Il Signore ti benedica,ti custodisca e ti mostri il Suo volto misericordioso!

Quando pensi di aver toccato il fondo e che nessuno ti voglia o ti ami più, Dio si fa uomo per incontrarti, Gesù ti viene accanto

CIAO A TE !!

Nulla è più urgente nel mondo d'oggi di proclamare Cristo alle genti. Chiunque tu sia, puoi, se vuoi, lasciare un tuo contributo, piccolo o grande che sia, per dire, comunicare, annunciare la persona di Gesù Cristo, unico nostro salvatore. Uno speciale benvenuto a LADYBUG che si è aggiunta di recente ai sostenitori ! *************************************************** Questo blog è sotto la protezione di N.S. Gesù Cristo e della SS Vergine Maria, Sua Madre ed ha come unica ragione di esistere di fornire un contributo, sia pure piccolo ed umile, alla crescita della loro Gloria. ***************************************************



Con Cristo non ci sono problemi, senza Cristo non ci sono soluzioni.

mi trovate anche su questo blog
---------------------------------------------------------------



domenica 23 dicembre 2018

SC 293 Commento al Vangelo di domenica 09.12.2018 II avvvento (Padre Giulio Maria Scozzaro)

Dal Vangelo secondo Luca (3,1-6)
Nell’anno quindicesimo dell’impero di Tiberio Cesare, mentre Ponzio Pilato era governatore della Giudea, Erode tetràrca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetràrca dell’Iturèa e della Traconìtide, e Lisània tetràrca dell’Abilène, sotto i sommi sacerdoti Anna e Càifa, la parola di Dio venne su Giovanni, figlio di Zaccaria, nel deserto. Egli percorse tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati, com’è scritto nel libro degli oracoli del profeta Isaia:
«Voce di uno che grida nel deserto:
Preparate la via del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri!
Ogni burrone sarà riempito,
ogni monte e ogni colle sarà abbassato;
le vie tortuose diverranno diritte
e quelle impervie, spianate.
Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!». 

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
L’ultima parte della profezia di Isaia lascia alquanto sorpresi se si considera che non tutti gli esseri umani riescono a salvare le loro anime.
“Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!”, per noi sembra irrealizzabile questa Volontà di Dio, rivelata al Profeta. Noi non siamo di quelli che orientano la Parola di Dio secondo le proprie voglie e la manipolano con molta prontezza, noi sappiamo perfettamente che una eventuale manipolazione ci allontanerebbe dall’amicizia di Dio e Lui non avrebbe più fiducia in noi.
E a cosa servirebbero le nostre preghiere se modificassimo le sue Leggi con l’aggravante dell’abitudine di ripetere bugie e ipocrisie?
La citazione di sopra la possiamo spiegare in due modi, secondo la mia riflessione scaturita dalla preghiera che considero umile e devota.
L’importante è non andare mai contro l’essenza della rivelazione di Dio.
In “ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!”, da un lato c’è la piena Volontà di Dio della rivelazione a tutti del suo piano di salvezza, dall’altro lato effettivamente tutti gli esseri umani vedranno questa salvezza, ma non sarà aperta a tutti, ne godranno eternamente solo i buoni e i puri di cuori.
È l’uomo a scegliere il suo destino con le sue scelte di vita: con la fedeltà a Dio o al contrario, rifiutando Dio e la salvezza eterna.
“Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!”, significa allora, che tutti siamo chiamati alla gloria eterna e tutti conosceremo nell’aldilà l’esistenza dell’eternità e, quindi, del Paradiso e dell’inferno, con il Purgatorio luogo di salvezza ma transitante: vi si rimane per quel tempo indispensabile per espiare i peccati non riparati in questa vita. Ma sempre di salvezza eterna si tratta.
Tutti gli uomini sapranno prima o poi dell’esistenza dell’eternità, ma molti saranno nella felicità infinita, altri nella dannazione infinita.
Questa domenica ci presenta la grande figura di Giovanni Battista, il quale viene a indicare che la salvezza è veramente entrata nel mondo. Lo era duemila anni fa, lo è ancora adesso, perché il vero cristiano deve ascoltare la voce di chi grida ancora che solo in Gesù vi è salvezza.
L’annuncio si può ascoltare nelle omelie, negli incontri dove al centro è la corretta Parola di Dio per adorarla e servirla fedelmente.
Non servono a nulla gli incontri se non c’è la volontà di seguire il Vangelo di Gesù, sono preghiere sprecate quelle fatte senza fedeltà a Dio.
Oggi Giovanni Battista deve diventare ognuno di noi, per annunciare ai familiari, agli amici, ai colleghi, a tanti, che Gesù viene a Natale per dare senso alla vita di tutti, soprattutto degli sfiduciati, di quanti si considerano irrealizzati, dei poveri e dei disoccupati, degli ammalati, di quanti soffrono in qualsiasi modo e non vedono vie d’uscita.
È Gesù Cristo il Salvatore e il Guaritore. Tutto è possibile a chi crede, a chi Lo adora con Fede, ma disponiamo bene i nostri cuori.
Gesù non viene per tutti a Natale, come non venne per tutti duemila anni fa a Betlemme per il rifiuto di molti e non per sua scelta.
Non solo non c’era posto nelle case e Maria e Giuseppe alloggiarono in una stalla, non c’è neanche oggi spazio nel cuore di moltissimi, atei o indifferenti, convinti di non avere necessità dell’aiuto di Dio e il Natale per loro è solo una grande festa pagana, allestita per mangiate solenni e regali che devono sorprendere…
Si dedicano ore ogni giorno a riflettere sul regalo da fare a Natale, se dedicassero metà tempo al Santo Rosario riceverebbero miracoli.
Il Natale deve contemplare la festa e i pasti preparati secondo i propri gusti, ma non è questo il vero Natale. Regali e cibo devono venire dopo la vera festa che è la nascita del Figlio di Dio, Bambino nel Corpo, ma eterno nello Spirito.
Non sono il pasto prelibato e i regali scambiati a rendere migliore il nostro cuore, solo Gesù Bambino ci rende migliori nella gioiosa allegria della notte di Natale. Non si diventa buoni solo a Natale per poi ricominciare con le ingiurie, l’odio, la vendetta.
Non perdete di vista la data del 25 dicembre, riflettete ogni giorno sull’avvenimento memorabile. Questa meditazione vi renderà migliori.
A Natale tutto deve essere subordinato alla nascita dalla Vergine Immacolata del dolcissimo Gesù, sempre disponibile a ricolmarci di Grazie, aiuti e protezioni. Se però Lo ignoriamo, non aspettiamoci nulla.
Dio viene in mezzo a noi e se ci disinteressiamo di Lui, restiamo privi del suo Amore che eleva l’anima, conferisce dignità e migliora la vita.
È Dio che viene a visitarci a Natale e ci vuole incontrare uno ad uno, ma se il cuore non è libero da tante zavorre, non Lo si incontra!
Si rimane soli con gli affanni quotidiani, i tarli che corrodono la vera Fede e la mente intenta al soddisfacimento delle smanie opprimenti!
----

Nessun commento:

Posta un commento

Comunque tu sia arrivato fino qui, un tuo commento è gradito, si può dissentire ma non aggredire, la costruzione è preferita alla distruzione..

Medaglia di San Benedetto