Il Signore ti benedica,ti custodisca e ti mostri il Suo volto misericordioso!

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lunedì 14 gennaio 2019

SC 307 Commento al Vangelo di lunedì 14.01.2019 (Padre Giulio Maria Scozzaro)

Perché convertirsi a Gesù?



Convertitevi e credete nel Vangelo.

+ Dal Vangelo secondo Marco (1,14-20)
Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il Vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il Regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo». Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: «Venite dietro a Me, vi farò diventare pescatori di uomini». E subito lasciarono le reti e Lo seguirono. Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello, mentre anch’essi nella barca riparavano le reti. Subito li chiamò. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedeo nella barca con i garzoni e andarono dietro a Lui. 

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Ieri si è concluso il Tempo di Natale e oggi inizia il Tempo Ordinario, periodo che sarà sospeso il Mercoledì delle Ceneri per riprendere dopo il Tempo di Pasqua. La meditazione che ci offre il Vangelo è la chiamata dei primi discepoli.
Il Signore chiama i discepoli nel mezzo del loro lavoro. Chiama anche noi mentre siamo impegnati nelle attività della vita ordinaria, e vuole che rimaniamo al nostro posto perché santifichiamo quelle attività in cui siamo impegnati e facciamo conoscere Gesù attraverso esse.
A Natale abbiamo compreso il motivo della venuta di Dio in mezzo a noi, facendosi Uomo per renderci simili a Dio.
L’Amore che Gesù ha portato sulla Terra è il segno che Dio ama tutti e non vuole che nessuno si perda, ma lascia la libertà delle scelte.
L’Amore che sovrabbonda in Dio e che di continuo fuoriesce dalla Santissima Trinità, si è fatto Persona, anche se non umana perché di umano ha solamente la natura. La seconda Persona Divina vuole incontrare tutte le creature umane e innanzitutto cerca discepoli per inviarli in ogni direzione.
Quando Gesù inizia la vita pubblica, chiama dodici uomini a condividere con Lui una missione eccezionale e meravigliosa, anche se piena di insidie e di sofferenze. Non si incontra mai la vera gioia se non c’è stata prima la sofferenza.
La chiamata dei primi discepoli ci indica che Dio vuole donarci molte Grazie ma ci chiede di donargli spazio nella nostra vita, nelle cose quotidiane e di trovare buon tempo per pregare bene. Moltissime Grazie che Dio vuole donarci rimangono sospese perché non vengono richieste o non si conduce un cammino spirituale impegnato.
Si compiono molte cose ma ci si dimentica di quella più importante: l’adorazione di Gesù, quindi, il dialogo con Lui nella preghiera.
I primi discepoli risposero con generosità, tanto che lasciarono tutto per seguire il Signore e mortificando le loro scelte personali. Così avviene quando Dio invita al sacerdozio o alla vita consacrata quelle anime chiamate a donarsi totalmente all’Amore per riempirsi di Amore soprannaturale.
I primi quattro discepoli, Pietro, Andrea, Giovanni e Giacomo, conoscevano già il Signore, ma questo è il momento preciso in cui, rispondendo alla chiamata divina, decidono di seguirlo definitivamente, senza condizioni, senza calcoli, senza riserve.
Si fidano di Gesù Cristo e ripongono tutto in Lui, non mettono in dubbio alcun aspetto della sua dottrina. Da qui nasce la santità!
Come i primi quattro discepoli, Gesù chiama anime a condividere la sua missione e le cerca mentre svolgono la loro ordinaria attività, come Dio fece con i Magi attraverso quel che poteva essere loro più familiare, la luce di una stella.
Tutti siamo chiamati a diventare veri discepoli di Gesù, anche restando nel mondo e continuando la vita ordinaria.
La chiamata di Gesù alla conversione quando viene accolta dal peccatore, vale più delle ricchezze e degli onori del mondo. Chi si converte entra nel Cuore di Dio e attua quella realizzazione per cui è stato creato.
Una vita senza Dio è il trionfo della debolezza umana e arriverà il tempo in cui il peccatore scoprirà all’improvviso il suo disastro definitivo.
«Il tempo è compiuto e il Regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».
Il Signore Gesù ci sceglie e ci lascia lì dove ci troviamo, perché proprio lì, in quel luogo e in quell’ambiente, Lo amiamo e Lo facciamo conoscere attraverso i vincoli familiari, le relazioni di lavoro e di amicizia.
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