+ Dal Vangelo secondo Matteo (8,5-17)
In quel tempo, entrato Gesù in Cafàrnao, gli venne incontro un centurione che lo scongiurava e diceva: «Signore, il mio servo è in casa, a letto, paralizzato e soffre terribilmente». Gli disse: «Verrò e lo guarirò». Ma il centurione rispose: «Signore, io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto, ma di’ soltanto una parola e il mio servo sarà guarito. Pur essendo anch’io un subalterno, ho dei soldati sotto di me e dico a uno: “Va’!”, ed egli va; e a un altro: “Vieni!”, ed egli viene; e al mio servo: “Fa’ questo!”, ed egli lo fa». Ascoltandolo, Gesù si meravigliò e disse a quelli che lo seguivano: «In verità io vi dico, in Israele non ho trovato nessuno con una fede così grande! Ora io vi dico che molti verranno dall’oriente e dall’occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli, mentre i figli del regno saranno cacciati fuori, nelle tenebre, dove sarà pianto e stridore di denti». E Gesù disse al centurione: «Va’, avvenga per te come hai creduto». In quell’istante il suo servo fu guarito. Entrato nella casa di Pietro, Gesù vide la suocera di lui che era a letto con la febbre. Le toccò la mano e la febbre la lasciò; poi ella si alzò e lo serviva. Venuta la sera, gli portarono molti indemoniati ed egli scacciò gli spiriti con la parola e guarì tutti i malati, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaìa: “Egli ha preso le nostre infermità e si è caricato delle malattie”.
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
A Milano l’altra notte è stato commesso un duplice omicidio, un ragazzo ha massacrato a coltellate un amico, poi ha seviziata e violentata la sorella dell’amico, sua ex ragazza. La spiegazione degli omicidi non l’ha saputa dare, non ricorda più nulla, non sa dove ha preso e poi lasciato il coltello. Il ragazzo killer ha detto durante l’interrogatorio: «Non so perché l'ho fatto». Uccide due fratelli, lui era suo amico, lei l’ex ragazza, e non ha una spiegazione da offrire.
Questi raptus sono diventati frequenti un po’ ovunque.
Prima ha iniziato con l’amico, lo ha ucciso con venti pugnalate. Non una o due pugnalate, la sua furia omicida voleva eliminare loro due magari per discorsi banali, perdendo il controllo probabilmente per qualche altro motivo.
La cosa veramente curiosa è la risposta che danno in questi casi i vicini del giovane assassino: “Un bravo ragazzo, uno che non dava noie”; “Un ragazzo riservato che vive con i genitori”.
Sono risposte un po’ banali, ma in effetti raccontano quello che sanno: non ci disturbava e non dava noie. È sufficiente per considerarlo un bravo ragazzo? Non direi.
In molti giovani si nasconde una doppia personalità, non necessariamente pericolosa, ma trasgressive sì.
L’omicida si chiama Riccardo Bianchi, però può scoppiare in molti altri questa furia omicida, incontrollata e animale, soprattutto colpisce gli adulti, non scarico la colpa solo sui giovani.
Bisogna interrogarsi sull’istinto bestiale presente in moltissimi giovani, tutti i genitori devono riflettere sui comportamenti dei loro figli.
Mi vengono in mente diverse cose, la più scioccante è l’assoluta libertà sessuale dei giovani, già a circa dieci anni cominciano a provare a fare l’amore, forse lo fanno, comunque già entrano nella mentalità sfrenata e sensuale che piace quasi a tutti.
Sono pochi i ragazzi e le ragazze che riescono a rimanere a galla e a non affogare nel mare di fango sessuale che circonda tutti i giovani, oramai assolutamente smarriti.
Moltissimi ragazzi e ragazze sono buoni nel cuore, si vengono a trovare coinvolti in giri di amicizie sbagliate e non ne escono più, non ne hanno più la forza. E vivono in un continuo dramma: a casa sono bravi e tranquilli, fuori si scatenano con ogni forma di vizio, che la televisione e i mezzi di comunicazione hanno fatto conoscere bene.
Chi salverà tutti questi giovani? Cosa si organizza nelle parrocchie per attirarli? Non sono i divertimenti ad avvicinarli, anche quelli ma non esclusivamente. Si avvicinano veramente quando la parrocchia organizza ogni giorno alcune ore di Adorazione Eucaristica e un giorno della settimana si compie tutto il giorno, dalla mattina alle 8 fino alla sera alle 21.
Solo Gesù Eucaristia può attirare veramente i giovani e i peccatori, non sono i mezzucci umani o i divertimenti profani, perché passato il piacere vanno da dove erano venuti.
I giovani sono abbandonati, molti cattolici con responsabilità parlano parlano di tante cose tranne dei giovani, e non vogliono sacrificarsi un solo minuto, magari rimanendo a pregare in parrocchia davanti l’Eucaristia esposta.
