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martedì 13 maggio 2014

3056 - Nostra Signora di Fatima

Le apparizioni dell’Angelo del Portogallo
I protagonisti degli avvenimenti di Fatima sono tre pastorelli: Lucia dos Santos di dieci anni e i suoi cugini Giacinta Marto di sette anni e Francesco Marto di nove anni.
Qualche tempo prima dell’apparizione della Madonna i tre bambini erano stati visitati per tre volte da un Angelo del Signore. Nella primavera del 1916, mentre giocavano, una improvvisa luce li avvolse mentre un forte vento scuoteva gli alberi. Nel mezzo di quella luce apparve la figura di un giovane che si presentò dicendo:
"Non temete, sono l'Angelo della pace. Pregate con me".
In una successiva apparizione l'Angelo chiese ai bambini di offrire costantemente delle preghiere e dei sacrifici a Dio. I bambini chiesero:
"Come dobbiamo sacrificarci?"
L'Angelo rispose: "Di tutto ciò che potete, offrite un sacrificio al Signore come atto di riparazione per i peccati con cui è offeso e di supplica per la conversione dei peccatori. Attirerete così la pace sulla vostra Patria. Io sono il Suo Angelo Custode, l'Angelo del Portogallo. Soprattutto accettate e sopportate con umiltà le sofferenze che il Signore vi manderà".
Da questo momento i pastorelli cominciarono ad offrire al Signore tutte le loro sofferenze morali e fisiche.
Nella terza apparizione avvenuta nell'autunno dello stesso anno l'Angelo li invitò a rivolgere a Dio una nuova preghiera: "Santissima Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo, vi adoro profondamente e vi offro il preziosissimo Corpo, Sangue, Anima, Divinità di Gesù Cristo presente in tutti i Tabernacoli della terra, in riparazione degli oltraggi, dei sacrilegi e delle indifferenze con cui Egli stesso è offeso, e per i meriti infiniti del Suo Santissimo Cuore e del Cuore Immacolato di Maria vi chiedo la conversione dei poveri peccatori".
Ed offrendo loro il calice e l’Ostia disse: "Prendete e bevete il Corpo e il Sangue di Gesù Cristo, orribilmente oltraggiato dagli uomini ingrati. Fate riparazione per i loro crimini e consolate il vostro Dio".
 
LA PRIMA APPARIZIONE DELLA MADONNA A MAGGIO
Il 13 maggio 1917, mentre i pastorelli si trovano al pascolo con il loro gregge alla Cova da Iria, preceduta da due lampi abbaglianti di luce, ecco apparire sopra un piccolo leccio verdeggiante una Signora più splendente del sole che con voce soave e rassicurante dice:
"Non abbiate paura. Non voglio farvi alcun male".
Lucia domanda: "Da dove viene?"
"Vengo dal Cielo"
"E cosa vuole da me?"
"Sono venuta a chiedervi di venire qui per sei mesi consecutivi, il giorno tredici, a questa stessa ora. Allora dirò chi sono e cosa voglio. Ritornerò poi ancora qui una settima volta"
"E anch’io andrò in Cielo?" - chiede Lucia.
"Si"
"E Giacinta?"
"Anche lei"
"E Francesco?"
"Anche lui, ma dovrà recitare molti Rosari".
Lucia dice di essersi ricordata di due ragazze che erano morte da poco tempo:
"Maria Das Neves è già in Cielo?" (si trattava di una loro amica morta all'età di 16 anni)
"Si, è là".
"E Amelia?" (un'altra loro amica morta all'età di 18 anni).
"Resterà in Purgatorio fino alla fine del mondo".
Riprende Lucia: "Mi saprebbe dire se la guerra finisce presto o se dura ancora molto tempo?".
"Non te lo posso dire ancora, prima di averti detto quello che desidero".
La splendida Signora riprende a parlare:
"Volete offrirvi a Dio pronti a sopportare tutte le sofferenze che Egli vorrà mandarvi, in riparazione dei peccati con cui Egli è offeso, e per ottenere la conversione dei peccatori?".
"Si, vogliamo!".
"Allora dovrete soffrire molto, ma la Grazia di Dio sarà il vostro conforto".
Lucia racconta: "Nel momento in cui la Madonna pronunciava queste ultime parole, aprì per la prima volta le mani, trasmettendoci una Luce così intensa, una specie di riflesso che usciva e ci penetrava nel petto e nel più intimo dell’anima, facendoci vedere noi stessi in Dio, più chiaramente di come ci vediamo nel migliore degli specchi. Allora, di impulso cademmo in ginocchio e ripetevamo intimamente: "Santissima Trinità, io vi adoro. Mio Dio, io vi amo nel Santissimo Sacramento".
Dopo un po’ la Madonna aggiunse: "Recitate il Rosario tutti i giorni per ottenere la pace nel mondo e la fine della guerra". Poi la Signora cominciò ad elevarsi e sparì in un cielo che sembrava aprirsi.
 
