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venerdì 26 aprile 2013

2289 - Commento al Vangelo del 26/4/2013


+ Dal Vangelo secondo Giovanni  (14,1-6)
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella Casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: “Vado a prepararvi un posto”? Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono Io siate anche voi. E del luogo dove Io vado, conoscete la via». Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?». Gli disse Gesù: «Io sono la Via, la Verità e la Vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me». 

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Questo discorso è la continuazione di un lungo insegnamento avvenuto nel Cenacolo la sera del Giovedì Santo, subito dopo l’allontanamento di Giuda e prima del suo tradimento, oramai posseduto completamente da satana, tanto che San Giovanni scrive che dopo quel boccone, satana entrò in lui” (Gv 13,27), frase che racchiude una verità più drammatica, appunto la reale possessione.
Quindi, prima del dialogo presentato dal Vangelo di oggi, Gesù aveva inoltre lavato i piedi a semplici uomini: “Se dunque Io, il Signore e il Maestro, ho lavato i vostri piedi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri”(13,14) e risposto a Pietro alla sua ansiosa domanda: “Signore, dove vai?”, con queste parole: “Dove Io vado per ora tu non puoi seguirmi; mi seguirai più tardi” (Gv 13,36).
Questo è avvenuto nel capitolo 13, oggi meditiamo il capitolo 14. L’ambiente quindi è il cenacolo.
L’angoscia di Pietro e la successiva domanda disorientata di Tommaso scaturiscono da questa espressione di Gesù: “Vado a prepararvi un posto”. Il Signore si appresta a lasciare gli Apostoli ed essi non hanno ancora focalizzato bene la lunga predicazione ascoltata per tre anni. Figuriamoci come deve essere maggiormente impegnativo per i cristiani di oggi inquadrare correttamente il Vangelo e centrare il nucleo fondamentale.
Prima di indicare in modo esplicito il suo ritorno al Padre, Gesù tranquillizza gli Undici rimasti nel Cenacolo: Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me”. La bontà del Signore è sempre presente in ogni circostanza, sempre incoraggia e mette pace, è Lui la bontà che si manifesta a poveri uomini. Consola tutti i cristiani a fidarsi di Lui per non avere mai scoraggiamenti e dubbi sulla sua presenza.
Nella Casa del Padre mio vi sono molte dimore”, così avvisa l’umanità di tutti i tempi ad accettare il Vangelo per trovare la salvezza eterna e vivere nella gloria di Dio. Tutti noi dobbiamo chiederci per quale fine si vive in questa vita. Oltre 6 miliardi di persone considerano questa l’unica esistenza e di conseguenza non si risparmiano nel vivere senza limiti e morale, non vogliono perdere nessuna occasione per dare sfogo alle passioni carnali.
Basterebbe porsi alcune domande sull’esistenza umana e sul creato, è possibile scoprire Dio partendo dall’esistente.
Noi cristiani consideriamo con devozione la Vita di Gesù e il suo instancabile apostolato per insegnare che c’è un Creatore e Lo chiama Padre, non più Dio come gli ebrei. Questo passaggio è importante nella sua predicazione e per la fede dei cristiani. Gli ebrei seguivano e adoravano un Dio vendicativo, Gesù invece Lo chiama Padre e ripete di continuo che è stato inviato da Lui, che i miracoli e le opere li compie nel Nome del Padre.
Gesù rimanda al Padre, “Io e il Padre siamo una cosa sola” (Gv 10,30); “Chi ha visto me ha visto il Padre” (Gv 10,9).
Questo concetto non riesce a introdursi bene nella mente degli Apostoli, la loro ripetuta richiesta riguarda la destinazione di Gesù. Quando Tommaso chiede di conoscere almeno la via, la risposta è pronta: Io sono la Via, la Verità e la Vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me”.
Non c’è altro modo per raggiungere la salvezza eterna se non attraverso Gesù, per gli appartenenti alle altre Religioni la via di salvezza è l’onestà e la loro fede nella ricerca della verità di Dio. E questo è abbastanza impegnativo, perché il Cristianesimo oggi si conosce un po’ ovunque. Ma non mettiamo limiti alla misericordia del Padre.
Già moltissimi cristiani hanno abbandonato l’unica Via di gioia e di pace per gustare i frutti velenosi dei piaceri mondani, quei piaceri che inizialmente elargiscono esultanza e disinvoltura, per poi fare emergere un profondo vuoto interiore e una amarezza bruciante.
L’uomo di oggi conosce molte vie trasgressive e di apparente allegrezza, tutte vie che più si frequentano più svuotano del bene che era rimasto nel cuore. Le vie del mondo pagano arrecano solo infelicità e disperazione.
Io sono la Via”. Gesù ci indica come vivere e le scelte migliori da compiere per non smarrire la gioia e la pace.
Io sono la Verità”. Il mondo si nutre di bugie e inganni, ovunque emergono persone ambigue. La Verità il mondo non la conosce.
Io sono la Vita”. Nessuno è in grado di donarci l’esistenza e di mantenerla, veniamo da Dio e a Lui daremo conto della nostra vita.

Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana, sciogliendo questo nodo oppressivo. Chi mi vuole bene, preghi molto per me.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
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