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sabato 9 novembre 2013

2698 - Commento al Vangelo del 9/11/2013

+ Dal Vangelo secondo Giovanni (2, 13-22)
Si avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. Trovò nel Tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete. Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della Casa del Padre mio un mercato!». I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: «Lo zelo per la tua casa mi divorerà». Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». Rispose loro Gesù: «Distruggete questo Tempio e in tre giorni lo farò risorgere». Gli dissero allora i Giudei: «Questo Tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». Ma Egli parlava del Tempio del suo Corpo. Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù. 
 
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
La festa odierna (Dedicazione della Basilica Lateranense, ndr) ci porta a considerare i primi tempi dell'affacciarsi della Chiesa, quando i cristiani cominciarono a costruire i luoghi pubblici che indicavano la libertà sopraggiunta dopo secoli di spietate persecuzioni. Leggiamo il quadro storico della maestosa Basilica Lateranense.
«L'Arcibasilica Laterana o Lateranense, meglio nota come San Giovanni in Laterano, è la Cattedrale della diocesi di Roma, sita sul colle del Celio, e la sede ecclesiastica ufficiale del Papa, contenendovi la Cattedra papale o Santa Sede. È inoltre la prima delle quattro Basiliche papali e la più antica e importante basilica d'Occidente. La Basilica sorse nel IV secolo nella zona allora nota come Horti Laterani, antichi possedimenti della famiglia dei Laterani confiscati ed entrati a far parte delle proprietà imperiali al tempo di Nerone.
Restituiti ai Laterani da Settimio Severo, che vi aveva eretto nei pressi i Castra Nova equitum singularium, il terreno e il palazzo che vi sorgeva pervennero all'imperatore Costantino quando questi sposò nel 307 la sua seconda moglie, Fausta, figlia dell'ex-imperatore Massimiano e sorella dell'usurpatore Massenzio. La residenza era dunque nota, a quell'epoca, con il nome di Domus Faustae e Costantino ne disponeva come proprietà personale quando vinse Massenzio alla battaglia di Ponte Milvio, nel 312.
La tradizione cristiana aulica fa risalire la vittoria a una visione premonitrice che nel motto "In hoc signo vinces" avrebbe spinto l'imperatore a dipingere il simbolo cristiano della Croce sugli scudi dei propri soldati. Vittorioso, Costantino avrebbe donato, in segno di gratitudine a Cristo, gli antichi terreni e la residenza dei Laterani al Vescovo di Roma, in una data incerta, ma associabile al papato di Milziade (310-314).
Sul luogo degli antichi beni venne edificata dunque la primitiva Basilica, consacrata da Milziade al Redentore, all'indomani dell'editto di Milano dell'anno 313 che legalizzava il Cristianesimo. Nella domus, divenuta sede papale, si tenne in quello stesso anno il Concilio con cui venne dichiarato eresia il donatismo.
La dedicazione ufficiale della basilica al Santissimo Salvatore fu compiuta però da Papa Silvestro I nel 324, che dichiarò la Chiesa e l'annesso Palazzo del Laterano Domus Dei ("Casa di Dio")».
Le grandi Basiliche che si costruivano dopo la riconosciuta verità della Chiesa fondata da Gesù, erano vaste e bellissime. Mostravano già all'esterno la grandezza di Dio e all'interno lo splendore indicava la sua maestosità.
Non si abbellirono subito ma con il tempo si completarono in modo celestiale. Le Basiliche costruite dopo l'Editto di Costantino fino oltre il Basso Medioevo risultano meravigliose ed espressive della dignità e onnipotenza di Dio. Entrare in una Chiesa antica o dei secoli scorsi ma decorata con stile antico, infonde un senso di pace profonda, si avverte la presenza di Dio nel luogo che innalza a Lui lodi e adorazioni.
Mentre le Chiese moderne o quelle costruite in passato senza il vivo desiderio di glorificare Dio, sono fredde, trascurate e spoglie.
Le Chiese devono essere simbolo della presenza di Dio tra gli uomini, deve essere allestita per Lui e non per esaltare l'architetto o il parroco o il Vescovo coinvolti nella costruzione. Ogni Chiesa è come la Basilica lateranense, che è stata la prima Chiesa intitolata al Salvatore, innalzata a Roma dove era già presente il Vescovo che è sempre stato il Vicario di Cristo.
Se crediamo che Gesù è realmente presente nelle nostre Chiese, bisogna predisporle per dare a Lui gloria, adorazione, lode.
Nelle Chiese ci incontriamo con il nostro Dio che ci aspetta, realmente presente nella sacra Eucaristia custodita nel Tabernacolo. Ogni Chiesa è il luogo di incontro con il Padre comune. La Chiesa-edificio rappresenta e significa la Chiesa-assemblea. Formata da pietre vive che sono i cristiani, consacrati a Dio mediante il Battesimo.
Dobbiamo recarci in Chiesa con molta riverenza, nulla infatti merita maggior rispetto della casa del Signore. Entriamoci con la piena fiducia di incontrare Gesù Cristo, l'Amore che ci ama sempre, Colui che ha dato la sua Vita per riscattare la nostra vita. Ci attende ogni giorno e ci chiama con molta delicatezza. In questa Casa incontriamo anche i nostri fratelli che dobbiamo amare con molto affetto e rispettare in ogni circostanza.
 
Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana, sciogliendo questo nodo oppressivo. Chi mi vuole bene, preghi molto per me.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
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Medaglia di San Benedetto