+ Dal Vangelo secondo Matteo (22,34-40)
In quel tempo, i farisei, avendo udito che Gesù aveva chiuso la bocca ai sadducèi, si riunirono insieme e uno di loro, un dottore della Legge, lo interrogò per metterlo alla prova: «Maestro, nella Legge, qual è il grande comandamento?». Gli rispose: «“Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”. Questo è il grande e primo comandamento. Il secondo poi è simile a quello: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti».
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Quando ho un po’ di tempo riesco a dare un’occhiata ai quotidiani. È più facile seguire il telegiornale, perché si può ascoltare continuando a svolgere qualche occupazione. Le notizie sono quasi sempre identiche, cambiano i protagonisti ma le storie si ripetono.
La vera preoccupazione è la crisi economica, e le Nazioni sono sotto scacco.
Nei telegiornali la cronaca nera impazza, gli utenti si appassionano quando succede qualcosa e immediatamente si trasformano in super investigatori. Subito trovano il colpevole e risolvono il caso, magari dopo qualche giorno lo considerano meglio e ipotizzano altre soluzioni. È un passatempo immancabile per milioni di italiani.
Da quando non vengono uccise ragazze dopo Sara, Yara e Melania, e non vedono gli interminabili programmi televisivi, molti sono in crisi di astinenza e cercano altri svaghi, ma la curiosità rimane sempre a livelli altissimi. Al telegiornale vorrei sentire notizie belle, storie di vita edificanti, non solo violenze, guerre, incidenti, balletti politici, ipocrisia e ingiustizia. Ciò che mi causa una profonda sofferenza è infatti la manifestazione dell’ipocrisia e dell’ingiustizia. La gente ha bisogno di sentire parole di amore e di vita, molti dopo avere guardato il telegiornale hanno perduto un po’ di speranza e gioia. Ed è Gesù Cristo la notizia che molti cercano altrove, è Lui a risanare le ferite morali e a donarci il coraggio di andare avanti, in un tempo che diventa sempre più difficile.
Ogni giorno avvengono terremoti un po’ ovunque, soprattutto in Giappone la paura aumenta a causa dei livelli alti di intensità. Trema l’economia ed è crollata la pace tra le potenze mondiali, adesso si guardano in cagnesco ed aspettano gli errori degli altri per reagire. Il duo Sarkozy-Merkel, ha scoperto da alcuni giorni che la Francia e la Germania sono ad un soffio della crisi come l’America. Dopo avere impartito lezioni di economia a tutti, scoprono che sono loro i dilettanti. La loro spavalda sicurezza è crollata.
Tutte le sicurezze umane crollano, solo l’Amore di Gesù è eterno e cresce di intensità.
Le parole che ripetono i politici sono molto spesso vacue, ostentano tranquillità quando la situazione volge al crollo. Le uniche parole che invece ci trasmettono coraggio e speranze, sono le parole della Sacra Scrittura. Parole eterne di un Dio che ha creato tutto, non dimenticatelo, un Dio in grado di dissolvere nel nulla questo nostro sciagurato pianeta, oppure di crearne molti altri migliori. Ma Dio non vuole arrecarci alcun male, è l’uomo a cercare con insistenza di danneggiare se stesso e quanti gli sono vicini.
Noi adoriamo un Dio che è Padre amoroso, l’Amore stesso nella sua piena essenza.
Chi trova Gesù, scopre la vera felicità, anche quando si trova in difficoltà o nella sofferenza. Ma ha il tesoro della preghiera e tutto si risolve, perché Dio non abbandona mai i suoi figli. Ogni forma di sofferenza Gesù la vuole guarire, non gioisce nel vedere i suoi seguaci maltrattati da una persecuzione, una ingiustizia, un odio scaturito da motivi futili, una sofferenza fisica che infiacchisce e anche demoralizza i più deboli.
Gesù è la nostra salvezza e l’unica vera gioia della vita, non trascuriamolo mai.
Quando gli altri si dimenticano di voi o vi trascurano, Lui rimane sempre vicino ad ognuno di voi.
Dobbiamo però scoprire il grande Comandamento dell’amore: “Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”. Questo è il grande e primo Comandamento. In realtà, più che un Comandamento è un atteggiamento di vita, ci fa distinguere le regole divine da quelle umane. Ci facilita l’obbedienza a Dio.
Il secondo poi è simile a quello: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. È una legge scritta nel cuore dell’uomo, nella sua natura. La deve tirare fuori e viverla sempre. Ringrazio di cuore quanti continuano a pregare per mio fratello Agostino.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
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