L’APPARIZIONE DI GIUGNO
Il 13 giugno, Festa di Sant’Antonio, avvenne la seconda apparizione.
Lucia esclama ad un tratto: "Già s’è visto il lampo, ora viene la Signora!". Di corsa si diresse verso il leccio seguita dai cugini. La Signora apparve con un vestito bianco e con il Rosario in mano.
Lucia: "Lei mi ha comandato di venire qui. Vorrebbe farmi il favore di dirmi cosa vuole da me?"
"Voglio dirti di ritornare qui il tredici del prossimo mese, di continuare a recitare il Rosario tutti i giorni e voglio pure che tu impari a leggere, per dirti poi quello che desidero".
Lucia domandò la guarigione di un malato, la Madonna rispose:
"Che si converta, e guarirà entro l’anno!"
"Vorrei chiederLe di portarci in Cielo"
"Si, Giacinta e Francesco li porto fra poco, ma tu resterai qui ancora per qualche tempo. Gesù vuole servirsi di te per farmi conoscere ed amare. Vuole stabilire nel mondo la devozione al Mio Cuore Immacolato. A chi la praticherà prometto la salvezza. Queste anime saranno predilette da Dio, e come fiori saranno collocate da Me dinanzi al Suo trono"
"Resterò qui da sola?"
"No, figlia Mia. Non ti scoraggiare, Io non ti abbandonerò mai. Il Mio Cuore Immacolato sarà il tuo rifugio e la via che ti condurrà a Dio".
Lucia racconta: "Fu nel pronunciare queste ultime parole che aprì le mani e ci comunicò, per la seconda volta, il riflesso di quella Luce immensa, nella quale ci vedevamo come immersi in Dio. Davanti alla palma della mano destra della Madonna c’era un Cuore coronato di spine che lo trafiggevano. Capimmo che era il Cuore Immacolato di Maria, oltraggiato dai peccati dell’umanità, che voleva riparazione".
 
