+ Dal Vangelo secondo Luca (19,1-10)
In quel tempo, Gesù entrò nella città di Gèrico e la stava attraversando, quand’ecco un uomo, di nome Zacchèo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere chi era Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, perché era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per riuscire a vederlo, salì su un sicomòro, perché doveva passare di là. Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zacchèo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È entrato in casa di un peccatore!». Ma Zacchèo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto». Gesù gli rispose: «Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch'egli è figlio di Abramo. Il Figlio dell’Uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Durante il giorno penso spesso a tutte quelle persone che non pregano ma anche alle altre che vanno a Messa e vivono nella sregolatezza, questo mi causa molta sofferenza, perchè questa loro vita difficilmente permetterà la loro salvezza eterna. La preoccupazione non se la pongono molti familiari non credenti o superficiali sulle cose di Dio, mentre chi riflette sulla condizione umana e sull'aldilà non può non provare sofferenza per le persone che si avviano verso la loro dannazione.
E prego di più per la conversione dei peccatori, chiedo a Gesù di toccare i loro cuori induriti e renderli buoni, ma per avere molto da Lui bisogna dare molto a Lui. Quelli che non vivono in Grazia di Dio oggi sono quasi 7 miliardi di persone, perchè la popolazione mondiale ha superato la soglia di 7 miliardi di abitanti secondo la stima del 31 ottobre 2011. Padre Pio e Natuzza Evolo sono stati formidabili nell'ottenere la conversione di molti peccatori, rimane impossibile anche ai Santi la conversione di 7 miliardi di anime.
La Madonna chiede di essere aiutata nella nuova evangelizzazione, vuole riportare i peccatori nel Cuore di Gesù, per questa ragione Ella è venuta a visitarci in questi ultimi secoli. La Vergine Santa è apparsa per ricordare all'umanità che Dio esiste e che per ottenere la salvezza eterna occorre pregare, praticare i Sacramenti, seguire il Vangelo storico. Ma i suoi messaggi cadono nel vuoto, infatti ha dato innumerevoli messaggi a Medjugorje ma molti credenti cercano con curiosità i falsi profeti e i loro messaggi inventati.
La Madonna in quest'opera di salvezza delle anime non è aiutata da innumerevoli Prelati e Sacerdoti troppo attaccati alle cose del mondo e distaccati dalla volontà di Gesù. I patti segreti che esistono contemplano anche la negazione delle vere apparizioni mariane, mentre quelle dichiarate false a causa degli scandali, vengono lasciate libere di operare. Siamo arrivati a questo ma è solo una briciola rispetto all'enorme sporcizia presente.
Come si potrà riportare la Santa Chiesa allo splendore dei suoi primi tempi? Solo per intervento di Gesù, non c'è altro modo.
Penso anche a tutte quelle situazioni di abbandono spirituale dei cattolici nelle parrocchie smarrite dietro la mondanità, dove non si annuncia più il Vangelo e Gesù non è il perno di tutta la vita parrocchiale. Dove vanno tutti questi fedeli ignari del relativismo imperante? Sarà la loro Fede sicuramente poco curata a salvarli, oppure le loro lacrime per non avere ricevuto in parrocchia molti aiuti spirituali? Come si fa a non pensare alla salvezza eterna dei parrocchiani?
Sono contento per i Sacerdoti, le Religiose, i Diaconi che vivono con intensità la loro consacrazione e pregano molto per le anime.
In tutti i modi dobbiamo dare buoni consigli e indicare la sana dottrina della Chiesa. Molti credenti vogliono vivere il Vangelo di Gesù e continuano ad arrivarmi moltissime mail con richieste di aiuti. Sapete che qualche anno fa si sono cancellate circa settemila mail già scaricate nel mio computer, ve lo scrissi allora, a quelle mail non avevo risposto e questo mi è dispiaciuto moltissimo.
Ogni giorno prego per quanti non hanno ricevuto le risposte, chiedo a Gesù di aiutarle e donare con abbondanza la sua Grazia. Dove non posso arrivare io, sia Gesù a fare quello che può fare Dio.
