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mercoledì 9 gennaio 2019

SC 304 Commento al Vangelo di mercoledì 09.01.2019 (Padre Giulio Maria Scozzaro)

Sono Io, non abbiate paura!


Videro Gesù camminare sul mare

+ Dal Vangelo secondo Marco (6,45-52)
Dopo che i cinquemila uomini furono saziati, Gesù ordinò poi ai discepoli di salire sulla barca e precederlo sull'altra riva, verso Betsàida, mentre Egli avrebbe licenziato la folla. Quando li ebbe congedati, andò sul monte a pregare. Venuta la sera, la barca era in mezzo al mare ed Egli, da solo, a terra. Vedendoli però affaticati nel remare, perché avevano il vento contrario, sul finire della notte Egli andò verso di loro camminando sul mare, e voleva oltrepassarli. Essi, vedendolo camminare sul mare, pensarono: «È un fantasma!», e si misero a gridare, perché tutti Lo avevano visto e ne erano rimasti sconvolti. Ma Egli subito parlò loro e disse: «Coraggio, sono Io, non abbiate paura!». E salì sulla barca con loro e il vento cessò. E dentro di sé erano fortemente meravigliati, perché non avevano compreso il fatto dei pani: il loro cuore era indurito. 

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Anche se avevano assistito da poco a un miracolo che solo Dio poteva compiere, gli Apostoli erano rimasti deconcentrati e bloccati nelle loro convinzioni, che non erano contrarie a Gesù ma neanche avevano chiaro il suo messaggio centrale.
Gli Apostoli hanno compiuto un cammino di Fede che prevedeva delle tappe e delle prolungate riflessioni per un’assimilazione migliore. Se consideriamo che nei secoli a venire e in questi tempi ci sono autorevoli cristiani che non hanno accolto correttamente il messaggio di Gesù Cristo, gli Apostoli meritano una grande comprensione perché tutto avvenne in poco tempo.
Non avevano il tempo per riflettere e solo alcuni più dotti tra gli Apostoli assimilavano con profitto ogni insegnamento di Gesù.
Gesù scelse i suoi Apostoli guardando solo al cuore degli uomini e li volle appartenenti alle varie correnti del giudaismo di allora, dai farisei ai discepoli di San Giovanni Battista, dagli zeloti a personaggi diciamo appartenenti alla gente comune, come pure un pubblicano.
L’episodio di oggi conferma l’assoluta importanza del cammino di Fede per arrivare alla vera conversione, quella completa e che si riconosce quando si mette al centro della vita e si compie la Volontà di Dio. Se non c’è questa disponibilità a camminare dove e come vuole Gesù, la vera conversione deve ancora arrivare e non c’è alcuna certezza che si completerà.
Ognuno sceglie quale cammino di Fede compiere: tiepido e debole, modesto e limitato, elevato e sublime. Chi più ama Gesù più obbedisce.
Il cammino di Fede non si improvvisa e occorrono diverse condizioni per proseguirlo. Gli Apostoli avevano le migliori condizioni ma non esisteva una Tradizione come l’abbiamo noi di duemila anni. Quanto ascoltavano era anche per loro una novità, che era edificante ed esigente ma rimaneva sempre un difficile impegno da vivere, nel pieno delle loro fragilità.
Noi abbiamo a disposizione incalcolabili conoscenze che ci offre la Chiesa e le esperienze dei Santi, soprattutto c’è la Sacra Tradizione che raccoglie tutta la nostra Fede contenuta nel Catechismo del 1992, che rimane l’unica vera dottrina della Chiesa Cattolica.
Il termine Tradizione o Sacra Tradizione, indica la trasmissione di notizie e fatti riguardanti la Fede, avvenuta dapprima solo oralmente nei primi trenta anni del Cristianesimo e poi conservata anche in forma scritta. La Sacra Tradizione è la modalità della trasmissione della Rivelazione della Chiesa Cattolica, unitamente con le Sacre Scritture e il Magistero della Chiesa.
Ci è stata consegnata la nostra Fede da quanti sono venuti prima di noi, viene trasmessa di generazioni in generazioni. Gli Apostoli non avevano mai ascoltato da nessun’altro le parole di Gesù, questo spiega il cuore indurito quando vedono Gesù camminare sulle acque.
Ancora oggi Gesù ci cammina accanto ma in molti non Lo vedono per l’assenza del cammino di Fede oppure Lo ignorano!
Per gli Apostoli non era un’operazione semplice collegare più eventi in una ridotta razione di tempo, c’era da compiere una elaborazione dei concetti spiegati da Gesù e il cammino compiuto da loro durò appena tre anni prima della trasformazione con l’arrivo dello Spirito Santo nella Pentecoste.
Gli Apostoli e i cristiani hanno una identica missione ma sono due condizioni diverse, tutti i cristiani, comunque, con il Battesimo vengono chiamati a diventare missionari del Vangelo nei luoghi che frequentano. Chi si preoccupa di parlare di Gesù e dei suoi miracoli? Chi invita parenti e amici alla Confessione e alla Santa Messa festiva?
Spesso è l’imbarazzo a non fare parlare di Gesù, c’è una sorta di soggezione come se si dovesse dire qualcosa di sconveniente.
Gesù dà la forza spirituale a quanti la chiedono nella preghiera e sprona a fare apostolato nel suo Nome: «Coraggio, sono Io, non abbiate paura!».
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