L’APPARIZIONE DI LUGLIO
Varie migliaia di persone si trovavano il 13 luglio alla Cova d’Iria per vedere i veggenti parlare con la Madonna. Ormai la fama suscitata dalle apparizioni era divenuta un fatto pubblico. Le notizie si erano diffuse con molta rapidità e i bambini vennero presto considerati da molti: millantatori, visionari o pazzi.
A mezzogiorno in punto preceduta dal solito lampo, la signora comparve…
"Che cosa vuole da me?" – chiede Lucia.
Risponde la Madonna -"Voglio che veniate qui il 13 del mese seguente e che continuiate a dire il Rosario tutti i giorni alla Madonna del Rosario per ottenere la pace del mondo e la fine della guerra, perché soltanto Lei vi potrà soccorrere"
"Vorrei chiederLe di dirci chi è, di fare un miracolo perché credano tutti che Lei ci appare".
"Continuate a venire qui tutti i mesi. A ottobre dirò chi sono, quel che voglio e farò un miracolo che tutti potranno vedere bene per credere".
Ad ulteriori richieste di Grazie l’apparizione rispose che non avrebbe guarito lo storpio né lo avrebbe liberato dalla povertà, ma che egli recitasse piuttosto il Rosario tutti i giorni con la famiglia, che il malato non avesse fretta. Le altre persone avrebbero ottenuto le Grazie desiderate durante l’anno prossimo, ma bisognava che recitassero il Rosario.
"Sacrificatevi per i peccatori, e dite molte volte, specialmente ogni volta che fate qualche sacrificio: o Gesù è per amor Tuo, per la conversione dei peccatori e in riparazione dei peccati commessi contro il Cuore Immacolato di Maria"
"Non vuole più nulla da me?" - chiese Lucia.
"No, oggi non voglio più nulla"
"Neanch’io" - esclamò Lucia.
Coloro che avevano assistito avevano potuto osservare questa volta una nuvoletta bianca che era scesa sul leccio, accompagnata da un accentuato abbassamento della luce solare. La Madre del Signore in quel giorno affidò ai bambini anche un segreto composto di tre parti.
Spiega Lucia: "Dicendo queste ultime parole, la Signora aprì di nuovo le mani, come nei due mesi precedenti. Sembrò che il riflesso penetrasse la terra e vedemmo come un mare di fuoco. Immersi in quel fuoco i demoni e le anime, come se fossero braci trasparenti e nere, o bronzee, in forma umana, che fluttuavano nell’incendio, trasportate dalle fiamme che uscivano da loro stesse, insieme a nuvole di fumo che cadevano da ogni parte uguali al cadere delle scintille nei grandi incendi, senza peso né equilibrio, tra grida e gemiti di dolore e disperazione che suscitavano orrore e facevano tremare di paura. I demoni si distinguevano per le forme orribili e schifose di animali spaventosi e sconosciuti, ma trasparenti come neri carboni roventi".
Eravamo spaventati e come per chiedere aiuto, alzammo gli occhi alla Madonna, che ci disse con bontà e tristezza: "Avete visto l’inferno, dove vanno a finire le anime dei poveri peccatori. Per salvarli, il Signore vuole stabilire nel mondo la devozione al Mio Cuore Immacolato. Se si farà quello che vi dirò, molte anime si salveranno e vi sarà pace. La guerra sta per finire, ma se non cessano di offendere il Signore, nel regno di Pio XI, ne incomincerà un’altra peggiore. Quando vedrete una notte illuminata da una luce sconosciuta, sappiate che è il gran segno che vi dà Dio che prossima è la punizione del mondo per i suoi tanti delitti, mediante la guerra, la fame e le persecuzioni contro la Chiesa e contro il Santo Padre. Per impedire ciò, verrò a chiedere la consacrazione della Russia al mio Cuore Immacolato e la Comunione riparatrice nei primi sabati del mese. Se si ascolteranno le mie richieste, la Russia si convertirà e si avrà pace. Altrimenti diffonderà nel mondo i suoi errori suscitando guerre e persecuzioni alla Chiesa; molti buoni saranno martirizzati, il Santo Padre avrà molto da soffrire; varie Nazioni saranno annientate; infine il mio Cuore Immacolato trionferà. Il Santo Padre mi consacrerà la Russia, che si convertirà e sarà concesso al mondo un periodo di pace. In Portogallo si conserverà sempre il dogma della Fede…".
Segue a questo punto una visione che costituisce la terza parte del segreto e che Lucia descrive in questi termini: "Dopo le due parti che già ho esposto, abbiamo visto al lato sinistro di Nostra Signora un poco più in alto un Angelo con una spada di fuoco nella mano sinistra; scintillando emetteva fiamme che sembrava dovessero incendiare il mondo; ma si spegnevano al contatto dello splendore che Nostra Signora emanava dalla sua mano destra verso di lui: l'Angelo indicando la terra con la mano destra, con voce forte disse: Penitenza, Penitenza, Penitenza! E vedemmo in una luce immensa che è Dio: "Qualcosa di simile a come si vedono le persone in uno specchio quando vi passano davanti" un Vescovo vestito di Bianco "abbiamo avuto il presentimento che fosse il Santo Padre".
La Vergine aveva concluso "Quando recitate il Rosario, dite alla fine di ogni diecina: O Gesù mio, perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco dell’inferno, porta in Cielo tutte le anime, specialmente le più bisognose della Tua misericordia".
 
