+ Dal Vangelo secondo Matteo (11,25-30)
In quel tempo, Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del Cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo. Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e Io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Poco prima di affermare queste parole di redenzione rivolte ai piccoli, agli affaticati e oppressi, Gesù non aveva usato parole tenere contro le città impenitenti, quelle che non Lo avevano accolto. "Guai a te, Corazin! Guai a te, Betsàida. (…) E tu, Cafarnao, sarai forse innalzata fino al cielo? Fino agli inferi precipiterai!" (Mt 11,20.23).
Allontanandosi dalle invettive contro quanti Lo rifiutavano, Gesù vuole confidare ai più intimi una rivelazione teologica fondamentale: "Tutto mi è stato dato dal Padre mio". Gesù sposta lo sguardo interiore dalla desolante scena di un'umanità che Lo rifiuta e la cui sorte è la perdizione, alla consolante realtà di tutto un popolo di piccoli, persone che Lo amano perché hanno la sincerità nel cuore.
Oggi le invettive Gesù le lancia contro quei potenti o politici europei -per non andare lontano-, che da alcuni decenni operano nelle tenebre per eliminare il Cristianesimo e creare un nuovo Ordine e una sola chiesa mondiale. Essi riusciranno in queste opere mostruose, questo è il tempo dell'apparente e momentaneo trionfo di tutto ciò che si oppone a Cristo e questi politici europei, aggregati segretamente, hanno dimenticato Cristo…
Noi non temiamo i complotti contro la Chiesa perché Cristo la salverà e la renderà splendente come mai prima. La nostra speranza è Gesù, oggi ci ripete serenamente: "Tutto mi è stato dato dal Padre mio", non c'è alcuna ragione di temere la malvagità umana, dobbiamo temere chi ha il potere di gettare l'anima e il corpo nell'inferno: satana. Quanti vivono senza Dio questo devono pensare, ma non hanno più la purezza interiore per cercare Dio.
Oggi Gesù ci rivela il Padre, Lo rivela a quanti seguono fedelmente il suo Vangelo e lo osservano con amore. Non è sufficiente una pratica esteriore, occorre rientrare in sé e rinascere spiritualmente, e se non c'è la forza per fare questo, andate davanti al Tabernacolo e chiedetelo a Gesù: Signore, voglio compiere la tua Volontà, vivere nel tuo Cuore, osservare il tuo Vangelo. Aiutami, dammi forza per riuscire, distaccami da tutto ciò che è miseria.
Quando Gesù dice che tutto gli è stato dato, non sappiamo che cosa si possa escludere. In quel tutto c'è la sapienza, la potenza, l'amore, l'origine della vita: il potere sulla morte e sul male, l'insindacabilità del Giudizio, l'eternità e l'estensione del suo Regno… Tutto.
Solo chi è uguale a Dio può ricevere tutto da Dio.
Gesù è il Figlio Unigenito, generato dal Padre prima di tutti i secoli, prima del tempo, e la sua grandezza è tale che solo il Padre la conosce interamente, solo il Padre. "Nessuno conosce il Figlio se non il Padre". Conoscere pienamente significa possedere. È un reciproco possesso di conoscenza piena e profonda dell'essenza di Dio che avviene nell'afflato d'amore dello Spirito Santo.
La grande mistica Santa Caterina da Siena fu elevata ad altezze spirituali notevoli per il suo annientamento nel Tutto di Dio. La sua preghiera era ininterrotta, pregava con la mente e le labbra, con il cuore e la vita, con le opere e la ricerca della pace. La Santa sfidò i potenti di quel tempo per affermare il Vangelo e compiere la Volontà di Dio. È una figura di grande spessore, un riferimento per chi vuole elevarsi ad una vita di perfezione.
Gesù rivela anche che la misura del suo Amore per ognuno di noi è senza limiti, infinita, inesauribile. "Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e Io vi darò ristoro". Una grande verità che si sperimenta quando si fa l'Adorazione Eucaristica e si vive con fervore la Messa.
Gesù rimane sempre vicino a noi e alleggerisce il peso delle nostre sofferenze, le elimina se glielo chiediamo con Fede.
Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana, sciogliendo questo nodo oppressivo. Chi mi vuole bene, preghi molto per me.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
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