Quindi, tutti quelli che mi hanno scritto senza avere ricevuto risposta a causa di questo incidente, sappiano che prego ogni giorno per loro. Chi vuole può riscrivere, vi esorto però a non dilungarvi troppo e di non chiedere molti quesiti in una mail. Non bisogna lasciarsi prendere dalla frenesia, comprendo che dinanzi alla sofferenza che si fa presente si scrive senza fermarsi.
In una mail è preferibile chiedere il consiglio sulla situazione più importante per agevolare la mia risposta. Sono moltissime le mail a cui devo rispondere, è una lunga preghiera aiutare con amore. Sperimento che anche poche parole scritte con amore danno una incredibile ricarica e la certezza di non essere soli. Le parole straripanti amore e verità sostengono i più abbattuti e si rialzano con facilità per ricominciare un nuovo cammino.
Nel Vangelo di oggi troviamo l'appellativo "Figlio dell'Uomo", è uno dei titoli con il quale Gesù molte volte preferiva designarsi. Nei Vangeli ricorre circa 80 volte, al di fuori di essi ricorre in At 7,56, in Eb 2,6 e in Ap 1,13 e 14,14. Per arrivare a spiegare questo titolo, occorre porre l’attenzione sul fatto che Gesù era anche un essere umano come tutti gli altri essendo nato da una Donna, Maria che l’ha concepito e partorito.
Questa affermazione ha lo scopo di puntualizzare lo stretto legame di parentela esistente fra Gesù Cristo e il genere umano, ma vuole anche esaltare la sua funzione salvifica. Il titolo "Figlio dell'Uomo" si trova anche nell'Antico Testamento, il Profeta Ezechiele lo utilizza circa 90 volte, ed è da considerare come il legame tra Antico e Nuovo.
Il titolo "Figlio dell'Uomo" infatti proviene dall'Antico Testamento, soprattutto dal libro del Profeta Daniele. Ecco il testo che descrive una visione notturna del Profeta: "Guardando ancora nelle visioni notturne, ecco apparire, sulle nubi del cielo, uno, simile ad un Figlio di Uomo; giunse fino al vegliardo e fu presentato a lui, che gli diede potere, gloria e regno; tutti i popoli, nazioni e lingue lo servivano; il suo potere è un potere eterno, che non tramonta mai, e il suo Regno è tale che non sarà mai distrutto" (Dn 7,13-14).
Ovviamente i pareri possono essere diversi sia riguardo il testo che l'esegetica, ma questa mia spiegazione è quella ufficiale del Magistero. Gesù ha utilizzato con frequenta questo titolo parlando di se stesso, mentre erano gli altri a chiamarlo Figlio di Dio. Nessuno Lo chiamava Figlio dell'Uomo tranne il diacono Stefano prima della lapidazione e nell'Apocalisse in due testi.
Gesù gradiva l'espressione "Figlio dell'Uomo", questo si deduce da due citazioni: Mc 8,29-31 e Mc 14,61-62. Era anche un modo discreto a cui ricorreva Gesù per rivendicare con forza la sua messianità ma nel contempo usava l’accortezza di non allarmare i suoi ascoltatori. Questa considerazione di fondo giustifica il fatto che essa sia utilizzata in un ampio e differente uso:
in Mc 8,38 è collegata all’idea del trionfo escatologico: “…anche il Figlio dell’Uomo si vergognerà di lui…”;
in Mc 8,31 si parla della ineluttabilità delle sofferenze: “E cominciò ad insegnar loro che il Figlio dell’Uomo doveva molto soffrire …”.
Voglio rilevare inoltre che questo titolo doveva apparire enigmatico a molti degli ascoltatori, infatti si domandavano: “Chi è questo Figlio dell’Uomo?” (Gv 12,34). C'era molta prudenza in Gesù e da un lato non voleva suscitare esaltazione attorno a Lui, dall'altro lato non voleva essere ostacolato dai suoi nemici che Lo condannavano per l'affermazione di essere Figlio di Dio. Mentre l'espressione "Figlio dell'Uomo" li lasciava confusi.
Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana, sciogliendo questo nodo oppressivo. Chi mi vuole bene, preghi molto per me.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
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