L’APPARIZIONE DI AGOSTO
Il quarto appuntamento con la Signora è il giorno 13 del mese di agosto, e sul piccolo leccio, il guizzo di un lampo seguito subito dall’apparire di una nube bianchissima che subito dopo scompare.
I ragazzi non poterono andare questa volta all’appuntamento perché il sindaco del paese, convinto anticlericale, li aveva ingannati e trasferiti alla casa comunale. Nulla valse a smuovere i ragazzi dal loro pensiero fisso alla Madonna. Nulla valse a far rivelare il segreto confidato loro dalla Madre di Gesù e nulla poterono le minacce. Il segreto non lo potevano rivelare, perché la Madonna aveva chiesto loro di non dirlo a nessuno. I bambini per due giorni furono rinchiusi e minacciati di torture e di morte ma essi non cedettero, erano pronti ad offrire la loro vita per non tradire le promesse fatte alla Madonna. Dopo il loro rilascio, la domenica successiva, il giorno 19, i bambini ebbero una inaspettata sorpresa: a Valinhos, la Madonna apparve loro mentre pascolano il gregge.
"Cosa volete da me?" è la solita domanda che Lucia pone alla Vergine.
"Voglio che continuiate ad andare alla Cova da Iria il giorno 13, che seguitiate a dire il Rosario tutti i giorni. Nell’ultimo mese farò il miracolo, affinché tutti credano. Se non vi avessero portato nel villaggio il miracolo sarebbe stato più grandioso".
"Cosa vuole che si faccia dei soldi che la gente lascia alla Cova da Iria?".
"Facciano due barelle: una portala tu con Giacinta e altre due bambine, l’altra la porti Francesco con altri tre bambini. I soldi delle barelle sono per la festa della Madonna del Rosario e quel che avanza è per la costruzione di una cappella che faranno fare".
"Vorrei chiederLe la guarigione di alcuni malati…".
"Si, alcuni li guarirò entro l’anno. Pregate, pregate molto e fate sacrifici per i peccatori. Badate che molte, molte anime vanno all’inferno, perché non vi è chi si sacrifichi e preghi per loro".
Dopo ciò cominciò ad elevarsi verso il Cielo in direzione d’oriente e sparì alla loro vista.
 
L’APPARIZIONE DI SETTEMBRE
Per la quinta apparizione alla Cova da Iria era radunata una grande folla proveniente da ogni parte. È il 13 settembre e sono quasi le 12. Improvvisamente il sole inizia a velarsi e un globo di luce giunge da oriente ad occidente. La Vergine Maria prende a parlare ai veggenti:
"Continuate a recitare il Rosario per ottenere la fine della guerra. In ottobre verrà anche il Signore, la Madonna addolorata, la Madonna del Carmine, San Giuseppe col Bambino Gesù, per benedire il mondo. Dio è contento dei vostri sacrifici, ma non vuole che dormiate con la corda (il cilicio legato ai fianchi). Portatela soltanto il giorno".
"Mi hanno pregato di chiederLe molte cose: la guarigione di alcuni malati, di un sordomuto...".
"Si, qualcuno lo guarirò, altri no. In ottobre farò il miracolo, affinché tutti credano".
Durante questo colloquio, a tutti i presenti, era stato permesso dalla Madonna di poter vedere una parte di Cielo colorarsi di giallo oro e un nembo bianco attorniare il leccio avvolgendo nel suo alone anche i veggenti.
Tutti poterono assistere, al momento della fine della visione, all'ascendere del globo luminoso verso il Cielo e videro una pioggia infinita di petali bianchi che prima di toccare terra scomparivano.
 
