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venerdì 11 luglio 2014

3158 - Commento al Vangelo del 11/07/2014 S.Benedetto abate

+ Dal Vangelo secondo Matteo (19,27-29)
In quel tempo, Pietro, disse a Gesù: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e Ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne avremo?». E Gesù disse loro: «In verità Io vi dico: voi che mi avete seguito, quando il Figlio dell’Uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, alla rigenerazione del mondo, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù d’Israele. Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio Nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna». 
 
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Lasciare tutto è un'affermazione esigentissima e sono pochissimi quelli che riescono ad entrare nella comprensione di questa azione. Ci sono persone che lasciano tutto e scompaiono, si trasferiscono lontano ed interrompono ogni relazione con i familiari e gli amici. La causa è una delusione o l'incapacità di resistere alle pressioni di una società senza prudenza e senza semplicità.
È notizia di questi giorni che in Italia ufficialmente si contano quasi 3 milioni di depressi, è una stima veloce e superficiale, solo Dio conosce il numero reale dei depressi che sarà superiore di molto da quello indicato.
Alla depressione si arriva per tante ragioni, un solo rimedio però non viene utilizzato: la preghiera. La Grazia di Dio non permette il raggiungimento della depressione, tranne in quei cristiani che non pregano bene e non si curano della Grazia di Dio.
La guarigione dalla depressione è possibile con Gesù, anche se non immediatamente, Lui vuole guarire chi prega con Fede!
Il Signore è fedele alla parola data e desidera ardentemente sentire le nostre richieste di aiuto, piene di Fede, amore, umiltà.
Le citazioni seguenti vanno meditate con sapienza e memorizzate per attuarle nelle prove. Ricordatele spesso:
“Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto” (Mt 7,7).
“In verità vi dico: Se avrete fede e non dubiterete, non solo potrete fare ciò che è accaduto a questo fico, ma anche se direte a questo monte: Levati di lì e gettati nel mare, ciò avverrà. E tutto quello che chiederete con fede nella preghiera, lo otterrete” (Mt 21,21-22).
“Qualunque cosa chiederete nel mio Nome, Io la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. Se mi chiedete qualcosa nel mio Nome Io la farò” (Gv 14,13).
“In verità, in verità vi dico: Se chiederete qualche cosa al Padre nel mio Nome, egli ve la darà. Finora non avete chiesto nulla nel mio Nome. Chiedete e otterrete, perché la vostra gioia sia piena” (Gv 16,23-24).
“Tutto quello che domandate nella preghiera, abbiate fede di averlo già ottenuto e vi sarà concesso” (Mc 11,24).
Queste citazioni ci indicano l'efficacia della preghiera quando viene fatta nel Nome di Gesù. Bisogna chiedere le Grazie sempre per i meriti di Gesù, tenendo il cuore e la mente rivolte alla Mediatrice per eccellenza, solo per suo mezzo otteniamo tutto dal Signore.
Come ho scritto all'inizio, è diffusa nel mondo la pratica di abbandonare la famiglia, anche tutto il resto per iniziare altrove una nuova vita. In questa scelta c'è molta miseria e debolezza, si può comprendere lo stato psichico delle persone che fuggono ma non le loro scelte sconnesse.
Soprattutto negli Stati Uniti nel giro di qualche ora uno dei due coniugi rientrando a casa non trova nulla di chi è fuggito e non sa cosa pensare. Forse non arriverà mai a capire la situazione traballante che vivevano e che necessitava della presenza di Gesù.
Incalcolabili sono quelli che abbandonano con il cuore la famiglia, però continuano a vivere con i familiari ma senza gioia, cupi e con la testa altrove, quasi ingabbiati dal legame sacramentale e di sangue con i propri figli. Che vita è questa se manca l'amore e l'onestà?
La causa è la perdita dell'affetto verso il coniuge e molte spesso verso i propri figli. Questo fa compiere infedeltà e doppiezze nei comportamenti che stordiscono la persona che le commette e fanno cadere nell'angoscia gli altri familiari.
L'affetto si può recuperare, a tutto c'è rimedio quando l'amore è presente nei cuori, il Cristianesimo è l'unica e la vera Religione che da duemila anni insegna il perdono e la misericordia, l'accoglienza e la comprensione.
Abbandonare tutto per seguire Gesù è un'altra cosa, innanzitutto non può essere una scelta del credente ma una chiamata precisa e Dio riesce a comunicare la sua volontà dove c'è purità di cuore. Se non c'è la capacità di comprendere la volontà di Dio anche per altre scelte di minore importanza, la valutazione della scelta da intraprendere si deve compiere insieme al Padre spirituale, che non può imporre il suo pensiero ma evidenziare la differenza tra la scelta umana del credente ed eventualmente la pace e la gioia che arriva compiendo un'altra scelta.
Dove c'è la volontà di Dio il credente deve avvertire la pace, una preghiera più forte e umile, ma non deve provocarla da sé.
Gesù ha promesso agli Apostoli qualcosa di straordinario restando alla sua sequela, è una chiamata che rivolge ai prescelti ma non perché noi Sacerdoti siamo i migliori, al contrario siamo i più incapaci e Dio vuole dimostrare attraverso noi, piccoli vermi, la sua Onnipotenza con le sue meravigliose opere. Questo avviene solo quando si rimane fedeli a Lui.
Tutti quelli che almeno con il cuore abbandonano le cose inutili e dedicano tempo al Vangelo e alla preghiera, scelgono naturalmente una vita più spirituale, assaporano la vera pace interiore, ricevono in questa vita cento volte tanto di ciò che hanno abbandonato, però molto spesso ricevono molto più di cento volte tanto.
In più la salvezza eterna, un'eternità che si trascorrerà nella piena felicità in Paradiso e non nella disperazione dell'inferno. Senza fine.
Il grande San Benedetto ha lasciato ogni cosa, soprattutto la mentalità umana per rivestirsi abbondantemente dello Spirito di Dio.
Quindi, vale la pena abbandonare le cose inutili, i piaceri peccaminosi, i vizi che schiavizzano, considerando quello che si riceve!
 
Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana, sciogliendo questo nodo oppressivo. Chi mi vuole bene, preghi molto per me.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
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Medaglia di San Benedetto