1 agosto 2019
+ Dal Vangelo secondo Matteo (13,47-53)
In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: «Ancora, il Regno dei Cieli è simile a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. Quando è piena, i pescatori la tirano a riva, si mettono a sedere, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi. Così sarà alla fine del mondo. Verranno gli Angeli e separeranno i cattivi dai buoni e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. Avete compreso tutte queste cose?». Gli risposero: «Sì». Ed Egli disse loro: «Per questo ogni scriba, divenuto discepolo del Regno dei Cieli, è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche».
Terminate queste parabole, Gesù partì di là.
Terminate queste parabole, Gesù partì di là.
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
L’eccelsa figura ascetica che tanto bene ha fatto e continua a compiere con i suoi meravigliosi scritti, ha avuto sempre presente il pericolo del fuoco eterno riservato ai cattivi e ha fondato un Istituto religioso dedito alla santa predicazione. Oltre i libri devozionali che diffuse ovunque anche con l’aiuto dei suoi missionari Redentoristi, scrisse importanti opere di scienze morali che ogni Sacerdote dovrebbe conoscere approfonditamente.
Questo grande missionario prima di abbracciare la vita ecclesiastica, fu un avvocato del foro di Napoli, toccato dalla Grazia lasciò la toga per dedicarsi totalmente a Dio. La vocazione è un valore immenso, una manifestazione molto particolare dell’Amore di Dio.
Sant'Alfonso per rispondere alla chiamata di Dio lasciò il prestigio umano per la vita ecclesiastica, da avvocato del foro di Napoli divenne avvocato dei peccatori davanti a Dio. Non solo fu un grande maestro di preghiera, il suo impegno nell'apostolato lo portò ad organizzare continue missioni al popolo per parlare di Gesù e del Vangelo.
L’avvocato Alfonso de’ Liguori quando trovò il tesoro più importante mai conosciuto e che lo rendeva ancora più buono e sereno, non ebbe dubbi nel lasciare tutto quello che possedeva per ricevere il vero tesoro che arricchisce l’anima, trasforma la vita e non trascura le necessità materiali.
Sant'Alfonso è sicuramente un luminoso esempio di piena dedizione al Vangelo, egli ha risposto alla vocazione in maniera commovente.
Il suo ardore spirituale era una fiamma d’amore sempre accesa ed illuminava vicini e lontani, scuoteva con vigore le coscienze.
La Chiesa ha sempre mostrato questi esempi di santità, invitando tutti a seguire le orme di Gesù perché questo è il modo per realizzarsi.
È un grande esempio di amore per le anime, caratteristica oggi perduta in gran parte della Chiesa. Bisogna preoccuparsi delle porte chiuse delle Chiese e semmai abbattere i muri del Vaticano per ospitare tutti, anche per facilitare il vero abbattimento materiale che avverrà contro l’unica Chiesa del Dio cattolico.
Con le porte chiuse delle Chiese si impedisce a milioni di credenti e anche ai non credenti che cercano Dio, di pregare e di iniziare una nuova vita. Alle volte sono sufficienti anche pochi minuti per rientrare in sé e con la Grazia di Dio fare buoni propositi di vita che allontanano dagli errori.
Si deve ritornare ad evangelizzare le famiglie, incontrarli nelle loro case per la recita del Rosario e permettere alla Madonna di aiutare tutti.
La nostra mentalità è opposta a quella del mondo, non ci sorprendiamo se gli altri non comprendono il nostro impegno spirituale né la necessità della preghiera giornaliera, comunque tutti i lontani non ne capiscono l’urgenza.
Sono i radical chic ipocriti e pieni di contraddizioni a dare i comandi con le loro insulse interviste e i perfidi esempi che emanano ogni secondo!
Noi sappiamo bene che l’unione con Gesù e la consacrazione alla Madonna ci permettono di non rimanere schiacciati dalla violenza dei diavoli, capaci di condurre verso scelte scellerate e dannose sotto ogni aspetto.
Questa umanità ha capovolto le priorità e probabilmente poco più del 10% riesce a rispettare i valori morali. Questa percentuale è approssimativa, ma se valutiamo con obiettività lo scatenamento dei vizi impazziti in miliardi di persone e la depravazione dilagante ovunque, forse questa valutazione è giustificata.
Non dobbiamo solamente pensare ai criminali, ai drogati, ai corrotti della politica e dello Stato di ogni Nazione, no, ci sono categorie di disonesti e arroganti mascherati da perbenisti, costantemente impegnati ad elaborare piani per arrivare con ogni mezzo al potere o per arricchirsi. E l’uno include l’altro. Al tempo stesso hanno pure il tempo di seminare zizzania contro i loro nemici, forse persone davvero perbene.
Stanno avvenendo nel mondo tanti episodi eclatanti e dobbiamo valutarli sotto l’ottica della nostra Fede. Non credete a giornalisti e politici.
L’espansione globalista dell’ideologia «no border» è devastante per l’umanità. C’è uno sconfinamento assoluto in ogni campo, non c’è più Legge né Stato, senza morale e rispetto della cultura nazionale di uno Stato, senza confini nazionali, senza più mantenere il senso del limite.
Quel 90 % indicativo della società imbestialita non vuole limiti, rifiuta e disprezza le Leggi nazionali e il Diritto internazionale. Come finirà?
«Così sarà alla fine del mondo. Verranno gli Angeli e separeranno i cattivi dai buoni e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti».
Noi che seguiamo la Verità abbiamo facilmente incomprensioni con quanti vivono nell’inganno e nell’indifferenza ipocrita e subdola, dobbiamo sopportare mormorazioni e calunnie, sorrisetti di scherno, discriminazioni nell’ambiente di lavoro, la perdita di vantaggi economici o di amicizie distanti da Cristo.
Talvolta, forse anche nella nostra stessa famiglia o con gli amici, sarà necessaria una buona dose di serenità e di fortezza soprannaturale per rimanere coerenti e saldi nella Fede. E potrebbe presentarsi la tentazione, in queste incomode circostanze, di scegliere la via facile per evitare una situazione di rifiuto, di incomprensione, magari anche di canzonatura da parte degli altri, e questo a spese dell’atteggiamento che un buon cristiano deve sempre mantenere.
Può invaderci la tentazione di lasciarci travolgere dai rispetti umani, mimetizzando la nostra identità, la nostra condizione di discepoli di Cristo che vogliono vivere molto vicini a Lui, ma sarebbe un gravissimo errore. Vogliamo mostrare sempre ciò che siamo e Gesù ci ama così come siamo.
Chiediamo a Sant’Alfonso di aiutarci nel cammino spirituale per rimanere sempre vicini e fedeli a Gesù e alla Madonna.
---
Nessun commento:
Posta un commento
Comunque tu sia arrivato fino qui, un tuo commento è gradito, si può dissentire ma non aggredire, la costruzione è preferita alla distruzione..