L’ULTIMA APPARIZIONE A OTTOBRE
Ottobre, doveva essere il mese del congedo dalla Madonna a Cova d’Iria, perché la Vergine aveva precisamente indicato nel 13 di ottobre la data della Sua ultima apparizione. Tutti attendevano con ansia di poter vedere il miracolo che era stato annunziato per quella data dai veggenti su incarico della Madre del Signore.
Nella mattinata del giorno 13, si era raccolta un'enorme folla proveniente dai paesi circostanti ma anche da Lisbona, da Oporto e da Coimbra, con inviati speciali della stampa nazionale ed internazionale. Si è parlato di circa sessanta-settantamila persone ad attendere l’evento.
Comincia la recita del Rosario sotto una pioggia incessante. A mezzogiorno in punto Lucia annuncia di aver scorto il "lampo".
"Eccola! Eccola!" - grida Lucia.
"Che cosa vuole da me?" - chiede Lucia alla Madonna.
"Voglio dirti che facciano qui una cappella in mio onore, che sono la Madonna del Rosario, che continuino a dire sempre il Rosario tutti i giorni. La guerra finirà e i soldati torneranno presto alle loro case".
"Io avrei molte cose da chiederLe, se cura dei malati e se converte alcuni peccatori…".
"Alcuni si, altri, no. Devono cambiare, chiedano perdono dei loro peccati. Non offendano più Dio nostro Signore, che è già tanto offeso".
La Vergine, a questo punto, aprì le mani e mentre si elevava, il riflesso della Sua stessa Luce continuava a riflettersi nel sole. Mossa da una ispirazione interiore Lucia gridò a tutti di guardare verso il sole. Sparita la Madonna nell'immensità del cielo i veggenti vedono accanto al sole San Giuseppe col Bambino e la Madonna vestita di bianco col manto azzurro.
San Giuseppe e il Bambino sembravano benedire il mondo, con gesti in forma di croce che facevano con la mano. Alcuni istanti dopo un'altra visione: il Signore e la Madonna, che a Lucia pareva essere la Madonna Addolorata. Il Signore sembrava benedire il mondo, nello stesso modo di San Giuseppe. Infine una terza visione fa seguito: la Madonna, con aspetto simile alla Madonna del Carmine.
Tutti i presenti, dai prossimi ai veggenti ai più lontani di vari chilometri poterono assistere al grande prodigio promesso dalla Madonna, quello che verrà chiamato il miracolo del sole.
Videro la pioggia cessare di colpo, le nubi aprirsi, il disco solare affacciarsi come una luna d’argento e girare vertiginosamente su se stesso, simile ad una ruota di fuoco, proiettando in ogni direzione fasci di luce d’ogni colore, che accendevano le nubi del cielo e ogni cosa sulla terra, e si riverberavano sulla immensa folla, abbagliandola. Un momento di pausa, e poi di nuovo una danza di luce, come una girandola smagliante e ricchissima. Ancora una sosta e poi, per la terza volta, un fuoco più colorato e più sfolgorante che mai. La moltitudine di gente ha l’impressione in alcuni momenti, che il sole si stacchi dal firmamento e precipiti per incendiarla, e questo, fra un misto di stupore e di terrore, fa gridare alla folla: "Miracolo! Miracolo!".
Quando tutto ciò finisce, anche gli abiti dei presenti, poco prima intrisi d’acqua, sono perfettamente asciutti e tutta la gente sente in cuor suo di dover chiedere perdono per le offese fatte al Signore.
Alla Cova d’Iria la Madonna era veramente scesa ed aveva veramente operato un grande miracolo davanti a tutti, perché tutti potessero credere e testimoniare. Il suo messaggio è di misericordia e di salvezza.
Ma per i veggenti l’apparizione continua: seguono la Vergine che sale lentamente nello sfondo della luce solare fino a perdersi e presso il sole compare un ultima visione: la Sacra Famiglia.
A destra la Madonna col manto ceruleo e col volto più luminoso del sole, a sinistra San Giuseppe col Bambino Gesù in atto di benedire il mondo col segno della redenzione. Infine ancora un'altra visione scorta da Lucia: il Signore benedicente il popolo e di nuovo la Madonna, sotto l’aspetto di Addolorata prima e del Carmine poi. 
 
