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domenica 6 gennaio 2013

2053 - Commento al Vangelo del 6/1/2013, Epifania del Signore


+ Dal Vangelo secondo Matteo (2,1-12)
Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme e dicevano: «Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo». All’udire questo, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, si informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Cristo. Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: “E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero l’ultima delle città principali di Giuda: da te infatti uscirà un capo che sarà il pastore del mio popolo, Israele”». Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire da loro con esattezza il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme dicendo: «Andate e informatevi accuratamente sul bambino e, quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch’io venga ad adorarlo». Udito il re, essi partirono. Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti in sogno di non tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese. 

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
In questi ultimi decenni numerosi teologi dopo avere smontato pezzo per pezzo il Vangelo storico di Gesù, non avendo altro da fare hanno messo in dubbio pure la presenza dei re Magi, questi uomini ricchi e studiosi delle stelle che si partirono da lontano per andare ad adorare il vero Re del mondo. Per quale ragione si deve mettere in discussione la presenza di questi astronomi? Cosa cambia nella piccola teologia di questi teologi?
Qualcosa cambia, innanzitutto si minimizza la figura di Gesù… poi si eliminano persone che addirittura affrontano un lungo viaggio per trovarlo e adorarlo. Gesti che molti teologi non compiono più, non cercano Gesù e ovviamente non Lo trovano, quindi non Lo adorano perché non Lo hanno incontrato. Magari qualcuno dirà: è possibile che ci siano teologi cattolici così lontani da Gesù, e addirittura manipolano il Vangelo per ridimensionare il Signore? C’è anche di peggio, scriverò un po’ tutto quello che avviene contro la Chiesa e il Vangelo storico.
Ludolfo di Sassonia nella “Vita Christi” del 1300 scriveva: “I tre re pagani vennero chiamati Magi non perché fossero versati nelle arti magiche, ma per la loro grande competenza nella disciplina dell’astrologia. Erano detti Magi dai Persiani coloro che gli Ebrei chiamavano scribi, i Greci filosofi e i Latini savi”. L'Evangelo li definisce con la parola greca “magoi”, che sta ad indicare astronomi, studiosi del cielo.
I Magi sono arrivati presso la mangiatoia di Betlemme con piena coscienza dell’importanza religiosa e cosmica della nascita del Cristo. Erano studiosi e dotti, al tempo stesso di una grande onestà intellettuale e molto umili. Non per niente i tre Magi sono venerati come Santi dalla Chiesa, esistono novena e preghiere, il loro culto è considerevole.
Ci sono diverse testimonianze sul luogo di sepoltura dei Magi, prevale questa storica narrazione. Nel transetto della basilica romanica di Sant’Eustorgio a Milano si trova la “cappella dei Magi”, in cui è conservato un colossale sarcofago di pietra (vuoto), risalente al tardo Impero Romano: la tomba dei Magi. Secondo le tradizioni milanesi, la Basilica sarebbe stata fatta costruire dal Vescovo Eustorgio intorno all’anno 344: la volontà del Vescovo era quella di esservi sepolto, dopo la sua morte, vicino ai corpi dei Magi stessi. Per questo motivo, con l’approvazione dell’imperatore Costante fece giungere i loro resti dalla Basilica di Santa Sofia a Costantinopoli (dove erano stati portati alcuni decenni prima da Sant’Elena, che li aveva ritrovati durante il suo pellegrinaggio in Terra Santa).
Il “Martyrologium Romanum” riporta al 24 luglio, la celebrazione della traslazione delle reliquie dei tre Magi da Milano a Colonia in Germania. E in questa città le reliquie sono oggetto di un grande culto e di numerosi pellegrinaggi, sin dal 1162 quando Federico I Barbarossa, dopo aver conquistato Milano, fece trasportare le reliquie a Colonia deponendole nella cattedrale di S. Pietro. Nel 1247 visto il grande culto instauratosi, Papa Innocenzo IV concesse speciali indulgenze per i pellegrini.
Per la Tradizione cristiana, quindi, è storica la presenza dei tre re Magi a Betlemme, è autentico il loro lungo e faticoso viaggio come è autentica l’adorazione dinanzi ad un Bambino che nessuno ancora riconosceva come Figlio di Dio, tranne ovviamente la Madre e San Giuseppe. Come possono i teologi negli ultimi cinquant’anni mettere in dubbio i tre Magi ed eliminarne il culto?
Se è autentica la loro presenza a Betlemme, preciso che oggi non è la festa dei re Magi, si festeggiano il 24 luglio Gaspare, Melchiorre e Baldassarre, e per noi sono figure importanti sia per la missione che svolsero sia per la loro coraggiosa testimonianza.
