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lunedì 8 ottobre 2018

SC 263 Commento al Vangelo di domenica 07.10.2018 (Padre Giulio Maria Scozzaro)

XXVII Domenica del Tempo Ordinario 

+ Dal Vangelo secondo Marco (10,2-16)
In quel tempo, avvicinatisi dei farisei, per metterlo alla prova, gli domandarono: «È lecito ad un marito ripudiare la propria moglie?». Ma Egli rispose loro: «Che cosa vi ha ordinato Mosè?». Dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di rimandarla». Gesù disse loro: «Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma all’inizio della creazione Dio li creò maschio e femmina; per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e i due saranno una carne sola. Sicché non sono più due, ma una sola carne. L’uomo dunque non separi ciò che Dio ha congiunto». Rientrati a casa, i discepoli Lo interrogarono di nuovo su questo argomento. Ed Egli disse: «Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio contro di lei; se la donna ripudia il marito e ne sposa un altro, commette adulterio». Gli presentavano dei bambini perché li accarezzasse, ma i discepoli li sgridavano. Gesù, al vedere questo, s’indignò e disse loro: «Lasciate che i bambini vengano a Me e non glielo impedite, perché a chi è come loro appartiene il Regno di Dio. In verità vi dico: Chi non accoglie il Regno di Dio come un bambino, non entrerà in esso». E prendendoli fra le braccia e ponendo le mani sopra di loro li benediceva. 

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Il matrimonio in Chiesa è ancora un sogno da coronare per molti, chiamati i «sopravvissuti» alla mutevole e libera forma di convivenza tra uomo e donna. L’èlite ha inserito nella cultura moderna e poi i politici l’hanno stabilito per legge, un’altra convivenza tra persone dello stesso sesso, persone che seguono senza controllo gli istinti devianti.
Il matrimonio cattolico in questi ultimi decenni è stato attaccato da molte parti con metodi rabbiosi, concentrando l’obiettivo sulla sua disgregazione per creare una nuova società senza morale, senza Dio e alla ricerca esclusiva di ogni forma di appagamento dei sensi. In pratica congettura in tutti una vita immorale.
Chi sono i manovratori di questa scellerata idea di libertà che fa sognare il soddisfacimento dei propri desideri e il riappropriarsi degli spazi di vita, spenti a causa del matrimonio?
È stata abilmente seminata una forma di «gramigna» che arriva a toccare in molti modi la mente di tutte le persone sposate, e che attecchisce lì dove non si utilizzano i mezzi sacri per tagliare anche le radici.
Forse pochi riescono a reagire e ad assestare buoni colpi con la zappa spirituale che è la preghiera, ogni volta che spunta questa erba infestante.
Non solamente le persone sposate vengono raggiunte dai messaggi subliminali lanciati con ogni mezzo mediatico, messaggi progettati per passare al di sotto dei normali limiti della percezione. L’inconscio di tutti quelli che non sono spiritualmente corazzati, è occupato da convinzioni di nuovi stili di vita e dalla ricerca della libertà sentimentale. Da scoprire e vivere!
Non solo più un uomo o una donna come avviene nel matrimonio religioso, ma tanti/e, oppure nuove relazioni senza impegni…!
L’èlite che esulta al solo pensiero di distruggere il matrimonio cattolico, vive in una dimensione infernale, sono personaggi eccentrici inondati di continuo dai miasmi e dai fetori dell’inferno ma loro li percepiscono come aria pulita…
Non hanno mai pace interiore e mascherano abilmente i progetti segreti che sono per loro la linfa che li fa orrendamente e ingannevolmente vivere soddisfatti… compiaciuti…
Sono come tori infuriati ma riescono anche a controllare la violenta rabbia interiore, c’è in loro un grande dominio delle parole e dei gesti, ma non possono controllare quello che la mente deviata e quindi malata, vuole distruggere nel mondo e così creare immense sofferenze nelle famiglie e nei bambini.
L’obiettivo in realtà non è la sofferenza delle persone, ma è la creazione di una società immorale, perché gli stessi componenti dell’èlite sono pervertiti, cattivi, amorali. Sono posseduti dai diavoli e non possono accorgersene, non cercano neanche di capire la ragione del rifiuto del sacro che è uno dei tre motivi che conferma la presenza dei diavoli in una persona.
Quindi, l’èlite mondiale da decenni ha programmato una nuova società senza la presenza della famiglia tradizionale, con questo non si deve incriminare l’èlite per le famiglie cattoliche che divorziano. Neanche i diavoli sono responsabili in molti casi. Le scelte sono personali e ognuno agisce con la libertà di cui dispone.
La mentalità moderna mostra in tutte le sue luci intense la bellezza dell’essere svincolati dal legame matrimoniale, suscita la curiosità di compiere almeno la prova della relazione senza vincoli, come sono i rapporti sentimentali usa e getta. In questi rapporti sono maestri del male i personaggi dello spettacolo.
Riguardo i divorziati, essi hanno fatto una scelta opposta alla volontà di Dio ma non sono già condannati né possiamo giudicarli noi. Anche loro rientrano nel progetto di salvezza che vuole Gesù, e possiamo aiutarli molto con la nostra preghiera. Il Signore offre tante possibilità anche ai divorziati e attende le loro preghiere.
Gesù vuole salvare tutti quelli che Lo riconoscono Dio e si pentono.
Il matrimonio religioso è come una palestra che permette di crescere nelle virtù, è una vera scuola di perfezione e richiede generosità.
«… e i due saranno una carne sola. Sicché non sono più due, ma una sola carne. L’uomo dunque non separi ciò che Dio ha congiunto».
È molto impegnativo per la coppia di sposi diventare una carne sola, è possibile solo con l’aiuto di Gesù e della Madonna. Solo la coppia che prega, resiste ai continui messaggi di corruzione e di spinta alla libertà individuale, che inducono a credere che il matrimonio sia un cappio.
Anche una nuova relazione diventa un impegno, ma oggi si considera solo come un’esperienza. Non viene ritenuta più impegnativa per la libertà di staccare alla prima incomprensione.
Mentre nel matrimonio cattolico c’è la Grazia sacramentale che agisce per far porre rimedio ai coniugi che sbagliano, c’è un vincolo sacro che «trattiene» amorevolmente lo slancio di mettere fine alla coppia.
Sbaglia chi considera il matrimonio come una trappola, è invece una scuola di virtù, dove i genitori sono chiamati da Dio a cooperare ai suoi disegni, con la nascita dei figli e con l’educazione amorevole e religiosa. La responsabilità dei genitori è grande davanti a Gesù, perché l’educazione è questione di cuore.
Pregate molto il Santo Rosario per sentire l’abbraccio e la protezione della Madonna, per scoprire che Gesù è buono e ci ama sempre.
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