+ Dal Vangelo secondo Matteo (16,21-27)
In quel tempo, Gesù cominciò a spiegare ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani, dei capi dei sacerdoti e degli scribi, e venire ucciso e risorgere il terzo giorno. Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo dicendo: «Dio non voglia, Signore; questo non ti accadrà mai». Ma egli, voltandosi, disse a Pietro: «Va’ dietro a me, Satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!». Allora Gesù disse ai suoi discepoli: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà. Infatti quale vantaggio avrà un uomo se guadagnerà il mondo intero, ma perderà la propria vita? O che cosa un uomo potrà dare in cambio della propria vita? Perché il Figlio dell’uomo sta per venire nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli, e allora renderà a ciascuno secondo le sue azioni».
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Questa domenica ci ricorda la festa liturgica di Sant’Agostino, grande convertito e grande Santo, considerato il più grande scrittore latino della Chiesa. È anche il giorno in cui mio fratello Agostino con una grande gioia impressa sul volto è tornato alla Casa del Padre.
Proprio nel giorno del suo Patrono, ha lasciato questa misera terra per ricevere senza dubbio l’abbraccio di Gesù. Dopo 15 giorni di sofferenze pesanti, a causa di un ictus potente, non si è spento ma la Luce di Dio è su di lui, si è illuminato di eternità, sappiamo che è insieme a Gesù, nella gloria di Dio. Qui occorre la Fede per rimanere sereni dinanzi uno strappo che non era sicuramente nella volontà di Dio, sono state le sigarette e la pressione arteriosa altissima ad avere causato questo dramma.
Le nostre preghiere non sono state inutili, al contrario sono state molto belle e necessarie, hanno aiutato Agostino come meglio non potevamo. Per questo ringrazio ancora tutti quanti avete pregato con amore ed avete iniziato la novera a “Maria che scioglie i nodi”. Vi invito a continuarla fino alla fine per Agostino. Questa volta per la sua anima.
Quando vi esortavo a pregare per mio fratello, non lo facevo con un riguardo diverso perché ci lega lo stesso sangue, non c’è mai stata questa umana richiesta. Ho pregato per lui intensamente come prego ogni giorno fortemente per tutti voi, per coloro che mi chiedono preghiere, per gli ammalati e quanti portano sofferenze pesanti. Perché tutti vi considero fratelli e sorelle, figli dello stesso Padre.
L’incontro con Gesù di mio fratello Agostino, è avvenuto in un clima di enorme pace interiore che è stampata nel suo mite volto. È rimasto con gli occhi semiaperti come se fosse sveglio e il sorrido dolce e veramente beato.
Quando tuo fratello carnale di 52 anni lascia la materia e sai che non lo vedrai più, non potrai più dialogare con lui, solo la Fede può donare una grande pace interiore e la Grazia di Dio che illumina su un evento umanamente triste, ma spiritualmente gioioso.
Nessuno deve pensare che abbiamo pregato invano, è sbagliato pensarlo, innanzitutto consideriamo che è sopravvissuto 15 giorni al colpo tremendo di un ictus violento, giorni in cui abbiamo sostenuto e preparato il suo incontro con il Signore dei vivi. Poi, i danni arrecati dall’ictus sono stati molto forti, non si trattava di una semplice guarigione da una febbre o un miglioramento da ottenere dopo un ictus leggero.
La sua guarigione era certamente possibile per Gesù, cosa non può fare Lui?
Io però non valuto quanto avvenuto da fratello, ma da cristiano, e valuto questa amara fine come la soluzione migliore per mio fratello. C’è qualcosa di più grande di entrare in Cielo? Di godere eternamente Dio in uno stato di felicità che non possiamo assolutamente sperimentare sulla terra?
I nostri pensieri devono essere pieni di Spirito Santo, altrimenti non siamo capaci di accettare le prove che ci colpiscono, non ci devono mai trovare deboli o impreparati. La forza ci arriva dalla piena fedeltà al Vangelo di Gesù, dai Sacramenti e dalla preghiera. Solo così eviteremo di alternare momenti di gioia spirituale a momenti di confusione mentale, come avviene oggi a Pietro. In un primo momento profetizza perché si lascia guidare dallo Spirito di Dio, subito dopo invece vuole imporre la sua volontà carnale a Gesù.
Dobbiamo essere forti e bloccare i pensieri di egoismo, di interesse umano.
Altrimenti anche ad ognuno di noi Gesù dirà: “Non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini”.
Non dobbiamo lasciare vincere la debolezza umana, immergiamoci nel Cuore di Gesù e troveremo le risposte ai problemi e alle sofferenze della vita. Proprio trovandomi nel Cuore di Gesù, posso dire con grande pace interiore: Sia fatta la Santissima Volontà di Dio!
Ringrazio di cuore quanti hanno pregato e continueranno la novena per l’anima di mio fratello Agostino.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
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