I giovani sono abbandonati dai cattolici che dibattono di politica, carriera, elogi, e trascurano la formazione religiosa dei più deboli.
I giovani sono abbandonati dalle parrocchie e sono pochi quelli che li cercano con il Rosario in mano, davanti il Tabernacolo a pregare e a piangere per le anime che si dannano e per satana che continua a compiere una strage di anime.
Da quello che leggo in molti articoli di medici, educatori, insegnanti, il sesso si vive con assoluta libertà e concessione proprio per divertirsi, non c’è più il pudore della propria dignità, non li sfiora l’idea della bellezza della loro purezza, non comprendono le parole onestà e moralità. Le virtù per i ragazzi sono qualcosa di negativo, non rientrano nei loro schemi, non comprendono cosa sono queste virtù. Nessuno ne ha mai parlato.
I genitori si sentono felici quando regalano ai figli diversi computer da usare liberamente, piazzano un televisore nella loro camera, li equipaggiano con il telecomando e tutto quello che desiderano, purchè siano contenti.
E l’educazione chi la deve trasmettere?
Si pensa alla scuola, ma gli insegnanti hanno già i loro problemi, poi non possono neanche toccare un bambino magari per fermarlo mentre distrugge tutto e vengono subito denunciati dai genitori.
Allora ci pensa la parrocchia?
Gli oratori prima erano luoghi di gioco e di formazione religiosa, anche culturale. Oggi gli oratori sono esclusivamente luoghi di passatempo. Suonano e cantano, giocano a calcetto, e tutto lascia pensare che vanno lì per poi prepararsi a cercare successo nel grande palcoscenico. Altro che Messa e Rosario.
Ma è sempre meglio trattenere questi giovani che perderli: venendo nell’oratorio hanno sempre una porticina aperta per lasciarsi toccare dalla Grazia di Gesù. Poi, occorre l’intervento del parroco, il suo interessamento e la fiduciosa vicinanza spirituale.
Se i giovani non vedono il parroco che mostra di credere profondamente in Gesù, non tornano in parrocchia. Sono attratti da molti altri idoli, lo spettacolo e lo sport sfoderano migliaia di idoli. Quasi sempre volgari, immorali e disonesti.
La televisione e internet utilizzati male, hanno rovinato la gioventù.
La verità è che i giovani non hanno ricevuto una buona educazione religiosa da quei genitori che non frequentano la Messa o ci vanno la domenica per poi subito dimenticare Gesù e la Chiesa. Che tipologia di giovani cresce senza valori cristiani, senza una morale di riferimento, senza educazione religiosa?
Così sono i giovani di oggi.
Ma la misericordia di Gesù è più grande dei loro peccati messi insieme, tutti noi dobbiamo pregare con insistenza per la conversione e la salvezza dei giovani. La preghiera del Rosario e l’Eucaristia ottengono sempre miracoli impossibili e le Grazie scendono di continuo dal Cielo.
Anche se oggi appare impensabile riportare a Gesù e alla Madonna milioni e milioni di giovani che vivono esclusivamente di droghe, discoteche, sesso, alcool, prevaricazioni e ogni forma di immoralità… tutto è possibile a Dio.
Io credo fermamente che la continua preghiera e l’offerta di sacrifici per la salvezza dei giovani, otterrà una profusione, un diluvio di Grazie sui giovani e sulle famiglie.
Bisognerebbe iniziare con il ritorno dei parroci a benedire tutte le case della parrocchia, facendosi aiutare da altri Sacerdoti, per portare a tutti il messaggio di misericordia e di salvezza eterna di Gesù, magari lasciando dei foglietti che riassumono la nostra Fede.
La benedizione delle case, soprattutto la potentissima benedizione del Sacerdote, farà scendere sulla famiglia e sulla casa, grandi benedizioni ed aiuti spirituali.
Gesù vuole salvare tutti, offre innumerevoli opportunità a tutti, per esempio, nel Vangelo di oggi, compie un miracolo dietro la richiesta di un pagano. Il Signore rimane sorpreso per l’umiltà e la fede del centurione, nessuno aveva parlato così con Lui, per questo il miracolo lo compie con grande consolazione.
Nella Messa ripetiamo: “Signore, non sono degno di partecipare alla tua mensa: ma di' soltanto una parola ed io sarò salvato”. Diciamolo sempre con umiltà e grande sincerità, Gesù sarà contento della nostra Fede, perché nonostante i nostri limiti, Egli è sempre misericordioso e buono.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
Proposito
Oggi pregherò con la preghiera del Magnificat e mi soffermerò soprattutto, a meditare la frase “ha guardato l’umiltà della sua serva”.
Pensiero
L’umiltà è come la catena del Rosario: se la catena si rompe, i granelli se ne vanno. Se cessa l’umiltà, tutte le virtù spariscono. (Don E. Poppe)
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