"Aprirò tutti gli sbocchi della Mia clemenza verso gli uomini.
L'anima che in quel giorno (Domenica della Divina Misericordia) avrà ricevuto i sacramenti della Riconciliazione e della Santa Comunione, otterrà piena remissione delle colpe e dei castighi".
"Si concede l'indulgenza plenaria alle consuete condizioni (Confessione sacramentale, Comunione eucaristica, preghiera secondo l'intenzione del Sommo Pontefice) al fedele che nella Domenica seconda di Pasqua, ovvero della "Divina Misericordia", in qualunque chiesa o oratorio, con l'animo totalmente distaccato dall'affetto verso qualunque peccato, anche veniale, partecipi a pratiche di pietà svolte in onore della Divina Misericordia, o almeno reciti, alla presenza del Santissimo Sacramento dell'Eucaristia, pubblicamente esposto o custodito nel Tabernacolo, il Padre Nostro e il Credo, con l’aggiunta di una pia invocazione al Signore Misericordioso. Si concede l’indulgenza parziale al fedele che almeno con cuore contrito, elevi al Signore Gesù Misericordioso una delle pie invocazioni legittimamente
approvate".
"Beati i misericordiosi, perché troveranno Misericordia" (Mt 5,7)
Si ricorda che per ottenere la remissione COMPLETA delle colpe e dei castighi è necessario un approfondito esame di coscienza per poter confessare tutti i peccati commessi dopo l'ultima Confessione ben fatta. Se si è IN PECCATO MORTALE NON SI PUO' OTTENERE ALCUNA INDULGENZA, ma saranno rimesse pienamente soltanto le colpe e le pene relative a quei peccati che sono stati confessati nel corso della vita e perdonati con la Confessione sacramentale.
Ogni volta che si commette un peccato si contrae una colpa, alla quale corrisponde per Giustizia divina una pena. Quando il peccato è stato confessato con sincerità di pentimento, la colpa viene cancellata, ma resta la pena temporale, o castigo, che andrà scontata, o in Purgatorio, dopo la morte, oppure durante la vita, accettando le prove e le sofferenze e compiendo atti di carità e di contrizione perfetta. Perché l'indulgenza sia valida, è necessario che il cuore si stacchi da ogni affetto disordinato e da ogni peccato, anche veniale, altrimenti si ottiene una remissione solo parziale. Le Indulgenze sono doni della Misericordia di Dio, che possono essere applicate anche ai defunti, affinché siano condonati loro tutti i debiti contratti nel corso della vita, così da essere liberati definitivamente dalle pene del Purgatorio. Un tale gesto di carità verso le anime del Purgatorio contribuisce a sua volta alla purificazione dell'anima stessa che lo compie.
approvate".
"Beati i misericordiosi, perché troveranno Misericordia" (Mt 5,7)
Si ricorda che per ottenere la remissione COMPLETA delle colpe e dei castighi è necessario un approfondito esame di coscienza per poter confessare tutti i peccati commessi dopo l'ultima Confessione ben fatta. Se si è IN PECCATO MORTALE NON SI PUO' OTTENERE ALCUNA INDULGENZA, ma saranno rimesse pienamente soltanto le colpe e le pene relative a quei peccati che sono stati confessati nel corso della vita e perdonati con la Confessione sacramentale.
Ogni volta che si commette un peccato si contrae una colpa, alla quale corrisponde per Giustizia divina una pena. Quando il peccato è stato confessato con sincerità di pentimento, la colpa viene cancellata, ma resta la pena temporale, o castigo, che andrà scontata, o in Purgatorio, dopo la morte, oppure durante la vita, accettando le prove e le sofferenze e compiendo atti di carità e di contrizione perfetta. Perché l'indulgenza sia valida, è necessario che il cuore si stacchi da ogni affetto disordinato e da ogni peccato, anche veniale, altrimenti si ottiene una remissione solo parziale. Le Indulgenze sono doni della Misericordia di Dio, che possono essere applicate anche ai defunti, affinché siano condonati loro tutti i debiti contratti nel corso della vita, così da essere liberati definitivamente dalle pene del Purgatorio. Un tale gesto di carità verso le anime del Purgatorio contribuisce a sua volta alla purificazione dell'anima stessa che lo compie.
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