dottore della Chiesa
A causa della loro vecchiaia, Abramo e sua moglie erano divenuti incapaci di dare la vita; nel cuore di entrambi, la giovinezza si era spenta, ma la loro speranza in Dio rimaneva molto viva; questa non veniva meno, era indistruttibile.
Per questo Abramo, contro ogni speranza, generò Isacco, che è stato una figura perfetta del Signore. Non era naturale infatti che il seno già morto di Sara potesse concepire Isacco e che lo nutrisse con il suo latte; né era altrettanto naturale che la Vergine Maria, senza conoscere uomo, concepisse il Salvatore del mondo, e lo partorisse senza perdere la sua integrità...
Davanti alla tenda, l'angelo aveva detto al patriarca: «Fra un anno a questa data, Sara avrà un figlio» (Gen 18,10).
Anche l'angelo... disse a Maria: «Ecco che la piena di grazia concepirà un figlio» (Lc 1,28.31).
Sara rise dentro di sé considerando la sua età (vs 12); senza credere alla parola disse: «Avvizzita come sono dovrei provare il piacere, mentre il mio signore è vecchio?» Maria, pensando alla verginità che voleva custodire, esitava e disse: «Come è possibile? Non conosco uomo» (Lc 1,34). Certo la promessa era contro natura, ma colui che, contro ogni speranza, aveva dato Isacco a Sara, è veramente nato, secondo la carne dalla Vergine Maria.
Quando Isacco venne alla luce secondo la parola di Dio, Sara e Abramo si sono rallegrati. Quando Gesù venne nel mondo secondo l'annuncio di Gabriele, Maria e Giuseppe si sono rallegrati... «Chi avrebbe mai detto ad Abramo: Sara deve allatare figli? – esclamò la sterile – Eppure gli ho partorito un figlio nella mia vecchiaia» (Gen 21,6).
«Chi avrebbe detto al mondo che io avrei nutrito un figlio con il mio latte?» esclamò Maria.
In effetti non a motivo di Isacco Sara si mise a ridere, bensì a motivo di colui che è nato da Maria; e come Giovanni Battista ha manifestato la sua gioia esultando nel grembo di sua madre, Sara ha manifestato la sua gioia ridendo.
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