Qualche notizia sui tre veggenti
Lucia dos Santos nacque il 22 marzo 1907 ad Aljustrel, una frazione della città di Fatima. Venne battezzata due giorni più tardi.
I suoi genitori, Antonio e Maria dos Santos, ebbero sei figli: Maria, Teresa, Manuel (il solo figlio maschio della famiglia), Gloria, Carolina e infine Lucia. I coniugi dos Santos vivevano del lavoro della terra e abitavano in una modesta casa.
Il 10 dicembre 1925, quando Lucia era già entrata nell'ordine delle Dorotee, ricevette l'apparizione della Madonna e del Bambino Gesù nella sua cella. La Madonna le mostrò il Suo Cuore coronato di spine e le disse:
"Guarda figlia mia, il mio Cuore coronato di spine, che gli uomini ingrati ad ogni momento mi infiggono con bestemmie e ingratitudini. Tu, almeno, cerca di consolarmi e assicura a tutti coloro che:
per 5 mesi consecutivi, nel primo sabato del mese si confesseranno con l'intenzione di riparare le offese al Cuore Immacolato;
- riceveranno la Santa Comunione con la stessa intenzione, sempre nel primo sabato del mese;
- reciteranno il Rosario, almeno una terza parte con la stessa intenzione;
- e mi faranno compagnia per un quarto d'ora meditando i 15 misteri del Rosario con lo scopo di offrirmi riparazione;
Io prometto di assisterli nell'ora della morte con tutte le Grazie necessarie per la salvezza delle loro anime".
Il 3 ottobre 1934 Lucia fece i voti solenni. Il 24 marzo 1948 entrò nel Carmelo di Santa Teresa a Coimbra, in Portogallo, e prese il nome di suor Maria Lucia di Gesù e del Cuore Immacolato. Suor Lucia è morta il 13 febbraio 2005 nel monastero di Coimbra all'età di 97 anni.

Francesco (Francisco) Marto nacque l’11 giugno 1908 e sua sorella Giacinta (Jacinta) il 10 marzo 1910.
La famiglia Marto era molto stimata da tutti. Olimpia, madre di Francesco e Giacinta, era la sorella di Antonio dos Santos, padre di Lucia. Da un primo matrimonio, ella aveva avuto due figli: Antonio e Manuel. Poi rimasta vedova, sposò Manuel Pedro Marto, ebbe altri sei figli: José, Giovanni, Florida, Teresa, Francesco e Giacinta.
I Marto, erano devoti credenti, vivevano, anch’essi in maniera molto modesta del loro lavoro dei campi ed erano molto rispettati da tutti poiché erano una coppia estremamente unita, umile, leale e virtuosa.
La piccola Giacinta aveva un carattere dolce e mite.
Suo fratello Francesco, di due anni più grande, aveva lo stesso carattere di suo padre: umile e dolce.
I due bambini morirono molto piccoli come aveva predetto la Santa Vergine in una delle sue apparizioni. Francesco morì il 4 aprile 1919 dopo un breve periodo di malattia. Giacinta dopo aver contratto nel 1918 una bronco-polmonite morì di pleurite purulenta il 20 febbraio 1920.

Sono stati beatificati da Papa Giovanni Paolo II a Fatima il 13 maggio 2000.
La Chiesa ha riconosciuto eroica la vita dei due bambini, che risultano i più giovani beatificati, mentre altri bambini sono Beati perché martiri. I due bambini di Fatima anche se morti in età giovanissima, praticarono le virtù e furono mostrati al mondo come esempio di santità. Non sono Beati perché veggenti ma per la loro vita eroica.
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Medaglia di San Benedetto