In quel tempo, il Signore disse: «Guai a voi, che costruite i sepolcri dei profeti, e i vostri padri li hanno uccisi. Così voi testimoniate e approvate le opere dei vostri padri: essi li uccisero e voi costruite. Per questo la sapienza di Dio ha detto: “Manderò loro profeti e apostoli ed essi li uccideranno e perseguiteranno”, perché a questa generazione sia chiesto conto del sangue di tutti i profeti, versato fin dall’inizio del mondo: dal sangue di Abele fino al sangue di Zaccarìa, che fu ucciso tra l’altare e il santuario. Sì, io vi dico, ne sarà chiesto conto a questa generazione. Guai a voi, dottori della Legge, che avete portato via la chiave della conoscenza; voi non siete entrati, e a quelli che volevano entrare voi l’avete impedito». Quando fu uscito di là, gli scribi e i farisei cominciarono a trattarlo in modo ostile e a farlo parlare su molti argomenti, tendendogli insidie, per sorprenderlo in qualche parola uscita dalla sua stessa bocca. (Lc 11,47-54)
Quelli che sanno già tutto.
Quelli che non hanno bisogno della Chiesa né dei suoi maestri o profeti.
Quelli che si bastano: alla fine diventano parola di Dio e legge divina a se stessi.
Nei riguardi dei profeti e dei maestri della Chiesa, tali soggetti utilizzano quegli aspetti del loro insegnamento e quei tratti delle loro azioni che fanno loro comodo.
Non è così anche per quanto riguarda l’ammirazione della quale è circondato Papa Francesco?
Non è così per quanto riguarda il tentativo di catturare dalla propria parte le puntualizzazioni del Sinodo sulla Famiglia, il più delle volte interpretate e tirate – dentro e fuori la Chiesa - secondo il proprio comodo?
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Comunque tu sia arrivato fino qui, un tuo commento è gradito, si può dissentire ma non aggredire, la costruzione è preferita alla distruzione..