siamo chiamati a fare apostolato animati dalla sana dottrina, diventare missionari nei luoghi che frequentiamo ed aiutare la Madonna aumentando le preghiere e avvicinandoci maggiormente all’adorazione dell’Eucaristia.
Con la Corona in mano chiediamo alla Madonna di sostenere la Chiesa quando arriveranno i tempi di gravissima tribolazione.
Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana, sciogliendo questo nodo oppressivo. Chi mi vuole bene, preghi molto per me.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
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