+ Dal Vangelo secondo Matteo (13,54-58)
In quel tempo Gesù, venuto nella sua patria, insegnava nella loro sinagoga e la gente rimaneva stupita e diceva: «Da dove gli vengono questa sapienza e i prodigi? Non è costui il Figlio del falegname? E sua Madre, non si chiama Maria? E i suoi fratelli, Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? E le sue sorelle, non stanno tutte da noi? Da dove gli vengono allora tutte queste cose?». Ed era per loro motivo di scandalo. Ma Gesù disse loro: «Un Profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua». E lì, a causa della loro incredulità, non fece molti prodigi.
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Oggi inizia il mese mariano dedicato alla Madonna, un mese scelto non a caso, considerato che maggio rimanda ai bellissimi fiori che si aprono e dei colori che tinteggiano i prati. Maggio fa pensare subito alla primavera, al clima piacevole e temperato, dolce e mite, quasi a indicarci che la Regina dell'Universo in questo mese concede moltissime Grazie, come i tanti fiori bellissimi che spuntano dal verde della natura.
Maggio per i cattolici viene commemorato come il mese della devozione mariana, non solo perché dedicato alla Madonna, anche per la risposta dei credenti che La ringraziano per la protezione e gli aiuti che si ricevono durante tutto l'anno.
È il mese dei fioretti e delle rinunce fatti con particolare partecipazione, un modo per onorare la Madre che veglia sull'umanità.
I Santi e i grandi Predicatori nei secoli passati hanno insegnato per 31 giorni di seguito ai parrocchiani e nelle piazze, le grandezze della Madre di Dio. Altri tempi… Oggi sono pochissime le parrocchie che dedicano il mese alla Madonna e istruiscono sulla vita e le virtù di Lei in questo mese.
Maggio ci ricorda anche una famosa ode di Manzoni, "Il cinque maggio" è stata scritta da Alessandro Manzoni nel 1821, in occasione della morte di Napoleone Bonaparte in esilio sull'isola di Sant'Elena. A detta dello storico Natalino Sapegno è forse la lirica di più vasto respiro che il Manzoni abbia scritto.
La cito non per qualche riferimento alla Madonna, ma a Dio, alla sua misericordia e per spiegare le intenzioni spirituali del poeta. La scrisse di getto in tre giorni dopo aver appreso le circostanze della morte di Napoleone, Manzoni mette in risalto le battaglie e le imprese dell'ex imperatore nonché la fragilità umana e la misericordia di Dio.
Manzoni rimase colpito dal fatto che Napoleone prima di morire aveva ricevuto i Sacramenti cristiani, la notizia si divulgò solo dopo qualche mese, quindi, il suo intento non aveva interessi personali. L'opera è stata scritta dopo la morte di Napoleone e non ne poteva ricavare alcun vantaggio, il poeta mostra nell'ode di non voler esaltare né denigrare il famoso personaggio storico.
Ha rimandato il giudizio ai posteri con la frase che diverrà celebre e rimarrà nell'uso comune della lingua italiana: "Fu vera Gloria? Ai posteri l'ardua sentenza" (versetti 31-32).
Manzoni in questa opera non vede Napoleone come il "grande stratega" e il "genio della guerra", ma viceversa interpreta la situazione sotto l'aspetto spirituale, immaginando i patimenti dell'esilio su un'isola sperduta e il conforto della Fede.
Ritornando al mese di maggio mariano, i veri devoti della Madonna oltre a meditare di più sulla vita e le sue virtù, si impegnano con premura e operosità nei famosi fioretti, nell'offrire ogni giorno alla Madre alcuni fiori profumati e spirituali che indicano le rinunce, le penitenze, le virtù praticate. Di pari passo deve aumentare la lotta ai vizi.
Ma l'impegno principale rimane la recita del Santo Rosario: in questo mese possiamo aggiungere più Corone ogni giorno, recitarne diverse per amore della Vergine Maria e per ricevere Grazie e maggiore protezione.
Il Santo Rosario non viene recitato come un obbligo, è segno di amore ed esso porta in chi lo recita tanti benefici, trasmette gli stessi sentimenti della Madonna. Per questa ragione, la recita del Santo Rosario rende più buoni e sinceri.
Si diventa come la Madonna!
Ella per ogni Ave Maria recitata concede un pò del suo Spirito che trasforma tutto, santifica chi ripete le Ave Maria!
Riguardo il Vangelo di oggi, contiene diversi spunti molto interessanti, da analizzare e approfondire. Anche quello di ieri conteneva almeno una decina di spunti, purtroppo non è possibile affrontarli tutti ma nel corso dell'anno ci ritorno spesso.
La frase che colpisce di più la dice uno di Nazareth dopo avere ascoltato Gesù: "Da dove gli vengono allora tutte queste cose?". La domanda segue la considerazione che Gesù è stato per decenni a Nazareth e Lo conoscono bene, così come si ricordano della Madre, di Giuseppe il falegname, dei cugini e parenti, chiamati qui fratelli e sorelle a causa del significato largo del termine, nella lingua utilizzata in quella zona.
Già, da dove viene lo spirito che anima i predicatori cattolici che non parlano più o ampiamente dei miracoli di Gesù e minimizzano il ruolo della Madonna? A Nazareth si accorgono che una grande sapienza accompagna Gesù, inoltre compie molti miracoli e queste sono prove inconfutabili della presenza quantomeno di Dio in Lui. Che poi sia Lui stesso Dio, questo non è comprensibile se non si incontra Dio.
Da dove vengono tutte le teorie assurde a quanti non seguono più la sana dottrina e si volgono a teorie moderne?
Il pericolo della diminuzione della Fede e di cadere nell'insensibilità per quelli che ascoltano insegnamenti moderni, è elevato.
"Verrà giorno, infatti, in cui non si sopporterà più la sana dottrina, ma, per il prurito di udire qualcosa, gli uomini si circonderanno di maestri secondo le proprie voglie, rifiutando di dare ascolto alla verità per volgersi alle favole. Tu però vigila attentamente, sappi sopportare le sofferenze, compi la tua opera di annunziatore del Vangelo, adempi il tuo ministero" (2 Tim 4,3-5). Questo scriveva San Paolo a Timoteo.
La domanda che dovete porvi quando ascoltate nuove dottrine poco spirituali o che non spingono alla preghiera: "Da dove viene?".
Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana, sciogliendo questo nodo oppressivo. Chi mi vuole bene, preghi molto per me.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
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