Il Signore ti benedica,ti custodisca e ti mostri il Suo volto misericordioso!

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venerdì 6 maggio 2011

947 - Commento al Vangelo di oggi 6/5/2011

+ Dal Vangelo secondo Giovanni (6,1-15)

In quel tempo, Gesù passò all’altra riva del mare di Galilea, cioè di Tiberìade, e lo seguiva una grande folla, perché vedeva i segni che compiva sugli infermi. Gesù salì sul monte e là si pose a sedere con i suoi discepoli. Era vicina la Pasqua, la festa dei Giudei. Allora Gesù, alzàti gli occhi, vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: «Dove potremo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?». Diceva così per metterlo alla prova; egli infatti sapeva quello che stava per compiere. Gli rispose Filippo: «Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo». Gli disse allora uno dei suoi discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: «C’è qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci; ma che cos’è questo per tanta gente?». Rispose Gesù: «Fateli sedere». C’era molta erba in quel luogo. Si misero dunque a sedere ed erano circa cinquemila uomini. Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li diede a quelli che erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, quanto ne volevano. E quando furono saziati, disse ai suoi discepoli: «Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto». Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani d’orzo, avanzati a coloro che avevano mangiato. Allora la gente, visto il segno che egli aveva compiuto, diceva: «Questi è davvero il profeta, colui che viene nel mondo!». Ma Gesù, sapendo che venivano a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sul monte, lui da solo.

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
C’è una domanda che moltissimi credenti non si pongono più: “Dove potremo comprare il pane spirituale?”. Non quello che sazia il corpo, il riferimento è quello che sfama l’anima. Erano molto preoccupati per il cibo, non ricordavano che lì era presente Colui che sfama l’umanità, che dona il nutrimento vitale e ci assiste in ogni istante della vita.
Gesù era seguito prevalentemente da persone ammalate, bisognose di aiuti, da una folla affamata di tutto. Sia di alimenti che di Grazia divina.
Ogni uomo, soprattutto l’onesto e il leale, ha fame di verità e di giustizia, non cerca la vendetta.
Migliaia di persone lasciavano tutto per cercare Gesù, speravano nella sua bontà, nessuno poteva provvedere alle loro necessità come aveva già fatto molte volte il Signore. Cercavano aiuti e ricevevano anche l’Amore di Dio. Ma non comprendevano, neanche gli Apostoli avevano fatto tesoro dei miracoli di Gesù, e venendo a mancare il cibo si preoccupano della impossibilità di trovarlo perché si trovano su un monte lontano dalla città.
“Dove potremo comprare il pane?”. È la domanda che pone Gesù a Filippo per suscitare la sua Fede, ma invano, perché Filippo invece di intuire e di invitarlo a compiere uno dei suoi miracoli, fa i calcoli del denaro necessario per sfamare cinquemila persone.
L’uomo è fatto così, quando ha un problema non cerca subito Gesù andando in Chiesa o pregando con Fede nel luogo dove si trova. Il primo pensiero non è verso Gesù, non è neanche il secondo pensiero, forse non è proprio un pensiero. Si pensano tante cose tranne che Gesù.
“Dove potremo comprare il pane?”. Questa domanda Gesù oggi la pone a tutti noi, dobbiamo verificare meglio dove cerchiamo di risolvere i nostri problemi.
Moltissimi cattolici si rivolgono addirittura alla magia occulta, altri si affidano solo alla scienza o alla fatalità, pochi sono quelli che pregano sul serio o cominciano a praticare i Sacramenti e la preghiera.
Conosciamo tante storie di convertiti che hanno scoperto Gesù nella sofferenza, nella disperazione, nel fallimento esistenziale. E Gesù è sempre lì con le braccia aperte ad attendere chi abbracciare per primo.
Ed abbraccia tutti quelli che Lo cercano.
Molti altri sono troppo impegnati e ignorano Gesù, prima o poi avranno fame di aiuti…
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.

Proposito
Chiedere ogni giorno a Gesù il dono di guarire il cuore e di rinascere spiritualmente.

Pensiero
Un’anima che vive nella tiepidezza non pensa per niente ad uscirne, perché crede di essere a posto con il buon Dio. (Santo Curato d’Ars)
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