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domenica 18 agosto 2019

GS30 - Le divisioni in famiglia

XX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

 18 agosto 2019

+ Dal Vangelo secondo Luca  (12,49-53)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso! Ho un battesimo nel quale sarò battezzato, e come sono angosciato finché non sia compiuto! Pensate che io sia venuto a portare pace sulla terra? No, io vi dico, ma divisione. D’ora innanzi, se in una famiglia vi sono cinque persone, saranno divisi tre contro due e due contro tre; si divideranno padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera».

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
È una parola difficile da accogliere, sembra un messaggio oscuro anche se Gesù parla chiaramente. Bisogna capire la spiegazione di un insegnamento forte e che vuole distaccare ogni cristiano anche dall’affetto disordinato. Quindi, si tratta dell’affetto disordinato, perché è impossibile amare Gesù e quanti si oppongono a Lui.
Ma non è il credente, in realtà, il colpevole dei litigi familiari, quasi sempre è chi non crede in Gesù a creare scomposti litigi e problemi.
In molti casi il cristiano incontra maggiori contrasti in famiglia, non viene compreso/a da chi non ama il Signore mentre segue molti altri idoli, trasforma tutto in divinità e lo adora più degli stessi familiari. Quindi, non ha la pace, la gioia, l’equilibrio per accettare la Fede e la preghiera del familiare che compie un buon cammino spirituale sulle orme di Cristo.
Gesù ha previsto anche questi contrasti familiari e ha anticipato la soluzione.
Anche se parla di divisione in una famiglia dovuta alla sua presenza, Lui non desidera l’opposizione né l’incomprensione.
Lui è la Pace che riconcilia, l’Amore che salva, il Medico che guarisce da tutte le malattie, quelle spirituali e fisiche.
Gesù non ha alcuna responsabilità nei contrasti familiari a causa della Fede in Lui, i contrasti sorgono per l’ottusità e la cattiveria di qualcuno che non accetta Dio e reagisce contro chi in famiglia và a Messa e osserva i Comandamenti.
Chi vive nei vizi o segue altre dottrine umane e spesso segrete, reagisce scompostamente verso i familiari che pregano, pretende la rinuncia alla Messa festiva e il rifiuto dei valori cristiani. È un’imposizione insensata e inammissibile, una pretesa che diventa ricatto e che produce solamente animosità e risentimenti.
In questo senso Gesù afferma che la sua Persona causa divisioni, non volute comunque da Lui!
Nella famiglia non si può obbligare nessuno a credere ma neanche ad abbandonare la propria Fede, se viene coltivata con mitezza e bontà. Quali malesseri può causare chi prega per i familiari che vivono già qui il loro inferno e non hanno pace? Questi dovrebbero baciare i piedi ai familiari che pregano e fanno penitenze per la loro conversione.
Deve emergere un rispetto reciproco anche in una situazione disagiata.
Eppure esistono matrimoni tra coniugi di diversa religione, quindi o sono molto rispettosi o qualcuno non professa più la sua fede.
Il matrimonio tra cristiani presenta, come sappiamo, caratteristiche spirituali che vanno oltre l’amore umano. Non si tratta solo di attuare comportamenti educati e che sono facili quando tutto va bene, c’è anche l’invito evangelico a praticare le virtù quando nascono dissidi o ci sono valutazioni contrastanti sulla Religione e l’osservanza.
Ogni componente della famiglia ha doveri precisi verso tutti gli altri, tra cui il rispetto della religiosità altrui, senza arrivare a ricatti ridicoli e che danneggiano ulteriormente le relazioni familiari. È opportuno allora purificare le opinioni personali in nome del rispetto del coniuge o dei genitori o dei figli.
Se qualcuno in famiglia va a Messa o prega privatamente, non succede nulla di grave, al contrario potranno accadere miracoli!
In ogni famiglia c’è sempre un legame affettivo tra i coniugi, in qualche modo ci si sente legati ad obblighi morali che favoriscono l’armonia, ma non sempre avviene. Se all’inizio o negli anni qualcuno si distacca dalla preghiera, deve arrivare l’immediato soccorso da parte dell’altro coniuge o dei figli o dei genitori verso i loro figli.
Il soccorso è principalmente spirituale pregando per chi si è smarrito, ma non deve mai mancare la parola adeguata nei momenti opportuni. Non bisogna criticare aspramente chi non prega, così si produce l’effetto contrario ed aumenta l’avversità.
Ha bisogno di maggiore affetto chi non prega, perché si trova in una situazione disagiata e confusa. La sua vita è sconvolta e non ha pace!
La preghiera costante, umile, fiduciosa, produrrà nel tempo qualcosa di straordinario perché Gesù e Maria ascoltano sempre ed aiutano!
Non è mai inutile la preghiera per la conversione dei non credenti, e se non si convertono subito, la preghiera li aiuterà ad evitare comportamenti peggiori. Proprio nella richiesta fatta a Gesù e alla Madonna di aiutare quel familiare ribelle e contrario alle cose spirituali, si vede il vero amore di chi crede ed è convinto che la Grazia prima o poi arriverà.
Milioni di cristiani hanno pregato per anni per familiari scontrosi e prevaricatori, ottenendo dopo un po’ di tempo, qualche anno o dopo diversi anni la conversione profonda di quanti mostravano caratteri indisciplinati e spesso anche violenti.
I genitori o il coniuge o i figli, devono mettere nei Sacri Cuori di Gesù e di Maria ogni preoccupazione riguardo la mancata spiritualità di qualche familiare. Non è mai opportuno abbattersi o ingannarsi dell’impossibilità della conversione di chi in famiglia vive nel peccato e rifiuta il dialogo sulle cose religiose o è indifferente ma con disprezzo.
La preghiera può ottenere tutto ciò che necessita, sia per chi prega, i suoi familiari, le persone bisognose.
Innanzitutto bisogna preoccuparsi dei familiari ed insistere nella richiesta costante per ottenere la loro conversione. Mentre ci si trova nell’agitazione tutto sembra perduto e irrisolvibile, ma la Fede ci dice che il Signore Gesù è sempre pronto a darci quanto chiediamo di buono.
Occorre grande fiducia, amore, costanza, umiltà e l’osservanza dei Comandamenti.
«Tutto è possibile per chi crede» (Mc 9,23).
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