Il Signore ti benedica,ti custodisca e ti mostri il Suo volto misericordioso!

Quando pensi di aver toccato il fondo e che nessuno ti voglia o ti ami più, Dio si fa uomo per incontrarti, Gesù ti viene accanto

CIAO A TE !!

Nulla è più urgente nel mondo d'oggi di proclamare Cristo alle genti. Chiunque tu sia, puoi, se vuoi, lasciare un tuo contributo, piccolo o grande che sia, per dire, comunicare, annunciare la persona di Gesù Cristo, unico nostro salvatore. Uno speciale benvenuto a LADYBUG che si è aggiunta di recente ai sostenitori ! *************************************************** Questo blog è sotto la protezione di N.S. Gesù Cristo e della SS Vergine Maria, Sua Madre ed ha come unica ragione di esistere di fornire un contributo, sia pure piccolo ed umile, alla crescita della loro Gloria. ***************************************************



Con Cristo non ci sono problemi, senza Cristo non ci sono soluzioni.

mi trovate anche su questo blog
---------------------------------------------------------------



martedì 18 settembre 2018

SC 253 Commento al Vangelo di martedì 18.09.2018 (Padre Giulio Maria Scozzaro)

+ Dal Vangelo secondo Luca (7,11-17)
In quel tempo, Gesù si recò in una città chiamata Nain, e con lui camminavano i suoi discepoli e una grande folla. Quando fu vicino alla porta della città, ecco, veniva portato alla tomba un morto, unico figlio di una madre rimasta vedova; e molta gente della città era con lei. Vedendola, il Signore fu preso da grande compassione per lei e le disse: «Non piangere!». Si avvicinò e toccò la bara, mentre i portatori si fermarono. Poi disse: «Ragazzo, dico a te, alzati!». Il morto si mise seduto e cominciò a parlare. Ed Egli lo restituì a sua madre. Tutti furono presi da timore e glorificavano Dio, dicendo: «Un grande Profeta è sorto tra noi», e: «Dio ha visitato il suo popolo». Questa fama di Lui si diffuse per tutta quanta la Giudea e in tutta la regione circostante. 