Dio presente in un Bambino si è manifestato prima ai pastori credenti ed emarginati dagli ebrei, poi ai Magi pagani. Quindi i Magi raffigurano tutto il mondo pagano che è chiamato a riconoscere Gesù come Dio e ad adorarlo. I pastori, umili e devoti, erano abbagliati e conquistati dall’incanto della luce angelica che li orientava verso la Luce Divina che squarciava le tenebre. Poi è toccato ai Magi, i pagani che riconoscono Dio in un Bambino e Lo adorano con tutta la loro intelligenza. Sottomisero ogni parte delle loro persone ai piedi del Bambino.
Oggi comunque non è la solennità dei tre Magi, ma è l’Epifania di Dio, la prima manifestazione di Dio presente nel Bambino.
Oggi siamo chiamati a riflettere sull’incredibile generosità di Dio, dire infinita è un eufemismo, quasi un’attenuazione della bontà di Dio. Riflettiamo che Dio Eterno, Onnipotente, Creatore, si è abbassato fino a diventare come noi, è venuto in mezzo a noi per elevarci verso Lui, ha cercato il dialogo con gli uomini nonostante le miserie degli uomini. Ma proprio per questo ha provato una grande tenerezza per le sue creature deboli e disordinate.
Dio che non ha bisogno di nulla perché è il Tutto, in realtà viene ad elemosinare il nostro misero amore!
E come i re Magi, pagani e non adoratori del Dio di Israele, si misero in ginocchio, con umiltà e riconoscendo che cercavano Dio, allo stesso modo noi dobbiamo inginocchiarci dinanzi la maestà del Signore, sia in Chiesa durante la consacrazione nella Santa Messa sia davanti al Tabernacolo, quando passiamo davanti o ci fermiamo in adorazione. La nuova falsa teologia che invita a rimanere seduti durante la consacrazione nella Santa Messa è voluta da persona senza più Fede ed è eseguita da credenti che hanno perduto la Fede.
Se si crede che l’Eucaristia è Gesù, Figlio di Dio, è naturale inginocchiarsi e adorarlo come fecero i re pagani. Sono i pagani ad avere più Fede…
Si rimane sbalorditi nel considerare che i Magi si spostarono dall’oriente per conoscere il Re, il Dio eterno incarnato in un Bambino, mentre la stragrande maggioranza dei cattolici non entra nelle Chiese che si trovano vicino casa o di passaggio o raggiungibili in pochi minuti. Quante cose si compiono ogni giorno considerate importantissime… (girare per i negozi, viaggiare, perdere tempo in cose inutili) e si dimentica di andare a trovare Gesù, vivo e vero, presente nell’Eucaristia del Tabernacolo!
Molti si considerano intelligenti e si innalzano fino al cielo, ma non pensano che Dio ha dato quell’intelligenza.
Occorre in realtà un’intelligenza che si fa piccola davanti a Dio per cercarlo a Betlemme, un luogo piccolo e povero, cosa insignificante dinanzi la rigogliosa Gerusalemme, che già rappresentava il potere distorto e Gesù nei tre anni di predicazione griderà forte contro la corruzione di quelli che stavano nel Tempio e si consideravano perfetti. Neanche dai pagani Magi presero la lezione dell’umiltà e dell’onestà intellettuale, li avranno considerati fuori di testa.
Gesù è nato per tutti, vuole incontrare soprattutto i più lontani, i peccatori ostinati, i non credenti, a tutti vuole donare il suo Amore. Mentre gli umili e credenti pastori adorarono il Bambino, ai Magi il Bambino si manifesta per farsi conoscere, è la sua Epifania a tutto il mondo pagano, ma c’è ancora moltissimo da fare per attirare l’attenzione dei non credenti.
È con la preghiera che si ottengono le grandi conversioni, per questo vi ho ripetuto di recitare in comunione di preghiera il Santo Rosario alle ore 16 e alle ore 21 (tutti e due oppure uno) secondo le intenzioni della Madonna.
Più che giudicare i non credenti e quasi condannarli, dobbiamo amarli nel nostro cuore e pregare ogni giorno per tutti loro. Anche quelli che non conosciamo ma di cui sentiamo parlare. Questi tempi ci invitano a fare di più per Gesù e Maria, per cui eliminiamo le perdite di tempo e dedichiamoci alle cose di lassù. La Chiesa ha bisogno di maestri della Fede per formare buoni cristiani, di testimoni credibili per mostrare concretamente il significato della Fede in Gesù.
Ognuno di voi in famiglia deve diventare un faro che emana luce spirituale con la pratica delle virtù e con un linguaggio degno.
I Magi portarono oro, incenso e mirra, noi dobbiamo portare il cuore a Gesù, per farci aiutare a svuotarlo da tutto ciò che non è amore e bene. Un cuore pieno di superbia e di animosità è incapace di cercare veramente Gesù, cerca solo di soddisfare l’egoismo. Chiediamo molte volte alla Madonna di donarci il suo Spirito e di rendere il cuore come il suo, di insegnarci ad amare Gesù come ha fatto Lei.
Come i Magi, tutti noi siamo chiamati a cercare Gesù e adorarlo, a indicarlo a tutti come il Guaritore da ogni forma di male.
I Magi vennero da oriente a Gerusalemme e dicevano: “Dov’è Colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo”. La nostra Stella è la Vergine Immacolata, chi segue questa Stella trova il Sole che illumina gli occhi della Fede e riscalda il cuore per amare tutti e così diventare buoni ed autentici cristiani.

Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana, sciogliendo questo nodo oppressivo. Chi mi vuole bene, preghi molto per me.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
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