+ Dal Vangelo secondo Giovanni (15,9-17)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena. Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi. Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri».
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Nella festa dell’Apostolo San Mattia, la liturgia ci presenta alcune parole di Gesù molto intense: “Come il Padre ha amato me, così anch’io ho amato voi. Rimanete nel mio Amore”.
Rimanere uniti a Gesù, nel suo Amore, non è un’impresa semplice, non è ordinaria, perché richiede uno sforzo giornaliero, che non si conclude mai. D’altronde ognuno durante il giorno ripete gesti in modo meccanico, che servono a poco o danneggiano. Diventa facile indirizzare gli sforzi o i gesti verso la pratica delle virtù e delle buone maniere.
Pensate a quelli che controllano i loro capelli e si specchiano non appena ne hanno la possibilità. Centinaia di volte al giorno. Oppure a quelli che mantengono la linea e controllano di continuo i lati del corpo.
Quindi, è possibile ripetere atti d’amore e gesti spirituali durante la giornata. È necessario predisporsi interiormente, riflettere attentamente sulle virtù e porre molta attenzione sui pensieri che arrivano alla mente. Pensieri che hanno la forza di mettere dubbi e abbattimenti, confusione e distrazione.
Rimanere nell’Amore di Gesù è il cammino di santità.
Solo chi rimane nell’Amore di Gesù può agire come Lui, compiere opere buone e parlare il linguaggio del Vangelo. Soprattutto i Sacerdoti devono necessariamente attingere all’Amore di Gesù per donarlo ai credenti. Se viene a mancare questo Amore, cosa possono dare? Niente.
I Sacerdoti uniti all’Amore di Gesù, si trasformano giorno dopo giorno nello spirito interiore, diventano capaci di imitare le virtù del Signore, soprattutto lasciano agire il Sacerdote eterno, il Figlio di Dio.
I Sacerdoti possono brillare come lampade poste sul lucerniere, se rimangono uniti a Gesù. Nessuno può compiere grandi opere senza il sostegno del Signore. E il ruolo dei Sacerdoti è molto delicato, devono consigliare, guidare, orientare, amare tutti senza distinzioni. Il cuore del Sacerdote si deve dilatare fino all’estremo per contenere tutti, allo stesso tempo deve trasmettere quanto ha ricevuto da Gesù.
È indispensabile avvicinarsi giornalmente alla Persona di Gesù, questo vale per tutti, è Lui la fonte di ogni bene. Senza Gesù non c’è amore, pace, gioia, verità, onestà.
La condizione per rimanere nel Cuore di Gesù è questa: “Se osserverete i miei Comandamenti, rimarrete nel mio Amore”. L’osservanza dei dieci Comandamenti non è un aspetto marginale, è la vera condizione per diventare autentici apostoli.
E chi li osserva, è in grado di amare tutti, perché ha la forza di vivere il Comandamento dell’Amore: “Questo è il mio Comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come Io ho amato voi”. La misura dell’amore è di amare gli altri come ci ha amato Gesù. Senza limiti. E perdonare tutti senza limiti.
Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri.
Noi non siamo capaci di amare tutti indistintamente, ci occorre l’aiuto della Madonna, è Lei l’unica ad essere rimasta sempre nell’Amore di Gesù. Chiediamole ogni giorno nella consacrazione al suo Cuore, di insegnarci ad amare Gesù e il modo per rimanere nel suo mite Cuore.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
Proposito
Mi chiederò ogni giorno se c’è qualcosa a cui sono attaccato in maniera eccessiva, chiedendo a Gesù il coraggio di staccarmene con un gesto deciso, pur se doloroso.
Pensiero
Conviene combattere quanto si può le ansietà e le inquietudini, perché non vi è cosa che più impedisca il progresso nella bontà. (San Francesco di Sales)
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