+ Dal Vangelo secondo Marco (16,15-20)
In quel tempo, Gesù apparve agli Undici e disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio Nome scacceranno demoni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno». Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu elevato in Cielo e sedette alla destra di Dio. Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano.
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
In questo mistero culmina l’esaltazione di Cristo glorioso. È l’ultimo atto della vicenda terrena di Gesù, un gesto che nessuno poteva immaginare nella sua completezza anche se già Egli aveva preannunciato il suo ritorno al Padre. Leggiamo alcune affermazioni di Gesù quando istruiva i discepoli:
“In verità, in verità vi dico: anche chi crede in me, compirà le opere che Io compio e ne farà di più grandi, perché Io vado al Padre” (Gv 14,12).
“Avete udito che vi ho detto: Vado e tornerò a voi; se mi amaste, vi rallegrereste che Io vado dal Padre, perché il Padre è più grande di me” (Gv 14,28).
“Quando verrà il Consolatore che Io vi manderò dal Padre, lo Spirito di verità che procede dal Padre, egli mi renderà testimonianza” (Gv 15,26).
“… quanto alla giustizia, perché vado dal Padre e non mi vedrete più” (Gv 16,10).
«Dissero allora alcuni dei suoi discepoli tra loro: “Che cos'è questo che ci dice: Ancora un poco e non mi vedrete, e un po’ ancora e mi vedrete, e questo: Perché vado al Padre?”» (Gv 16,17).
“Sono uscito dal Padre e sono venuto nel mondo; ora lascio di nuovo il mondo, e vado al Padre” (Gv 16,28).
Gesù aveva preannunciato ai suoi discepoli la sua salita al Cielo, ma occorreva una spiritualità elevata per capire il vero significato, una Fede robusta per credere che effettivamente sarebbe salito al Cielo con il suo Corpo glorificato dopo la Resurrezione.
Sono molte le cose che i credenti ancora oggi non credono del Vangelo e tralasciano gli insegnamenti che richiedono una Fede matura. Quanto non si comprende o non si riesce ad accettare viene messo da parte e si crea un vangelo a misura della persona. Chiaramente il credente che segue il suo vangelo non riuscirà mai ad entrare in comunione con Gesù e non riceverà mai le Grazie richieste.
L’Ascensione di Gesù è un mistero che ci spiega il fine della nostra vita. Ognuno di noi è chiamato alla salvezza eterna, il credente osservante incontrerà Dio se osserverà la sua Parola e sono le sue scelte personali in questa vita a determinare il suo futuro.
Dio dona ad ognuno di noi tutte le Grazie necessarie per conoscerlo e per vivere fedelmente la sua Parola, nessuno è privo di aiuti, come le ispirazioni interiori che spingono al bene e innumerevoli possibilità di osservare i Comandamenti. È l’uomo a decidere chi vuole essere, chi vuole seguire, la scelta dell’aldilà. Anche se sono innumerevoli le occasioni di peccato in questo mondo corrotto, chi prega riesce a vincere tutte le prove e a salvare la sua anima!
La salvezza eterna si conquista giorno dopo giorno, praticando anche le piccole virtù in ogni circostanza. Non è possibile salvare la propria anima eternamente se adesso non si mettono da parte i vizi e i comportamenti cattivi. Bisogna cambiare mentalità e scegliere gli insegnamenti di Gesù, sono scelte forti che determinano il presente e il futuro.
Per il presente in quanto la mancanza della Grazia di Dio e il distacco da Gesù, ci rendono vulnerabili e facilmente preda dei diavoli.
Per il futuro in quanto si raccoglierà esclusivamente quello che è stato seminato: chi raccoglierà buon grano e chi zizzania.
L’Ascensione di Gesù rafforza e ravviva la nostra speranza di giungere in Cielo e ci invita a esultare, come dice il prefazio della Messa e a cercare le cose di lassù. La nostra fiducia in Gesù è davvero grande, perché Lui stesso è andato a prepararci una dimora eterna.
Il Signore si trova in Cielo con il suo Corpo glorificato, è vivo e vero, con i segni del Sacrificio redentore, della Passione, che invocano la salvezza per tutti noi. L’Umanità Santissima del Signore ha in Cielo il suo luogo naturale, ed Egli, che ha dato la sua vita per ognuno di noi, ci aspetta lì.
“Viviamo già come cittadini del Cielo”, afferma San Paolo (Fil 3,20), pur essendo cittadini della terra, tra difficoltà, ingiustizie, incomprensioni, ma anche nella gioia e nella serenità di saperci figli diletti di Dio Padre.
Gesù è salito al Cielo e ha lasciato ai cristiani l’incarico di diffondere il suo Vangelo, ognuno di noi è chiamato a farlo conoscere.
Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana, sciogliendo questo nodo oppressivo. Chi mi vuole bene, preghi molto per me.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
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