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
La società appare in ginocchio agonizzante e nel tempo potrebbe arrivare a una morte apparente, la morte della moralità e della verità.
La morte indica l’estinzione, una scomparsa, la cessazione di qualcosa che esisteva e che ha avuto una fine. La società continuerà ad esistere per altri millenni, ma continuando di questo passo potrà sopravvivere alla scomparsa della moralità e della verità?
Che senso avrebbe la vita degli occupanti del nostro pianeta senza un fine soprannaturale? Anche se già oggi 80% della popolazione mondiale non conosce il vero Dio dei cristiani, c’è quel 20% che in qualche modo corrisponde alle richieste del Creatore di tutto ciò che esiste.
Gli uomini e le donne dimenticano presto di essere creature e che prima di nascere non esistevano e con la morte lasceranno questa vita, per entrare nell’eternità. Non è una sconfitta o una punizione se l’anima immortale si salva, cioè merita un premio e non finisce nell’inferno.
Del 20% bisogna fare una scrematura, ma questo compete a Dio, solo Lui conosce i vivi e i morti di questo mondo, morti nello spirito!
Non come il morto del Vangelo di oggi che si trovava nella bara e la madre piangeva a dirotto, aveva perduto l’unico figlio ed era vedova. Il ragazzo morto non poteva fare nulla per chiedere aiuto a Gesù, è chiaro, furono i pianti della madre a commuovere il mite Cuore del Signore.
Un ragazzo fortunato, devo dire, non tanto per la sua risurrezione, prima ancora infatti occorreva l’intervento miracoloso di Gesù. La premura del Signore evidenzia la sua bontà, la commozione dinanzi una madre che piange. La madre con le lacrime manifestava un immenso dolore per la perdita dell’unico figlio.
Il ragazzo fu fortunato perché nello stesso istante passarono da quell’incrocio il corteo funebre con il suo corpo senz’anima e Gesù.
Fu il destino a farli incrociare in quel punto? In destino in sé non esiste, non si può intendere come la personificazione di un essere o di una potenza superiore che regola la vita secondo leggi imperscrutabili e immutabili.
Dio desidera la salvezza eterna di tutti gli esseri umani, ma la minima parte accoglie la sua Legge e sceglie l’eternità beata.
Non è accettabile la formulazione di convincimenti sulla sorte di ciascuno, come se fosse stato predeterminato da Dio lo svolgimento della vita delle persone. Non è così. Ogni uomo e ogni donna decidono il loro futuro: dalle loro scelte, se conducono una buona vita cristiana, dalla preghiera.
Molti dicono che i cattivi stanno bene, sono benestanti, non hanno malattie, ecc. Intanto non si può giudicare la loro vita perché non si conosce la sfera intima, né se veramente sono cattivi o festosi peccatori che sanno arrangiarsi bene nella vita. Non sono cattivi se svolgono con serietà il lavoro professionale, lo saranno per altre ragioni.
Dio può «non disturbare» i cattivi e i ladroni, godono di tanto bene in questa vita perché sa che per loro scelta finiranno all’inferno!
Ad essi invierà molte ispirazioni per «svegliarli» dalla vita corrotta, nessun dannato poi potrà lamentarsi di non aver ricevuto avvisi da Dio.
Nel linguaggio familiare si usa dire che un determinato avvenimento era destino, oppure qualcuno era destinato o non lo era a vivere una sofferenza o una determinata storia. Si pensa alla sorte come unica via di spiegazione dell’imponderabile, quando quasi tutti gli avvenimenti sono creati dall’uomo e dalla donna.
Il caso esiste quando avviene qualcosa in modo fortuito, senza la Volontà di Dio, senza l’azione sempre maligna dei diavoli.
Magari si incroceranno eventi e condizioni in contrasto tra loro o si troverà una facilitazione o non ci sarà neanche una sola buona occasione per trovare la felicità in questa vita. Per la mia esperienza affermo che se responsabili rimangono sempre uomini e donne che pregano o non pregano, proprio dalla vita buona o cattiva che conducono, l’influenza dei diavoli sarà minima o potente.
Molti potenti, politici e non, portano ai polsi bracciali di stoffa colorati o altro materiale: sono oggetti maleficiati da maghi che devono «proteggere» chi li indossa, ma sono in realtà infettati dalla negatività dei diavoli e il loro agire sulle persone sarà molto più forte di quando non portavano quei bracciali.
Al mago chiedono la protezione sul lavoro e i diavoli in effetti incrementano il lavoro, ma gradualmente fanno perdere il residuo di Fede in Gesù, i loro pensieri vengono indirizzati al male e alla perversione, avvengono disgrazie e forse non fanno neanche in tempo a pentirsi perché i diavoli accecano la mente. Dove finiranno?
Attenti agli oggetti maleficiati, sono pieni di negatività satanica. Non comprate nulla degli oggetti africani o orientali, possono nascondere influssi negativi che spingono al suicidio, a tradire il coniuge, a non voler restare in famiglia, a bere, a drogarsi, a commettere azioni strane e insensate.
La vita vola come un soffio e l’eternità non avrà fine, chi è saggio riflette su questo e sceglie bene. Chi vive senza Dio morirà senza Dio.
Siamo noi a prepararci il destino, il futuro, quello che saremo in questa vita e cosa sceglieremo nel passaggio dopo questa vita: l’aldilà.
Molti si considerano fortunati ma non si rendono conto che dietro ogni realizzazione sociale c’è sempre la preghiera di una mamma o un parente o un Consacrato (Sacerdote, monache di clausura) che pregano molto per quanti si rivolgono a loro e pregano anche per la conversione di tutti i peccatori.
Le lacrime della madre hanno commosso Gesù e le ha risuscitato il figlio, le vostre lacrime potranno far risuscitare chi vive da morto!
---

Nessun commento:

Posta un commento

Comunque tu sia arrivato fino qui, un tuo commento è gradito, si può dissentire ma non aggredire, la costruzione è preferita alla distruzione..

Medaglia di San Benedetto